Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] più storiche connessioni: nel caso dell'Italia, con la particolare crescita plurilinguistica della sua letteratura, senza che il modello unitario vincente, il toscano, abbia potuto impedirne lo sviluppo creativo. Il 'ri-uso', vale a dire l'adozione ...
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RAIMONDI, Ezio
Bruno Basile
Filologo, critico e storico della letteratura e della cultura, nato a Lizzano in Belvedere (Bologna) il 23 marzo 1924. È professore ordinario di Letteratura italiana presso [...] critica dei Dialoghi di T. Tasso (1958), tra i più sottili interpreti della ''nuova filologia'' italiana, erede di illustri modelli tedeschi attraverso il magistero di M. Barbi e di G. Contini.
All'esegesi dei classici italiani R. ha dedicato cure ...
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Scrittore, morto a Milano il 28 gennaio 1972. Si è venuta via via confermando in B. una sua disposizione alla favola caricata di risvolti metafisici, al realismo magico avviato a personalissime soluzioni, [...] stereotipo del romanzo fantascientifico a tesi; e con Un amore (1963) in cui l'autore si misura con il modello del romanzo psicologico aggiornato attraverso i moduli del monologo interiore. Successivamente B. tornava al racconto con Il colombre (1966 ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] contemplano la verità e la divinità senza veli. L'esempio di Lancellotto e di Guido da Montefeltro è qui proposto come modello del nobile "senile" che, deposti «ogni diletto e opera» mondani, si rende a vera vita religiosa, e non perché debba entrare ...
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BONGHI, Ruggiero
Pietro Scoppola
Nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca, e da Carolina de Curtis. Morto il padre nel 1836, il B. fu educato dal nonno materno Clemente [...] concezione della lingua. Il B., pur non avendo frequentato a Napoli la scuola del marchese Puoti, si era prefisso a modello di stile i trecentisti italiani e aveva criticato sotto questo profilo il Manzoni stesso; in seguito ai colloqui col Manzoni ...
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FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] , e i sonetti giocosi o di invettiva. È in questi versi più scoperti e compromessi linguisticamente che affiora spesso l'altro modello poetico che influenzò lo stile del F. e cioè Dante, "il mio santissimo Dante degli Alighieri" e "la sua illustre ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] (a Parigi, presso Pierre Vidoue) dell'orazione. Ribattendo una ad una le critiche di Erasmo, il D. celebra l'altezza del modello etico, culturale e linguistico di Cicerone. Se l'olandese ne denigrava lo stile che giudicava arido e incolore, il D. ne ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Verri
Antonino De Francesco
Il profilo politico e culturale di Pietro Verri, il maggiore degli illuministi italiani, consente di leggere le modalità concrete mediante le quali le forze più vive [...] , assieme al fratello Alessandro, a Cesare Beccaria e ad altri amici, l’Accademia dei Pugni, una società che rifiutava i modelli culturali tradizionali e che, tra il 1764 e il 1766, avrebbe dato voce alla propria volontà di rinnovamento mediante la ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] sospiri azzurri di speranze bianche", "zolfanei bianchi colle ghiere gialle", "gamberi verdi tutti in grana gialla"). A un modello che caratterizza i versi improntati al nonsense e al puro gioco sintattico, eppure indica un procedimento descrittivo e ...
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GUAZZO, Stefano
Giorgio Patrizi
Nacque a Casale Monferrato nel 1530 (ma alcuni storici collocano la nascita nella vicina Trino), ultimo dei quattro figli di Giovanni, fedele funzionario dei Paleologhi [...] e della discrezione, del rispetto dell'esistente e della sua pluralità, l'omaggio alla civilitas come richiamo ai grandi modelli di matrice umanistica e la loro riconduzione a una prudenza quotidiana, nobilitata da quel principio di ideale armonia di ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
modella
modèlla s. f. [femm. di modello]. – Donna che, come attività professionale, posa come modello per opere artistiche figurative o fotografiche, generalm. di nudo: fare la m.; essere la m. di un pittore, di uno scultore; fare da m. a...