telecomando L’operazione di comandare e controllare a distanza più o meno grande una macchina, un impianto, un’apparecchiatura, oppure il dispositivo con cui viene effettuata l’operazione. In particolare, [...] . Un PLC è un’apparecchiatura elettronica digitale per impiego industriale con una memoria programmabile e un modulo processore con istruzioni per implementare semplici funzioni, quali operazioni logiche di ricezione e di comando in sequenza ...
Leggi Tutto
Antropologia
Alterazione artificiale dei tratti somatici. Le d., operate seguendo i dettami della tradizione da diversi popoli del mondo, hanno attratto l’interesse degli etnologi fin dal 19° secolo. Possono [...] di una trave o di un solaio o di altra struttura, in una determinata d. della struttura medesima.
Nelle costruzioni stradali, modulo di d. è la misura convenzionale della capacità portante di un terreno, di uno strato di fondazione o di uno strato ...
Leggi Tutto
prodotto
prodótto [Part. pass. sostantivato di produrre, der. del lat. producere "portare avanti", comp. di pro- "davanti" e ducere "condurre"] [LSF] Generic., il risultato di qualcosa, spec. di un'attività, [...] , dei vettori a≡(ax,ay,az) e b≡(bx,by,bz), è il vettore a╳b (anche a⌃b)≡(aybz-azby, azbx-axbz, axby-aybx); ha modulo absinϑ, con ϑ angolo tra i vettori, e orientamento tale da costituire con a e b una terna trirettangola levogira; è a╳b=-b╳a. ◆ [ALG ...
Leggi Tutto
Punto caratterizzato da una particolare proprietà, specificata quasi sempre dalla qualificazione che accompagna il termine.
Biologia
Estremità di un asse di simmetria di un organismo, o di una sua parte, [...] K.
Nella teoria delle funzioni analitiche (➔ singolarità) si dice che una funzione f(x) ha un p. per x = x0 se il limite del modulo di essa, quando x tende a x0, è infinito: la funzione illustrata in fig. 3 ha un p. nell’origine O.
Politica
P. delle ...
Leggi Tutto
onda
ónda [Der. del lat. unda] [LSF] Fenomeno fisico per cui una perturbazione prodotta localmente in un mezzo si propaga a distanza, trasportando lontano energia e informazioni circa le sue caratteristiche [...] è l'inverso del metro (m-1) (v. onda: IV 235 a); (b) denomin., peraltro fonte di equivoci con la definizione precedente, del modulo del vettore d'o. (v. oltre), cioè sinon. di pulsazione spaziale d'o., di cui unità di misura SI è il radiante a metro ...
Leggi Tutto
invariante
invariante [agg. e s.m. Comp. di in- neg. e del part. pres. di variare] [LSF] (a) Generic., che non varia, che resta costante. (b) Specific., di ente, grandezza o anche di espressione, esprimente [...] fondamentale; si ha un comportamento adiabatico quando .Ω≪Ω2. La variazione Ω può essere dovuta sia alla variabilità (in modulo o direzione) del campo magnetico, sia al fatto che la particella, muovendosi, incontra campi magnetici differenti; l'i ...
Leggi Tutto
distanza
distanza [Der. del lat. distantia, dal part. pres. distans -antis di distare "stare lontano", comp. di dis- e stare] [ALG] La lunghezza del tratto di linea retta che congiunge due punti, o, [...] quelle delle effemeridi astronomiche; è caduto pratic. in disuso con la distribuzione via radio di segnali orari. ◆ [ASF] Modulo di d.: la differenza tra la magnitudine apparente e quella assoluta di un oggetto celeste, utilizzabile per ricavare la ...
Leggi Tutto
perdita
pèrdita [Lat. perdita, part. pass. f. di perdere "restare privo", comp. di per- e dare] [LSF] Il diminuire dell'energia utile, o di una grandezza collegata a tale energia, che si ha nello svolgersi [...] la regione spaziale che contiene le particelle di un plasma non intrappolate magneticamente: v. confinamento magnetico: I 710 d. ◆ [FSD] Funzione di p.: v. elettroni, diffusione anelastica degli: II 349 e. ◆ [FML] Modulo di p.: v. polimeri: IV 559 e. ...
Leggi Tutto
spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] , si dice s. vettoriale su K se: a) tra gli elementi di V è definita una somma rispetto alla quale V è un ‘modulo’; la somma è cioè associativa e commutativa, esiste l’elemento neutro 0 (vettore nullo) ed esiste l’opposto −v di un elemento qualunque ...
Leggi Tutto
Forza (detta anche forza p. o forza di gravità) che un corpo risente da parte della Terra, risultante dell’attrazione gravitazionale terrestre e della forza centrifuga dovuta alla rotazione della Terra; [...] (relativo a un prefissato piano di sollecitazione) il rapporto l/(EI), essendo l la lunghezza della trave, E il modulo di elasticità longitudinale, I il momento d’inerzia della generica sezione trasversale rispetto all’asse neutro (relativo a quel ...
Leggi Tutto
modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...