TORELLI, Giuseppe
Francesco Vatielli
Musicista veronese, nato presumibilmente verso il 1650 e vissuto a Bologna. Frequentò una delle celebri scuole di violino che allora fiorivano in quella città: ma [...] Vienna e molto lodato in una lettera del Pistocchi. In ogni modo i suoi meriti si concentrano soprattutto nelle sue composizioni violinistiche.
Di che si afferma decisamente nelle opere VI (Concerti musicali, 1698) e nell'op. VIII (Concerti grossi ...
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GALEAZZO MARIA Sforza, duca di Milano
Ettore Verga
Nacque a Fermo il 24 gennaio 1444 dal conte Francesco e da Bianca Maria Visconti. Fu fatto istruire molto bene nelle arti belliche, nelle scienze e [...] buon musico egli stesso, fondò in Milano una cappella musicale con numerosi cantori, la maggior parte stranieri. Incoraggiò dove nel 1471, forse da lui stesso invitato, ad ogni modo da lui favorito, venne da Venezia Panfilo Castaldi.
Nonostante le ...
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Musicista, nato a Frattamaggiore (Napoli) il 15 marzo 1684, morto a Napoli il 13 agosto 1755. Pochi sono i dati sicuri circa la sua biografia, specie circa i suoi studî musicali; con certezza sappiamo [...] quella tradizione didattica che diede universale fama alla scuola musicale di Napoli. Col D. e Leonardo Leo comincia rende diffficile approfondire lo studio del musicista, ma attesta in modo non dubbio a quale altezza sia giunta la fama del ...
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Nato a Taggia, presso Imperia, il 25 aprile 1727, morto a Roma nel febbraio 1797. Forse allievo del conservatorio di Santa Maria di Loreto, dalla classe di violino passò in quella di contrappunto e composizione. [...] e al Paisiello, adeguandone in un certo modo la sentimentalità delicata, compose le migliori sue pagine Bibl.: A. Bonaventura, Saggio storico sul teatro mus. italiano, Livorno 1913; F. Florimo, La scuola musicale di Napoli, ecc., Napoli 1880-84. ...
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Musicista, nato a Venezia verso il 1670, morto a Vienna il 28 dicembre 1736. Fra i compositori italiani vissuti a Vienna in quel torno di tempo egli si distingue sia per la molteplice attività musicale, [...] oratorî, invece, s'atteneva allo schema francese, pur rinnovando talvolta anche questo con la sostituzione di un allegro (spesso a modo di fuga o di entrata) al movimento lento iniziale. Compose 29 oratorî, trattandoli a guisa di opere. Ciò che in ...
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LEYDI, Roberto
Marta Tedeschini Lalli
Etnomusicologo, nato a Ivrea il 21 febbraio 1928. Critico musicale dell'Avanti! (1947-52), alla fine degli anni Cinquanta è stato tra i promotori del folk revival [...] in modo determinante alla rivalutazione dell'autonomia culturale del repertorio popolare: in quel periodo, infatti, si dedicò con G. Bosio a un ampio progetto di ricerca sul campo, studio, conservazione e riproposizione delle tradizioni musicali ...
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Direttore d'orchestra italiano, nato a Milano il 26 giugno 1933. Figlio di Michelangelo, violinista e musicologo, e fratello di Marcello, pianista e compositore, studiò al conservatorio di Milano pianoforte [...] B. Bettinelli, diplomandosi nel 1957 in direzione d'orchestra all'Accademia musicale di Vienna, dove fu allievo di H. Swarowski. Iniziò l' scuola di Vienna" e le avanguardie del Novecento. In modo particolare alla Scala, con i complessi della quale ha ...
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Baritono fra i più celebrati, nato il 1° agosto 1831 a Roma, e ivi morto il 15 ottobre 1918. Di umili origini, esordì cantore di chiesa; nel dicembre 1852 passò alla scena del teatro Metastasio in Roma. [...] di cantante di teatro, che sapeva in modo ammirevole impiegare la mezza-voce. Presentatosi nei maggiori presso il conservatorio di Pietroburgo, e in seguito maestro di canto nel liceo musicale di S. Cecilia in Roma.
Bibl.: N. Angelucci, Ricordi di un ...
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AMERICA
II. ANTROPOLOGIA.
Due fatti distinguono l'antropologia dell'America: la mol;teplicità dei caratteri (polimorfismo) che presentano gruppi umani, anche ristretti, e l’assenza di quelle differenziazioni [...] ora è spiegabile come, nel suo folklore musicale, sulla melodia avesse una netta prevalenza il a tonalità, essi hanno tonalità maggiori ben distinte dalle minori. Il modo minore è anche presso i Pellirosse acconcio ad esprimere la tristezza ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] (ō) in i e u si presta allora ad essere spiegato in modo non dissimile da ciò che è avvenuto nell'Italia meridionale cioè grazie alla Roma 1935; M. Dauge, Essai sur la vocalise, in La Revue musicale, 1935, fasc. 2; A. Favara, Canti della terra e del ...
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musicale
muṡicale agg. [dal lat. mediev. musicalis, der. del lat. musĭca «musica»]. – 1. a. Di musica, della musica, che ha attinenza con la musica, sia come creazione artistica sia come esecuzione: arte m.; composizione m.; discorso, tema,...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...