Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] arte e conoscenza scientifica), intese come espressioni della capacità umana di attribuire senso all’esperienza e dar forma al molteplice sensibile. Si ricordano inoltre gli studi sul mito e le religioni e le analisi ermeneutiche e fenomenologiche (M ...
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Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato [...] fantasia. Rimase perciò, salvo rari momenti, lontano da quella perfezione che divenne l'ideale dei parnassiani. Ma la vastità molteplice della sua opera, la grandiosità di talune sue concezioni, l'impeto del sentimento da cui è spesso animato fanno ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] XVIe XVII di aver approfondito il significato del trapasso dal Medioevo all'età moderna. Frutto di queste lunghe e molteplici esperienze è la Historia medii aevi, pubblicata nel 1688 da Cristoforo Cellario, la prima vera e propria storia medievale ...
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NECESSITÀ
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Carlo PREDELLA
Concetto filosofico, di tradizione storica assai importante e complessa. Nel pensiero greco corrisponde al termine di ἀνάγκη, adoperato inizialmente [...] è libero per rapporto alla sua attività esteriore. E in conseguenza di tale libertà dell'atto creatore risulta la molteplice contingenza del creato, la mutabilità, la caducità, la relativa imperfezione delle cose. Non che manchino le difficoltà, come ...
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PRESUNZIONE (lat. praesumptio; fr. présomption; sp. presunción; ted. Vermutung; ingl. presumption)
Carmelo SCUTO
Guido DONATUTI
Diritto romano. - Questa parola, in senso tecnico giuridico, designa un [...] il nome di praesumptio. Cosicché questo nome ha assunto una varietà di significati, varietà che si ritrova, appunto, nel molteplice uso di πρόληψις (praesumptio), che mostrano le fonti greche. Se si considerano, poi, gli effetti, che le presunzioni ...
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Gli scritti che vanno sotto il nome di Dionigi Areopagita, primo vescovo di Atene e discepolo di S. Paolo, a cui si accenna negli Atti (XVII, 34), dal Rinascimento in poi hanno dato luogo a laboriose discussioni. [...] Ma l'uno che è Dio, causa di tutte le cose, è anteriore a ogni uno e a ogni molteplicità, anzi definisce ogni uno e molteplice: senza l'uno non vi è molteplicità, ma senza la molteplicità può esistere l'uno (De div. nom., XIII, 2). Questo motivo dell ...
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Filosofo greco, tra ì più significativi del periodo presocratico. Secondo la ricostruzione dell'antico cronografo Apollodoro, che si basa sui presunti rapporti di E. con Dario d'Istaspe e con gli Eleati, [...] dei frammenti eraclitei, rivelante in ieratico linguaggio una realtà che è una solo in quanto si scinde e manifesta nel molteplice, che esiste determinatamente solo in quanto si contrappone ad altro, che è solo divenendo e che diviene solo perché il ...
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Pittore. Nacque a Venezia, si suppone generalmente tra il 1430 e il 1435; morì forse intorno al 1493-95. Scarsissime sono le notizie documentate pervenuteci intorno a lui. Nel 1457 era condannato per ratto [...] più rilevabile in quanto il C. esprime i suoi valori artistici e li svolge in una conquista rigogliosa e molteplice, senza tregua, durante il suo soggiorno marchigiano, dopo aver lasciato, verosimilmente ancor giovane, Venezia, lontano, quindi, dai ...
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GUARINO Veronese (Guarinus Veronensis o de Guarinis)
Remigio Sabbadini
Umanista, nato nel 1374 in Verona dal fabbro Bartolomeo e da donna Libera di Zanino, morto a Ferrara il 4 dicembre 1460. A Verona [...] , isolando il trivio e imprimendogli funzioni nuove e più elevate.
La sua produzione scolastica e letteraria fu abbondante e molteplice. Per la grammatica greca compendiò gli Erotemata del Crisolora e per la latina compose le Regulae, alle quali la ...
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GORGIA (Γοργίας, Gorgĭas) di Leontini
Guido Calogero
Sofista greco del sec. V a. C.: il più notevole rappresentante dell'antica sofistica dopo Protagora, e insieme il creatore dell'arte retorica. Della [...] prima, ontologica, dov'è sfruttata acutamente il motivo di ambiguità della polemica zenoniana, le cui argomentazioni contro il molteplice potevano essere ritorte contro la stessa unità eleatica) dello scritto di G. appare connessa col suo relativismo ...
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molteplice
moltéplice (letter. moltìplice, ant. multìplice) agg. [dal lat. multĭplex -plĭcis, comp. di multus «molto» e tema di plicare «piegare»]. – Che si compone di più parti o elementi, non necessariamente uguali (contrapp. a semplice...
semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. duplice, triplice, ... molteplice)]....