BONASONE, Giulio
Alfredo Petrucci
Figlio di Antonio - di famiglia originaria di Carpi che si era stabilita a Bologna alla fine del sec. XV acquistando i diritti di cittadinanza nel 1492 - fu attivo, [...] ciò si deduce dal fatto che egli pubblicò perfino una serie di Figure anatomiche (tredici: B. 329-341) inscritte in un modulo tra il marcantoniano e il mantovano; ma il suo vero amore fu il nudo femminile, contemplato non tanto nell'armonia delle sue ...
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TOURNUS
E. Vergnolle
Cittadina della Francia centro-orientale (dip. Saône-et-Loire), posta nella Borgogna meridionale, sulla riva destra del fiume Saône. Nell'875 Carlo il Calvo fece dono dell'abbazia [...] 'abside di Saint-Philibert, la pietra da taglio fu usata con una certa larghezza; utilizzata con apparecchiatura di medio modulo all'interno, compare all'esterno solo agli angoli delle cappelle, rinforzandoli, e intorno alle finestre; il resto dei ...
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CRIVELLI, Vittore
Pietro Zampetti
Figlio di Iacopo e fratello del più famoso Carlo, nacque a Venezia e fu anch'egli pittore. La prima notizia che lo riguarda lo dà presente a Zara, e risale al 1465 [...] non risolto. La sua operosità marchigiana è quella di un abile artigiano, più che di un creatore, e la ripetizione di moduli orinai fissati ne è conferma. Nelle cose più felici - per es. la Madonna col Bambino e angeli adoranti, della coll. Benson ...
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MEDAGLIONE
L. Breglia
Il vocabolo, derivato senza una precisa connessione di significato dal termine medaglia, indica, nel suo più largo senso, un disco con rilievi; può essere quindi applicato a varie [...] cioè conî dell'asse e del dupondio, su tondelli preparati pel sesterzio e tipi di quest'ultimo su tondelli di maggior modulo. Le rappresentazioni pertanto risultano circondate da cornici più o meno elaborate, oppure, altre volte, si è avuto cura di ...
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COLLECINI, Francesco
Giovanna Rosso Del Brenna
Delle sue origini si sa solo che era romano, come egli stesso si definisce firmando nel 1750 i disegni per la sua prima attività professionale: il concorso [...] di saper brillantemente risolvere problemi di natura pratica e funzionale: in questo caso la realizzazione di una "unità modulare ripetitiva, che potesse rispondere a problemi di terreni scoscesi, e di orientamento del sole" (Plunz, 1977, p. 110 ...
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FASSETTI, Giovan Battista
Graziella Martinelli Braglia
Nacque nel 1686 a Reggio Emilia da ricca famiglia genovese, ivi trasferitasi per impiantare una fabbrica di velluti, "ma come non ebbe quella l'esito [...] racchiude l'ovale della scena, risulta infatti tipologicamente simile a quelle delle ancone affrescate, così come il modulo della figura femminile in diagonale verso il primo piano, trova preciso riscontro nella positura della s. Giuliana Falconieri ...
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ARCHITRAVE
F. Grana
G. Matthiae
È l'elemento architettonico che, disposto orizzontalmente sopra un vano, sostiene il carico delle strutture sovrastanti, trasmettendone il peso sui sostegni verticali [...] va aumentando di sezione con l'aumentare del diametro della colonna. Per il dorico, assunto con Vitruvio a base il modulo (raggio della colonna all'imoscapo) l'a. liscio, compreso il listello (tenia) con regoletti e gocce corrispondenti ai triglifi ...
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DEL PACE, Natale
Roberta Landini
Figlio di Giovanni Francesco di Clemente, mancano altre notizie biografiche di questo personaggio importante per la storia della produzione serica in Toscana; il suo [...] ), uno spirito diverso per quanto riguarda e la disposizione spaziale e la scelta dei singoli motivi. L'altezza del modulo di disegno dei rasi di oltre 3 m rappresenta l'ultima testimonianza della grande abilità tecnica dei rimettitori di opere ...
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sezione In generale, la figura con cui si presenta (o si presenterebbe) un oggetto nella sua struttura interna nel caso in cui esso sia (o si immagini) tagliato da un piano (piano di sezione). Anche, la [...] si ebbe la rivalutazione della sezione aurea da parte di Le Corbusier, in relazione alla sua teoria proporzionale del modulor (➔ modulo) e sul movimento moderno detto, appunto, della section d’or.
Sezione di Dedekind
Ogni divisione dell’insieme di ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] apre all'interno in un ampio emiciclo, ed il complesso loggiato-ninfeo che la corte centrale, fiancheggiata da due muri modulati da pilastri e semicolonne, divide dal precedente. L'opera di varî maestri (Vignola per il corpo principale; l'Ammannati ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...