Nacque il 4 dic. 1890 ad Armungia, in provincia di Cagliari, da Giovanni e da Lucia Mereu in una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Dopo aver frequentato il ginnasio presso il collegio salesiano [...] sempre quello che in modo icastico egli definiva "l'anti-comunismo epilettico" di alcuni socialisti di destra e la prospettiva diuna terza forza tra PCI e DC. Contrario alla politica di centrosinistra, ruppe con P. Nenni e nel 1964 aderì al Partito ...
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MAFAI, Miriam (propr. Maria). – Nacque a Firenze il 2 febbraio 1926. Il padre Mario fu un importante pittore, membro e animatore della Scuola romana. La madre, Antonietta (Antoinette) Raphaël, ebrea [...] intravvedere l'esistenza di un segreto, diuna macchia, forse di un peccato» ( di strategia – e di identità – imposto da Togliatti al Partito comunista al momento mette in rilievo anche la forza del filone insurrezionalista interpretato da lui ...
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d'AMICO, Silvio
Paolo Petroni
Nacque a Roma il 3 febbr. 1887 da Fedele e Filomena Viola.
Il padre, originario di Torricella Peligna (Chieti), era stato chiamato a Roma dallo zio paterno Domenico, noto [...] nel 1928 aveva dedicato un saggio, trovò un punto diforza e quindi un alleato in L. Pirandello, che una scuola; sottrarre poi questi al nomadismo delle compagnie di giro, che ora qua e là non possono mai conoscere un momentodi riflessione, di ...
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BREDA, Ernesto
Mauro Gobbini
Nacque a Campo San Martino (Padova) il 6 ott. 1852 da Luigi Felice e da Amelia Cogo. A Padova, dove si era laureato in ingegneria civile, iniziò a lavorare come caposervizio [...] bellica, che sarà introdotta al momento del cambiamento della ragione sociale da accomandita semplice a "Società anonima Ernesto Breda per costruzioni meccaniche". La nuova società infatti, che si dà una durata di trenta anni, si dedicherà a ...
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BINI, Carlo
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Livorno il 1º dic. 1806 da Giulio, commerciante di grasce originario di Fivizzano, e da Violante Milanesi, frequentò il collegio di S. Sebastiano, tenuto dai barnabiti, [...] così una sorta di doppia vita, di uomo di banco e di letterato al al bene le passioni, vera forza dell'animo; "primo bisogno dell di tolleranza universale" che sembra essere solo un momentodi passaggio, prima di ritrovare nell'anima la "luce" di ...
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CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] stile ciceroniano, momento culminante della lingua diuna risentita rivendicazione della propria autonomia artistica; il C. cercava di salvarsi dall'accusa di essere un plagiaro di Cicerone invocando quei "nervos et aculeos" che costituivano la forza ...
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LUPI, Bonifacio
Enrico Angiolini
Figlio di Ugolotto di Bonifacio e di Legarda di Guglielmo Rossi, nacque probabilmente nel 1318 a Parma e seguì il padre nella vita politica e militare parmense, schierandosi [...] i signori padovani cercavano di strappare Treviso con la forza; questa fu l' L. ottenne per esso l'approvazione diuna serie di "capitoli" sottoposti al reggimento fiorentino già ceduto le proprie insegne di guerra.
Il momento del ritorno del L. a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Salvatore Pugliatti
Vincenzo Scalisi
Salvatore Pugliatti occupa nella civilistica italiana del Novecento un posto di primissimo piano. Il suo pensiero giuridico è di quelli che dividono il tempo tra [...] peculiarità dei beni), e ancora il momento statico e quello dinamico (con riguardo una volta per la valorizzazione di ciò che deve ritenersi l’effettivo e concreto centro di gravitazione del fenomeno, ossia il comune interesse del gruppo, quale forza ...
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DE CAROLIS (De Karolis), Adolfo
Maria Flora Giubilei
Nacque il 6 genn. 1874 a Montefiore dell'Aso (Ascoli Piceno) da Gioacchino, medico condotto, e da Ester Pompei; iniziò gli studi nel 1881, proseguendoli [...] una spiccata propensione di richiamo secessionista per netti contrasti di bianchi e neri, che coagulano visioni agresti e domestiche in momentidi plastico di ascendenza michelangiolesca la sostanza della loro forza simbolica. Il momento conclusivo, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pasquale Villari
Luigi Mascilli Migliorini
Il rinnovamento storiografico operato da Pasquale Villari nel nome del ‘metodo positivo’ nelle scienze sociali deve ritenersi lo sforzo di maggiore profondità [...] l’ispirazione di un conservatorismo riformatore che non si negava a un confronto con la forza nascente del già il momentodi partenza, ma il gesto conclusivo diuna lunga, illustre vicenda di vita collettiva. Il perno di questa plurisecolare ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. e traslati di «piccola divisione...
forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...