BORGIOLI, Dino
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Nacque a Firenze il 15 febbr. 1891 da Antonio e da Elvira Rigatti. Si diplomò in ragioneria e nello stesso tempo studiò canto con E. Giachetti. Nel 1917 esordì al Teatro Dal Verme [...] nel repertorio lirico-leggero in generale, per il suo fraseggio disinvolto e aggraziato e per le delicate, patetiche modulazioni, fu interprete eccezionale del Barbiere di Siviglia, della Cenerentola, del Conte Ory, della Favorita, del Don Pasquale e ...
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CIMOSO, Guido
Giuseppe Radole
Nato a Vicenza il 1° febbr. 1804 da Domenico, buon compositore e celebre improvvisatore all'organo, oltre che violinista, apprese "ottimi e chiari fondamenti" nel violino, [...] citato Principî elementari di musica..., 1828, il Trattato teorico-pratico sulla costituzione della scala melodica ed armonica e delle modulazioni e infine Numerica applicata ai 50 Salmi di B. Marcello mai pubblicate, già in possesso degli. eredi e ...
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Pittore, architetto e scultore (Colle di Vespignano in Mugello probabilmente 1267 - Firenze 1337). Massimo protagonista della civiltà artistica gotica italiana, rinnovò radicalmente il linguaggio figurativo. [...] d'ingresso. Come ad Assisi, primeggiano negli affreschi degli Scrovegni le impressioni di profondità e di rilievo, ma con modulazioni più varie; la prospettiva lineare, ristretta ai primi piani ma pur illusiva, è meglio corretta dalle gradazioni di ...
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PATRIZIO Ravennate
Leardo Mascanzoni
PATRIZIO Ravennate. – Della vita di questo cronista non è noto nulla. Neppure vi è certezza circa il secolo in cui visse e scrisse la sua opera. È probabile si tratti [...] poiché quest’ultima fu sicuramente scritta nella seconda metà del Trecento laddove le altre, pur con diverse modulazioni cronologiche, possono essere riconosciute come quattrocentesche), si stabilisce così un rapporto molto ravvicinato fra la Cronica ...
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MANCINI, Carlo
Federico Trastulli
Figlio di Lorenzo e della contessa Lucrezia Barbiano di Belgioioso, nacque a Milano il 28 febbr. 1829.
L'ambiente domestico fu determinante nella formazione del suo [...] 59), ove lo specchio lacustre non è che un pretesto, giacché il grosso della tela è occupato dalle infinite modulazioni formali e cromatiche della parete rocciosa e delle fronde arboree.
La maestria disegnativa del M. s'individua nelle cime assolate ...
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FILIPPESCHI, Mario
Roberto Staccioli
Nato a Palaia (prov. di Pisa) il 7 giugno 1907, da Uriliana Benvenuti e da Silvestro, dotato d'una voce tenorile di particolare estensione, volume e consistenza [...] delle incisioni discografiche, riscontrò nella sua voce notevoli durezze che causavano alquante difficoltà nel canto legato e nelle modulazioni (p. 54).
In effetti fu spesso imputata al F. una certa mancanza di fantasia interpretativa e per questo ...
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ASIOLI, Bonifacio
Riccardo Nielsen
Nacque a Correggio il 30 ag. 1769 e fu il più illustre rappresentante di una famosa famiglia di artisti. Fin dai sette anni cantava accompagnandosi con un piccolo [...] di composizione ossia seguito del trattato di armonia, libri tre (opera postuma, Milano 1832); Corso di modulazioni classificate; Primi elementi per il canto (1809); Disinganno sulle osservazioni fatte sul temperamento proprio degli istromenti ...
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CALEGARI (Callegari)
Claudio Strinati
Famiglia di musicisti attivi nel Veneto. I più noti sono Giuseppe e il fratello Antonio, detto il seniore rispetto al nipote Luigi Antonio. Secondo il Garbelotto, [...] offre suggerimenti che possono essere accolti in un coerente sistema armonico, specie per quanto riguarda il problema delle modulazioni improvvise e quello più generale dei collegamenti tonali rapidi. Fondamentale in questo senso è il nuovo concetto ...
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GIACOMELLI (Jacomelli), Geminiano
Federico Colonia
Nacque a Colorno, presso Parma, il 28 maggio 1692 da Giuseppe e Maria Tej. In gioventù intraprese gli studi di canto, contrappunto e clavicembalo con [...] , ornata di vocalizzi e colorature secondo la prassi del tempo; l'armonia è sobria, colorita da una varietà di modulazioni che ne vivacizzano la dinamica. Molte delle sue arie di maggior successo contribuirono anche alla fortuna che il Pasticcio ...
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BELLI, Domenico
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Non si Conosce di questo compositore né il luogo né la data di nascita; né si possono avanzare delle supposizioni per la mancanza assoIuta di documenti. La notizia che fosse al servizio [...] egli riesce più efficace laddove l'incisività e la limpida nettezza delle sue raffinate armonie e delle sue modulazioni (di sapore talvolta arcaico) hanno modo di esprimere sentimenti potenti. Duttilità, sveltezza e libertà sttaordinarie, riguardo al ...
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modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...
modulare1
modulare1 agg. [der. di modulo]. – Relativo a un modulo (nel suo sign. primo e più generale), basato su un modulo, e quindi anche costituito dal vario accostamento di elementi (detti essi stessi elementi m.) che ripetono le misure,...