Moivre (de), formula di
Moivre (de), formula di in algebra permette di calcolare la potenza di un numero complesso espresso in forma trigonometrica, z = ρ(cosθ + isinθ):
dove n è un numero naturale. [...] Se il modulo ρ è diverso da 0, la formula si estende anche agli interi non positivi. In particolare per n = 0 e z ≠ 0, si ritrova z0 = 1. ...
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moto armonico
moto armonico in fisica, moto rettilineo in cui la distanza da un punto O (detta elongazione) varia nel tempo secondo la legge sinusoidale
La costante A è detta ampiezza e rappresenta [...] il modulo dell’elongazione massima. La costante T è detta periodo e rappresenta il tempo dopo il quale il sistema si trova in un’identica configurazione (stessa posizione e stessa velocità). L’inverso del periodo è detto frequenza e indica il numero ...
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curva ellittica semistabile
curva ellittica semistabile particolare curva ellittica detta anche a riduzione semistabile. Se E è una curva ellittica definita su Q, trovata una sua rappresentazione in [...] ) sul campo Zp avente p elementi. La curva E si dice semistabile se per ogni p il polinomio che la esprime continua ad avere, modulo p, tre radici distinte o, nel caso peggiore, una radice doppia e una semplice: sulla curva E c’è al più un solo punto ...
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tangenziale
tangenziale [agg. "che è tangente" Der. di tangenza "condizione di essere tangente"] [ALG] Coordinate t.: lo stesso che coordinate plückeriane (→ Plücker, Julius). ◆ [ANM] Equazione t.: l'equazione [...] di una curva piana in coordinate tangenziali. ◆ [FSD] Modulo t. di elasticità: v. elasticità, nei solidi: II 247 c. ◆ [OTT] Piano t.: v. ottica geometrica: IV 388 a. ◆ [ALG] Punto t. di un punto: in una cubica piana, è il punto Q in cui la curva è ...
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segmento orientato
segmento orientato o bipunto, oggetto dello spazio euclideo individuato da una coppia ordinata di punti (A, B) e indicato anche con
formula
avente:
• direzione della retta AB;
• verso [...] da A a B;
• lunghezza (o modulo) uguale alla lunghezza del segmento AB;
• punto di applicazione (origine) in A;
• estremo libero in B.
Tale definizione può essere estesa a uno spazio di dimensione n qualsiasi e corrisponde a quella di → vettore ...
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Vedi ASCOLI PICENO dell'anno: 1958 - 1994
ASCOLI PICENO (v. vol. I, p. 705)
M. Pasquinucci
L'impianto ortogonale della colonia, con orientamento N-NE, è riconoscibile nel tessuto urbano del centro storico; [...] il modulo del piano programmatico è di m 80 c.a (largamente applicato nella seconda metà del I sec. a.C.).
Del decumano massimo, coincidente con il percorso cittadino della Via Salaria (Corso Mazzini) che correva dalla Porta romana fino quasi all' ...
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Fisica
È la grandezza cinematica che descrive la variazione della velocità di un punto P nel tempo. Detta v la velocità istantanea di P, si definisce il vettore a. a come la derivata temporale del vettore [...] : il primo componente – s̈ t: accelerazione tangenziale – è diretto lungo la tangente alla traiettoria e il suo modulo è legato esclusivamente alla variazione della velocità scalare (ṡ); il secondo componente – (ṡ2/ρ) n: accelerazione normale ...
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Polimero ottenuto dalla policondensazione degli acidi p- e m-amminobenzoici; il prodotto è termoplastico e ha una struttura del tipo:
La p. presenta notevole resistenza al calore e, dopo stiramento, [...] anche un’eccezionale resistenza meccanica e un elevatissimo modulo elastico; per tali proprietà il polimero viene impiegato soprattutto per filati speciali e come rinforzo di pneumatici. ...
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Hadamard, pseudotrasformazione di
Hadamard, pseudotrasformazione di in crittografia, trasformazione invertibile di stringhe di bit, di lunghezza pari, che opera nel seguente modo: se a e b sono le due [...] di lunghezza uguale e consecutive in cui è possibile dividere la stringa, allora si costruisce una stringa a′b′ dove a′ = a + b (modulo 2n) e b′ = a + 2b (modulo 2n). L’operazione è modulo 2n per garantire che si mantengano stringhe di bit. ...
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Numeri, teoria dei
LLarry Joel Goldstein
di Larry Joel Goldstein
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) argomenti fondamentali; b) la teoria dei numeri nel XVII e XVIII secolo; c) Gauss. □ 2. Teoria algebrica [...] χ(nm)=χ(n)χ(m) per ogni n, m; c) ∣χ(n)∣=1 se n è primo con k; d) χ(n)=0 se n non è primo con k. Esistono ϕ(k) caratteri distinti modulo k. A ognuno di questi caratteri χ è associata una serie L di Dirichlet L(s, χ):
Se k =1 e χ è l'unico carattere ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...