Scrittore tedesco (Breslavia 1798 - ivi 1880). Dedicatosi al teatro, debuttò come attore nel 1819 ed esordì come autore con due farse musicali di grande successo, Die Wiener in Berlin e Die Berliner in [...] Fu ancora in varie altre città, in Germania e in Austria, come attore o direttore di teatro. Della sua molteplice e diseguale produzione sono ancora da ricordare le liriche Schlesische Gedichte (1830), Deutsche Lieder (1834) e Königslieder (1870), i ...
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Pensatore greco (sec. 6º-5º a. C.), massimo rappresentante della scuola eleatica. Il nome di P. è legato alla teoria dell'essere unico, immobile e indivisibile, quale venne più tardi accreditata dalla [...] A questa teoria P. giunse per contrapposizione al pluralismo naturalistico della filosofia ionica e alla dualità uno-molteplice, definito-indefinito della filosofia pitagorica ed eraclitea, in quanto concepivano l'essere come coesistenza di contrari ...
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Forma latinizzata del cognome del mistico tedesco H. Seuse (n. forse Costanza o Ueberlingen 1293 circa - m. Ulma 1366). Allievo di Eckhart, improntò la sua dottrina sull'analisi delle sue frequenti esperienze [...] , oltre che da Eckhart, dallo pseudo Dionigi e da Giovanni Scoto Eriugena: l'Uno Dio come "nulla eterno", la processione del molteplice dall'Uno e il suo ritorno all'Uno, il rapimento dell'anima che muore a sé e nasce al divino "nulla" come ...
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Uomo politico (Sella di Mosso, Biellese, 1827 - Biella 1884). Laureatosi in ingegneria a Torino (1847), prof. di geometria applicata alle arti nell'Istituto tecnico di Torino (1852), poi di matematica [...] . La sua attività, rivolta al perfezionamento dell'unità politica, economica e morale del Regno, fu versatile e molteplice. Sollecitò l'istruzione professionale; ideò le casse di risparmio postali; propugnò lo sviluppo delle miniere sarde e costruì ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] critica alla concezione sostanzialistica cartesiana prende avvio la riflessione di J. Locke per cui l’Io è la semplice coscienza del molteplice sensibile, e di D.Hume che, più radicalmente, lo riduce a un fascio di percezioni in perpetuo fluire. In I ...
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Competizione
Mauro Maldonato
Il termine competizione (dal latino tardo competitio, derivato da competere, "competere") designa la gara, la lotta, il misurarsi con qualcuno per la conquista di un primato. [...] di modificazione delle condizioni di sopravvivenza e di accrescimento tra specie diverse o nella stessa specie. Come ambito molteplice di azione interumana, essa racchiude i campi dello scambio amichevole, dal gioco alla competizione sportiva, fino a ...
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Teologo domenicano (n. forse Vriberg, Sassonia, 1250 circa - m. dopo il 1310), provinciale del suo ordine in Germania (1293-1296), maestro di teologia a Parigi (1297), autore di trattati filosofici e scientifici. [...] per gradi (l'Uno, le intelligenze, le anime, i corpi), la dottrina del Verbo come prima mediazione tra uno e molteplice, l'identificazione dell'intelletto agente con l'abditum mentis di Agostino (e la conseguente dottrina delle rationes aeternae), la ...
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Filosofo (m. Chartres 1155 circa), maestro a Chartres (1121) e forse a Parigi, cancelliere della scuola cattedrale a Chartres, autore di un commento alla Genesi "secundum physicam" (De sex dierum operibus), [...] , e pone i rapporti tra Dio e le creature nei termini di una dialettica per cui l'Uno (o Dio) implica in sé il molteplice che di quello è l'"esplicazione" (Dio racchiude in sé tutte le forme, egli è forma essendi degli esseri). Aperto al rinnovamento ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] geografia, matematica, fisica, cosmologia (Kepler). Al suo incitamento si deve l'emigrazione dei primi stampatori in Italia. Grande e molteplice è l'efficacia della sua filosofia, che pone in luogo d'un tranquillo e sicuro possesso della verità, un ...
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BRUCCOLERI, Giuseppe
Stefano Indrio
Nacque a Favara (Agrigento) il 6 nov. 1875 da Giuseppe e da Domenica Giudice. Laureato in giurisprudenza, esercitò l'avvocatura a Roma, rimanendo, però, legato alle [...] apparvero le sue "cronache parlamentari".
Si trattava di corsivi che riecheggiavano le critiche, allora in voga, alla molteplice rete dei compromessi, che avvincevano in un placido torpore la vita politica italiana. Ma, pur mostrandosi sensibile all ...
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molteplice
moltéplice (letter. moltìplice, ant. multìplice) agg. [dal lat. multĭplex -plĭcis, comp. di multus «molto» e tema di plicare «piegare»]. – Che si compone di più parti o elementi, non necessariamente uguali (contrapp. a semplice...
semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. duplice, triplice, ... molteplice)]....