JAINISMO (pron. giainismo)
Ambrogio Ballini
Religione affermatasi nel NordEst dell'India nel secolo VI a. C. e così denominata dall'appellativo Jina "vincitore", col quale vengono designati generalmente [...] l'essenza della loro dottrina. Di tutte tre deve essere in possesso colui che vuol giungere alla liberazione finale (mokṣa, mukti, nirvāṇa), a quello stato cioè di felicità suprema che pone fine al turbinare delle esistenze prodotte dall'effetto ...
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causalita, dottrine indiane della
causalità, dottrine indiane della
Tema centrale per la riflessione filosofica indiana, che si concentra soprattutto sulla causa materiale, al contrario della filosofia [...] infatti, è, nella filosofia indiana, fortemente legata al problema di giustificare la possibilità di una liberazione (mokṣa). In ambito buddista (➔ buddismo), la possibilità della liberazione è legata all’interruzione del duodecuplo nesso causale ...
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REDENZIONE (dal lat. redemptio "ricompera", "riscatto")
Giuseppe FILOGRASSI
Nicola TURCHI
Il concetto di riscatto, ossia di liberazione di una data cosa o persona, che si trovi per qualsiasi motivo [...] Nell'induismo, attraverso la bhakti o "devozione", che comporta varî gradi di esperienza mistica, si raggiunge la "liberazione" (mokṣa) che è intesa come l'assorbimento dell'anima individuale nell'anima universale: perenne anelito di tutte le scuole ...
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OKA (A. T., 69-70)
Giorgio Pullè
Fiume della Russia, affluente di destra del Volga, le cui sorgenti si trovano a 257 m. s. m. sul Rialto Centrale Russo nella regione della Terre Nere; alimentato in parte [...] km., dei quali 1275 anche da piroscafi, è però ingombro dai ghiacci per 125 giorni all'anno. Principali affluenti sono l'Ugra, la Moskva e la Kljaz′ma da sinistra; l'Upa, la Mokša e la Teša da destra. Il bacino misura complessivamente 241.400 kmq. ...
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(XII, p. 715)
Denominazione sanscrita usata per indicare una serie di manuali (śāstra) che, insieme con i più antichi Dharmasūtra ("Aforismi sul Dharma"), i commentari e i digesti, costituiscono il corpus [...] , il complesso dei tre fini dell'esistenza umana che, armonicamente contemperati e convenientemente perseguiti, conducono alla liberazione (mokṣa) dalle rinascite e dal dolore dell'esistenza.
La tradizione indigena riconosce come fonti del dharma la ...
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Sankara
Śaṅkara
Filosofo indiano (Kaladi, India meridionale, 788-820 ca.). È il più noto esponente dell’Advaita Vedānta. Secondo la tradizione, Ś. nacque in una famiglia brahminica scivaita; contrariamente [...] (secondo un esempio di Ś.) l’acqua di uno stagno non è modificata dagli oggetti che vi si riflettono. La liberazione (mokṣa) si realizza tramite la conoscenza dell’identità fra sé e brahman. Poiché però tale identità è già data, la liberazione di ...
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Mahadevan, Telliyavaram Mahadevan Ponnambalam
Filosofo indiano (Madras 1911- ivi 1983). Formatosi alla Ramakrishna Mission e poi all’univ. di Madras, dove si laureò in filosofia nel 1933, insegnò negli [...] . Giacché ogni legame cui è sottoposto il sé è illusorio, non è necessaria alcuna azione per raggiungere la liberazione (mokṣa), che è già identica al sé anche se l’ignoranza (avidyā, letteralmente «non-conoscenza») ci impedisce di comprenderlo. La ...
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Saivasiddhanta
Śaivasiddhānta
Scuola religiosa e filosofica nata nel Kashmī’r e da lì diffusasi nel Sud dell’India, dove viene profondamente influenzata da correnti locali di bhaktì. È difficile collocare [...] onniscienza e onnipotenza una volta eliminati i legami cui sono sottoposte, ma anche una volta raggiunta la liberazione (mokṣa) restano distinte da Dio in cui tali aspetti erano da sempre presenti. Appartengono a Dio cinque tipi di operazioni ...
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Mimamsa
Mīmāṃsā
Sistema filosofico indiano sviluppatosi a partire dall’esegesi dei testi vedici.
Storia
Il termine significa letteralmente «desiderio di riflettere» e si trova già in testi sacrificali [...] sostanzialmente non affronta i testi e i temi di pertinenza del Vedānta, ossia le Upaniṣad, la realtà ultima, la liberazione (mokṣa). A ogni modo, il Mīmāṃsāsūtra è il più lungo fra i testi fondamentali delle varie scuole e probabilmente anche il più ...
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Scienza indiana: periodo classico. La medicina ayurvedica
Antonella Comba
La medicina ayurvedica
La medicina come Veda
Nel subcontinente indiano sono nati e si sono sviluppati molti sistemi terapeutici [...] vita umana, cioè l'osservanza delle leggi (dharma), il profitto e la carriera (artha), il piacere (kāma) e la liberazione (mokṣa) (ibidem, I, 15b). Dunque la medicina è un sapere sacro che crea le condizioni favorevoli per l'esercizio di qualsiasi ...
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