BERLINGUER, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Sassari il 25 maggio 1922 da Mario e da Maria Loriga.
La famiglia era antica, di origine catalana, iscritta negli "stamenti nobiliari della Sardegna" e legata [...] alla realtà, senza mai operare rotture dicontinuità, rimproverava a Chruščëv sostanzialmente due brusche fratture primi anni Settanta. Egli si trovò a modulare il tradizionale bagaglio di strumenti politici ed ideologici, che erano propri ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Patrizi
Elisabetta Scapparone
Sul piano storiografico, la figura di Francesco Patrizi appare ormai del tutto emancipata dal giudizio impietoso e liquidatorio inaugurato da Giordano Bruno (uno [...] occidentale riposa allora su una fatale soluzione dicontinuità: non essendo partecipe dell’illuminazione sapienziale l’intenzione di Patrizi di presentare una spiegazione dell’universo originale, del tutto alternativa al modulo aristotelico.
Sul ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio Ficino
Nicoletta Tirinnanzi
«Poesia, bellezza, amore sono i termini in cui si rivolge tutta la teologia ficiniana, se ben si guardi oltre la tenue superficie di una fragile architettura concettuale». [...] nella poesia dei prisci theologi e che in seguito, affinato e modulato da Platone in forme razionali, si era posto a fondamento delle di una fortuna che attraverso l’eccesso esaspera l’urto dei contrari. Di nuovo, è sul rapporto dicontinuità ...
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GRASSI, Giovannino de'
Marco Rossi
Non si ha alcuna notizia certa per stabilire la sua data di nascita; i documenti attestano che era figlio di Guglielmo e abitava a Milano, prima nella parrocchia di [...] soluzione ad quadratum, basata sul ribaltamento in alzato del modulo geometrico della pianta, mentre la Fabbrica optava per quella ad nicchie che s'insinuano morbidamente, senza soluzione dicontinuità, nelle aperture della volta. Il modello ad ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] romanzo di materia canterina (1336) e la raffinata Elegia di madonna Fiammetta, amplificazione intimistica del modulo ovidiano di F. Bruni, Bologna, il Mulino.
Maraschio, Nicoletta (1992), Parole e forme del “Decameron”. Elementi dicontinuità e di ...
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KOCH, Gaetano
Fabrizio Di Marco
Nacque a Roma il 9 genn. 1849 da Augusto, pittore, e da Ludovica Carrozzi Lecce. Dopo gli studi liceali, volle inizialmente dedicarsi all'arte paterna, preferendo poi [...] febbrile e instancabile attività di progettista, sviluppata senza soluzione dicontinuità per tre decenni, esempio di un "professionismo senza delle terme di Diocleziano, gli edifici curvilinei presentano una successione seriale del modulo arcata - ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] la pazienza di andare oltre questa prima impressione, si possono riscontrare agevolmente numerosi elementi dicontinuità fra i del Polittico di Badia, a cura di A. Tartuferi, Firenze 2012, pp. 13-29; A. De Marchi, Geometria e naturalezza, modulo e ...
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BERNARDINI, Martino
Francesco Sirugo
Nacque a Lucca il 2 febbr. 1487 da Martino e da Caterina, figlia naturale di Iacopo da Ghivizzano.
Del padre del B. si sa che, dopo avere avuto in gioventù "molti [...] stile, costruita com'è su un modulodi "ripensamento gotico" del castello "a guisa di fortezza con molti torri onde diede da maschi, il B., in accordo con la sua tipica idea della continuità e forza del casato come base dell'ordine politico, legò i ...
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ALBERIONE, Giacomo
Gianfranco Maggi
Nacque nella campagna di Fossano (Cuneo) il 4 apr. 1884, in una famiglia di modestissimi fittavoli, da Michele e da Teresa Olocco.
Studiò dapprima nel seminario minore [...] potessero assicurare al suo disegno unità, sicurezza di dottrina, continuità ed efficacia apostolica, l'A. concepì quasi subito l'idea di una nuova famiglia religiosa. Il progetto seguì moduli forse inconsciamente industrialistici, con un ciclo ...
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COSTA, Francesco
Lauro Magnani
Nacque a Genova nel 1672. Il padre lo pose a bottega presso Gregorio De Ferrari e l'apprendistato si concretizzò in collaborazione diretta con il maestro a partire dalla [...] attività proseguì peraltro senza soluzione dicontinuità anche con la generazione successiva di "figuristi", suoi coetanei, di via Balbi: nella prima, tra partiti architettonici a colonne binate dipinti dal C., il Piola - secondo un modulo consueto ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulazione
modulazióne s. f. [dal lat. modulatio -onis]. – 1. a. In musica, passaggio della voce o del suono da una tonalità a un’altra: può essere stabile o passeggera, secondo che nella nuova tonalità si resti durevolmente (tanto da far...