LEODOINO
Irene Scaravelli
Di probabile stirpe longobarda, succedette come vescovo di Modena a Valperto, di cui si ha notizia fino all'869. La prima attestazione certa dell'elevazione di L. alla cattedra [...] s.; Id., Relazioni e conflitti del monastero di Nonantola con i vescovi di Modena (secc. VIII-XII), in Il monachesimo italiano dall'età longobarda all'età ottoniana. Atti del VII Convegno di studi storici sull'Italia benedettina. Nonantola… 2003, in ...
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GIOVANNI XIX, papa
Antonio Sennis
Terzo figlio di Gregorio, conte di Tuscolo, e di Maria, il suo nome di battesimo era Romano. Era fratello di Teofilatto, papa con il nome di Benedetto VIII. Della sua [...] diocesi di Ivrea. Anche in ciò è da vedere il segno dell'interesse di G. per le istanze più riformatrici del monachesimo. Lo stile di vita del monastero di Fruttuaria, ispirato a un indirizzo rigoristico e regolato da consuetudini molto simili a ...
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TEMPLARI
GGiovanni Battista Baglioni
Ordine religioso militare, fondato nel 1119 dal francese Ugo di Payns, cavaliere nativo della Champagne. Sorto dal desiderio di fornire protezione ai pellegrini [...] 1974-1977; La Règle des Templiers, a cura di L. Dailliez, Nice 1977. J. Leclercq, L'ordine del Tempio: monachesimo guerriero e spiritualità medievale, in I Templari: mito e storia. Atti del Convegno internazionale di studi alla Magione Templare di ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] (ye shes Kyi tshogs).
Nella sistemazione del lamaismo risalente a Tsong Khapa (15° sec.) prende grande rilievo il monachesimo come fatto di vita religiosa comunitaria. Un altro carattere saliente del lamaismo è la differenza d’orientamento concreta ...
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cristianesimo
Emanuela Prinzivalli
Dalla tradizione giudaica alla promessa universale di salvezza
Il cristianesimo, la cui denominazione rivela il legame fondamentale con la figura di Gesù Cristo, è [...] Vangelo.
Dal Medioevo all'età della Riforma
Queste tensioni si ripresentarono nel 12° secolo in Occidente, quando il monachesimo tradizionale non sembrò più in grado di soddisfare le esigenze di vita evangelica: di conseguenza comparvero una serie ...
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INNOCENZO II, papa
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Gregorio, nato a Roma nell'ultimo quarto dell'XI secolo, apparteneva a una famiglia del rione Trastevere, in seguito individuata dal cognome "de Papa" [...] del modello di vita regolare non ottenesse effetti durevoli, il favore mostrato dal papato innocenziano al monachesimo riformatore e al mondo canonicale provocò un tangibile rafforzamento del potere pontificio. Attraverso la collaborazione con ...
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AGAPITO I, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne ad illustre famiglia dell'aristocrazia senatoria romana (che non era però, come si vuole da alcuno, della grande casata degli Anici): aveva il suo palazzo [...] s'atteneva ancora agli studi tradizionali della cultura profana classico-paganeggiante. Non molti anni prima il padre del monachesimo occidentale, Benedetto di Norcia, era stato così dolorosamente colpito dal modo come vi si conducevano gli studi ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] tradusse in tedesco il Nuovo Testamento (1522), e nel De votis monasticis prese posizione contro il monachesimo enunciando la tipica concezione luterana della vocazione cristiana, da realizzarsi nella vita familiare, lavorativa, civile ed ecclesiale ...
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VITTORE III, beato
Cristina Colotto
Dauferio nacque nel 1027 da un ramo della famiglia principesca di Benevento. La Cronaca di Montecassino ci informa che suo padre fu ucciso dai Normanni, mentre dai [...] I, New York 1960, pp. 112-284; R. Grégoire, Le Mont Cassin dans la réforme de l'Église de 1049 à 1122, in Il monachesimo e la riforma ecclesiastica (1049-1122), Milano 1971, pp. 21-53; P. Delogu, L'evoluzione politica dei Normanni d'Italia tra poteri ...
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Buddha e il buddismo
Maurizio Paolillo
Un giovane principe che influenzò tutto il mondo orientale
Fra il 6° e il 5° secolo a.C. visse in India settentrionale un giovane di nobile casata, Siddharta Gautama. [...] Cinesi nell'accettare il buddismo, una tradizione straniera che imponeva a chi voleva seguire la via del Risveglio il monachesimo, cioè la rinuncia a sposarsi e formare una famiglia. In Cina nacquero nuove scuole buddiste: così, quando il buddismo ...
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monachesimo
monachéṡimo (non com. monachismo) s. m. [der. di monaco]. – Complesso fenomeno religioso, caratteristico di quasi tutte le maggiori religioni, consistente nell’abbandono della vita sociale da parte di individui che, in genere rinunciando...
orientale
agg. [dal lat. orientalis]. – 1. Di oriente, posto a oriente rispetto ad altri luoghi (contrapp. a occidentale): le coste o. d’Italia; i confini o. dell’Ungheria; le regioni o. della Francia; la Sicilia o.; il Mediterraneo o.; le...