ALTEMANNO
Adolfo Cetto
Ultimo discendente dei conti di Lurn in Carinzia (distretto di Spittal), come sembra accertato, fu eletto vescovo di Trento nel 1124 e consacrato nel 1126.
La tradizione, che [...] , più che singoli atti di governo, ci interessano i criteri coi quali provvedeva alla sicurezza della sua diocesi. Qui, da buon costruttore, dimostrò una grande saggezza politica nel saper impostare su basi più solide la forza del vescovado che dopo ...
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BONITO, Ludovico
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Nacque ad Agrigento, intorno alla metà del sec. XIV, da nobile famiglia amalfitana trasferitasi in Sicilia alla fine del sec. XIII. Non è noto dove compisse gli studi che, secondo [...] di quella diocesi, dopo che il predecessore fra' Nicola da Agrigento, inviso al Chiaromonte, ne era stato allontanato con la forza I d'Aragona, sin dal momento del suo avvento al trono nel fu prospettata la possibilità diuna divisione definitiva dell' ...
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BONIFACIO, Scipione
Giuseppe Pignatelli
Scarse sono le notizie biografiche che abbiamo intorno al B.: originario di Treviso, visse fra la seconda metà del XVIII e l'inizio del XIX secolo; prete secolare, [...] assidua attività di polemista in difesa delle posizioni della Chiesa, in un momento delicatissimo. Il al governo democratico in forza del precetto paolino che primo, egli affermava, vi poteva essere una democrazia perfetta; ora, invece, quest'ultima ...
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JACOVACCI, Ascanio
Alexander Koller
Nacque probabilmente intorno al 1550 da una famiglia romana di grandi tradizioni che diede alla Chiesa diversi cardinali. Marzia, prozia dello J. e sorella del cardinale [...] deluse. Dati i rapporti diforza esistenti in Italia, Ferdinando Stato della Chiesa attraversavano un momentodi crisi. Clemente VIII nutriva testamento, e fu sepolto in una cappella da lui stesso fatta erigere nella chiesa di S. Paolo della Colonna. ...
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DOVIZI, Giovan Battista
Raffaella Zaccaria
Nacque a Bibbiena (prov. Arezzo) nella seconda metà del sec. XV, e forse dopo il 1470, da Francesco e Francesca Nutarrini, ultimo di cinque figli: Piero, Bernardo, [...] da un gruppo diuna diecina di lettere a momento, difficoltà che, come è noto, si concretizzarono con la fuga didi Antonio. Altri documenti relativi al D. si trovano sempre nell'Arch. di Stato di Firenze, Signori e Collegi. Deliberazioni in forzadi ...
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evangelizzazione
Predicazione e diffusione del Vangelo, soprattutto con riferimento ai primi secoli della Chiesa o alla prima introduzione del cristianesimo in un Paese o presso una popolazione. Le missioni [...] tuttavia hanno trovato in queste una intensità sconosciuta ad altre religioni sia quelle protestanti conobbero un momentodi profonda riflessione (ivi compresa l di più sulla necessità di rispettare il punto di vista indigeno, nonché di non forzare ...
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Diritto
G. amministrativa Relazione giuridica che intercorre tra un organo sovraordinato e un organo subordinato.
Tra le relazioni interorganiche, la g. presenta il massimo grado di intensità, ragion per [...] di supremazia una serie di poteri specifici, quali il potere di impartire ordini e di assoggettare a controllo l’organo subordinato, di pontefice, che l’acquisisce dal momento in cui accetta l’elezione e dalle esibizioni diforza e di dimensioni, anche ...
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WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] di turbamenti gravissimi sarebbe stata nel sec. XVIII l'applicare con la forzauna donna che, in una crisi di pentimento, si era a lui dichiarata colpevole di Fu un momento decisivo per il wahhābismo, che da semplice movimento di puritanismo religioso ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli maschi dell'uomo politico (sarà, tra l'altro, capo del Consiglio dei dieci) nonché titolare d'un banco privato Andrea (1508-1573) di Giovanni di [...] e a riprendere gli affari per forzadi cose interrotti. Quanto al D. - stando ad una sua lettera, del 13 ag. 1571 soddisfazione del D. l'imperatore propende a licenziarli "senza trattar cosa dimomento"; e, a detta del D., lo stesso, all'inizio del ...
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CAPOCCI, Raniero (Raynerius de Viterbio, Rainerius, Ranerius, Reinerius)
Norbert Kamp
Discendeva da una nobile famiglia viterbese che assunse il cognome "de Cardinale" con il nipote del C. Pandolfo (1250-1297) [...] adoperò con tutte le sue forze per adempiere al suo incarico di conservare alla Chiesa le sue posizioni dato che Federico II in quel momento aveva già domato la rivolta. Una parte dei congiurati, come Pandolfo di Fasanella e Giacomo da Morra, riuscì ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. e traslati di «piccola divisione...
forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...