Attore (Venezia 1803 - Torino 1861), figlio di Giacomo e dell'attrice Maria Luisa Lancetti. Si laureò in legge all'univ. di Bologna; cominciò a recitare come dilettante; primo attore giovane (1824) con S. Fabbrichesi, primo attore (1827) con A. Rafstopulo, poi con suo padre e C. Polvaro (1828), ottenne strepitosi successi. Partecipò ai moti carbonari del 1831; quindi dovette riparare all'estero, ove ...
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Scrittore ebreo (Venezia 1571 - ivi 1648). Fu maestro e predicatore, esercitò funzioni rabbiniche, si dilettò di musica, teatro, alchimia. Fra le sue numerose opere si ricordano: un glossario ebraico-italiano (1612); una Historia de' riti hebraici (1637); dei commenti biblici; uno scritto polemico contro i Caraiti e un altro, incompleto, contro i dogmi cristiani; una confutazione della credenza nella ...
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Attore (Mori 1773 - Treviso 1841). Esordì come filodrammatico; fu poi nelle compagnie Battaglia, Pellandi, Olivia-Bianchi e (1811-12) nella Compagnia reale diretta da S. Fabbrichesi; "tiranno" elogiato da Monti e da Alfieri, fu il primo Saul nella tragedia alfieriana. Fu anche ottimo interprete di Goldoni, Metastasio e Pindemonte. Rimase lontano dall'attività teatrale dal 1814 al 1820; lasciò definitivamente ...
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Pittore attivo principalmente in Liguria e in Piemonte (notizie dal 1361 al 1383). Gli esempî sia della pittura veneziana - con i suoi precedenti bizantini - sia di quella senese concorrono alla formazione del suo stile, sottilmente decorativo e ancora fedele a motivi alquanto arcaici, ma non ignaro della cultura gotica. In una serie di Madonne (Francoforte, Ist. Städel, 1367; Pinac. di Torino, 1370; ...
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BARTOLOMEO da Modena
Antonio Alecci
Figlio di Antonio, nacque a Modena nella prima metà del sec. XV ed entrò nell'Ordine dei domenicani, probabilmente nel convento di S. Domenico nella stessa città. [...] di Davide: dedicata a Ercole I d'Este, è stata scritta tra il 1480 e il 1490; Commentaria super Evangelium sancti Mathei (Modena, Bibl. Estense, Cod. ital.995): l'opera - che non riporta il nome di B. - gli è oggi attribuita con sicurezza, in quanto ...
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ANTONIO da Modena (al sec. Camillo Montecuccoli)
Gaspare De Caro
Nacque il 2 luglio 1578 nel castello di Polinago, nel Frignano, da Ferramonte Montecuccoli e da Anna, della medesima illustre famiglia. [...] fratelli, cinque dei quali entrarono nel clero regolare o secolare, A. studiò sino ai venti anni belle lettere nello Studio di Modena e scienze a Ferrara; quindi, il 18 maggio 1598, entrò nell'Ordine dei frati minori cappuccini, assumendo il nome di ...
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Nome con cui è noto il pittore Tomaso Barisini (Modena 1325 o 1326 - ivi 1379). Dall'esperienza della pittura e dalla miniatura bolognesi (Vitale da Bologna) T. andò maturando un personale ed efficace [...] giovanili (trittichetto, firmato, nella Galleria Estense di Modena, 1345; altaroli nella Pinacoteca naz. di Bologna influsso senese. La sua attività, dopo il ritorno a Modena, è scarsamente documentata: a parte la frammentaria Madonna sul pilastro ...
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Canonico e maestro di scuola (sec. 12º) al quale si attribuiscono un'iscrizione latina del duomo di Modena e il testo originario di una Relatio translationis corporis s. Geminiani, giunta a noi in due [...] redazioni rimaneggiate posteriormente, che illustra, con l'immediatezza di un testimonio oculare, la fondazione della cattedrale di Modena e gli avvenimenti che l'accompagnarono (1099-1106). ...
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Miniatore (seconda metà sec. 15º); notevole rappresentante della miniatura ferrarese sotto Ercole I, continuò l'arte del padre Giorgio Tedesco (v.). ...
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Incisore (sec. 15º-16º), attivo dal 1490 circa a tutto il primo quarto del secolo 16º. Formatosi sul Mantegna, attinse motivi da maestri italiani (G. Campagnola) e stranieri (Dürer, Schongauer). Temperamento eclettico, di gusto manieristico, N. serba la sua personalità di piccolo maestro estroso, amante delle eleganze formali ...
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modenese
modenése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Mòdena, capoluogo di provincia dell’Emilia: la cucina m.; i salumi m.; pozzi m., altro nome dei pozzi artesiani; razza m. (o buoi m.), razza di bovini allevata in...
nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; spogliare n. il bambino, e spogliarsi...