Architetto svizzero (Ginevra 1896 - New York 1969). Frequentate le lezioni di K. Moser alla Technische Hochschule di Zurigo, lavorò in Francia con H. Sauvage e poi (1920) negli USA, dove aprì uno studio [...] (1932), a Filadelfia, un grattacielo di 32 piani in cui le innovazioni funzionali e tipologiche realizzano un vero modello per gli sviluppi dell'International style. Separatosi da Howe (1934), L. continuò a svolgere un'intensa attività professionale ...
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VASI, Giuseppe
Alfredo Petrucci
Incisore. Nacque a Corleone (Sicilia) nel 1710, morì a Roma nel 1782. Dedicò tutta la sua vita all'illustrazione dell'urbe, per mezzo dell'incisione in rame. L'impresa [...] V., inscrivendosi in un disegno ampio e compiuto in tutte le sue parti. In questo senso il V. può considerarsi il vero modello del Piranesi, che aveva tutt'altra anima, ma che frequentò per un certo tempo il suo studio.
Accanto alle non poche stampe ...
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Il progetto
Franco Purini
L’argomento di questo saggio è il concetto di progetto, la specificazione di una nozione più ampia e generale. Si progetta infatti una legge, un viaggio, un edificio, un libro, [...] a un paio di decenni fa veniva chiamato imperialismo, vale a dire l’imposizione, da parte dei Paesi egemoni, dei loro modelli culturali con i relativi prodotti, dei loro schemi comportamentali con i conseguenti stili di vita, delle loro merci con il ...
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GHERARDINI, Melchiorre, detto il Ceranino
Andrea Spiriti
Nacque presumibilmente a Milano nel 1607.
Zani (1822) registra almeno quindici varianti del cognome del pittore, che si firmava Girardini o Girardino; [...] Carlo Biffi. Lo stesso anno venne premiato con un esemplare dell'Idea della pittura di Federico Zuccari per aver copiato un modello di nudo; nel 1623 fu elogiato per "l'inventione di Adam ed Eva". Dalla fine degli anni Venti, cessata probabilmente la ...
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LE COURT, Juste (Giusto)
Francesco Sorce
Nacque nel 1627 a Ypres nelle Fiandre (ora Belgio), dove fu battezzato il 27 agosto nella chiesa di St-Martin. Il padre, Jean, era scultore e con lui dovette [...] recente attribuito al L. (De Vincenti), che palesa ancora, nella maniera e nella redazione iconografica, una memoria vivida dei modelli di Du Quesnoy.
Tra il 1665 e il 1669 partecipò alla decorazione scultorea del monumento funebre di Giovanni Pesaro ...
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BOUDARD, Jean-Baptiste
Serenita Papaldo
Figlio di Philippe, nacque a Parigi probabilmente nel 1710; dopo aver vinto nel 1732 il premio Roma per la scultura, sul tema Betsabea consegna il figlio Canaan [...] Ménars del marchese de Marigny: cfr. E. Plantet, La collect. de statues du marquis..., Paris 1885, p. 163). Eseguì nel 1739 il modello in cera delle Armi del re (mai tradotto in marmo, per il balcone di palazzo Mancini a Roma). Intorno al 1740 lavorò ...
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CANCIANI, Alfonso
Rudolf Schmidt
Scultore e medaglista, nacque l'11 dic. 1863 a Brazzano (provincia di Gorizia) da Lodovico, scalpellino, e da Maddalena Coceancig.
Dopo aver lavorato come scalpellino, [...] Berlino del 1910. In contrapposizione allo Jugendstil, simbolistico-decorativo, tipico della Secessione viennese, il C. scelse a suo modello lo stile più vigoroso dello scultore belga C. Meunier. Fu per questa scelta, probabilmente, che a partire dal ...
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BOUCHERON, Giovanni Battista
Rosalba Amerio Tardito
Figlio di Andrea e di una Brunet, nacque a Torino nel 1742. Continuò l'arte paterna di argentiere e nel giugno 1760 risulta essere giunto a Roma "affine [...] stesso carteggio apprendiamo che studiava scultura presso i fratelli Collini e che alla fine del 1761mandava al re "il modello in basso rilievo d'una Cleopatra", sperando "di succedere al proprio defunto padre nell'impiego... al regio servizio". Ma ...
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FANCELLI, Alessandro (Sandro), detto Scherano (o Scarano)
Sandro Bellesi
Figlio di Giovanni di Sandro detto Scherano, nacque a Settignano (Firenze) intorno al primo decennio del sec. XVI. Esigue e frammentarie [...] è a Roma; per il monumento funebre di papa Giulio II in S. Pietro in Vincoli scolpì la statua della Madonna "col modello di Michelagnolo" (Vasari, 1568, p. 208), poi ultimata intorno al 1545 da Raffaello da Montelupo e dai suoi collaboratori. Durante ...
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Nome assunto da vari gruppi moderni dall’epiteto di Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse la giovinezza.
Arte
Gruppo di pittori tedeschi della prima metà del 19° sec., che si propose di rinnovare l’arte [...] F. Pforr che, ispirandosi alle antiche confraternite, fondarono a Vienna la Lukasbund (1809) e, reagendo all’insegnamento accademico, presero a modello l’arte di A. Dürer, dei ‘primitivi’ italiani e di Raffaello giovane. Nel 1810 Overbeck e Pforr si ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
modella
modèlla s. f. [femm. di modello]. – Donna che, come attività professionale, posa come modello per opere artistiche figurative o fotografiche, generalm. di nudo: fare la m.; essere la m. di un pittore, di uno scultore; fare da m. a...