(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] l'opera loro rimase più sviluppata che nell'arte romanica del resto d'Europa, e meno che nell'arte gotica.
I monacicisterciensi portarono il loro stile gotico-borgognone nelle abbazie di Fossanova (1197-1208), di Casamari (1217), di S. Galgano (1218 ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] di Castiglia non si ebbe che la resistenza opposta in Calatrava agli attacchi musulmani da parte di alcuni monacicisterciensi, così avendo inizio l'Ordine militare di Calatrava. E quando Alfonso VIII di Castiglia, divenuto maggiorenne, poté assumere ...
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UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
*
Ernesto [...] venne trapiantata in Ungheria sul principio del sec. XIII direttamente dalla Francia, in gran parte per opera dei monacicisterciensi e premonstratensi. Si sa anche che l'architetto francese Villard de Honnecourt si trattenne verso la metà del sec ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] altre biblioteche monastiche incamerate nella seconda metà del sec. XVIII; fra l'altro quelle della Certosa di Pavia e dei monacicisterciensi di S. Ambrogio in Milano. Quando nel 1778 l'imperatrice Maria Teresa acquistò i 14.000 volumi di Alberto de ...
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Le condizioni sociali e la posizione professionale dell'architetto, la sua preparazione culturale e pratica, le sue relazioni con gli artefici da un lato, coi pubblici o privati committenti dall'altro, [...] il fatto che in Egitto spesso lavoravano da architetti gli stessi sacerdoti, in certo qual modo a somiglianza dei monacicisterciensi del Medioevo); non a riguardo degli architetti greci, perché nella prima epoca storica il tipo dell'ulisside (dell ...
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MANOSCRITTO (fr. manuscrit; sp. manuscrito; ted. Handschrift, ingl. manuscript)
Domenico FAVA
Giuseppe GABRIELI
Con questo vocabolo si suole indicare qualunque documento che sia scritto a mano su [...] classica e del pensiero cristiano. Ma accanto ai benedettini si distinsero in ordine di tempo in quest'opera anche i monacicisterciensi e i certosini, e in seguito i frati minori, ai quali ultimi andiamo debitori di numerosi codici contenenti opere ...
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Con questo nome sono designati comunemente, dalla città di Albi, gruppi di eretici, affini ai catari, del mezzodì della Francia; sebbene più esattamente si sarebbero dovuti designare dalla città di Tolosa, [...] , dicendo di preferire la conversione dei peccatori al loro sterminio. Tentò perciò di ricondurli alla verità con le missioni che affidò ai monacicisterciensi Rinieri e Guido nel 1198, a Giovanni cardinale di S. Paolo nel 1200, a Pietro di Castelnau ...
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Frazione del comune di Casellina e Torri (Firenze), con 1121 ab., situata a 38 m. s. m., alla sinistra dell'Arno, circa otto chilometri a valle di Firenze. Sorge intorno all'antica abbazia, fondata da [...] Bulgarello, della stessa famiglia, a riformarla secondo la sua regola. Nell'anno 1236 Gregorio IX passò l'abbazia ai monacicisterciensi. Essa ebbe in seguito numerosi privilegi e conferme da imperatori e papi. Tra i suoi ricchi possessi, va ...
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MORIMONDO
Cesare MANARESI
Annibale ANCONA
Celebre monastero cisterciense, sulla sponda sinistra del Ticino, a 8 km. a mezzodì di Abbiategrasso. Le origini di esso, come quelle del monastero di Chiaravalle [...] cardinale Giovanni de' Medici, divenuto poi Leone X, il quale nel 1490 introdusse a Morimondo una maggioranza di monacicisterciensi provenienti dal convento di Settimiano in Toscana. Il 22 agosto 1556 Pio IV, soppresso il titolo di abbazia, assegnò ...
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SAN MARTINO al Cimino
Ignazio Carlo GAVINI
Raffaello MORGHEN
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Amena località dell'alto Lazio in provincia di Viterbo, 561 m. s. m., posta presso le pendici di NO. del vulcano Cimino, a 7 km. da Viterbo [...] dagli abati farfensi, quando l'abbazia imperiale, dopo il concordato di Worms, decadde, nel 1150 venne in possesso dei monacicisterciensi di S. Sulpizio di Savoia che eressero l'attuale chiesa e il monastero di cui rimangono ancora gli avanzi. La ...
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cistercense
cistercènse (o cisterciènse) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cisterciensis, dal nome di Cistercium, città della Francia orient. (l’odierna Cîteaux) ove nel 1098 Roberto di Molesme fondò l’abbazia che fu il primo nucleo dell’ordine...