Monaco egiziano (n. 230 circa - m. 340 circa), primo eremita cristiano. Verso il 250 si sarebbe ritirato dal mondo. I tratti della sua personalità si ricavano esclusivamente dalla Vita Pauli di s. Girolamo, [...] primo esempio, nella letteratura latina cristiana, di biografia romanzata di santi. Festa, 15 gennaio ...
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Monaco cisterciense francese (m. dopo il 1251) nel monastero delle Tre Fontane (Châlons), autore d'un Chronicon che, dalle origini del mondo, giunge fino al 1241, interessante soprattutto per la storia [...] del costume e dei fatti regionali e perché utilizza come fonti canzoni di gesta ...
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Monaco romano (m. Rochester 644), inviato in Inghilterra da s. Gregorio Magno nel 601 per portare il pallio a s. Agostino di Canterbury. Vescovo di York nel 625, evangelizzò la Northumbria; dopo il 632 [...] passò alla sede di Rochester. Festa, 10 ottobre ...
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Monaco agostiniano (seconda metà del sec. 15º), originario della Liguria. È autore del De laudibus familiae de Aura (Doria) e di poesie latine nelle quali incitava alla Crociata contro i Turchi e che gli [...] valsero l'appellativo di "Tirteo cristiano" ...
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Monaco (m. circa 600), fratello maggiore di Isidoro di Siviglia e arcivescovo di questa città (576). Lavorò per la conversione al cattolicesimo dei Visigoti; fu in rapporti con s. Gregorio Magno. ...
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Monaco (Costantinopoli 759 circa - Acrita, Bitinia, 826); riformò il monastero di Stùdion, di cui era egumeno. Scrisse poesie sacre, trattati contro l'iconoclastia, catechesi, lettere. Festa, 11 novembre. ...
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Monaco ortodosso e umanista (Arta, Grecia, 1475 circa - Troice-Sergieva Lavra, Kiev, 1556). Dopo aver studiato in Italia, dove ebbe contatti con A. Manuzio e subì l'influenza di G. Savonarola, nel 1507 [...] si fece monaco in un convento del M. Àthos. Qui nel 1517 lo raggiunse l'invito del granduca Vasilij III a recarsi in Russia come traduttore ed egli nel 1518 si stabilì a Mosca, dove prese a tradurre dal greco in latino il Salterio e altri libri ...
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Monaco bretone (n. in Inghilterra 354 circa - m. forse presso Alessandria 427 circa); fu sullo scorcio del sec. 4º (forse attorno al 384) a Roma, che abbandonò (410: sacco di Alarico) con il monaco e discepolo [...] Celestio; rifugiatisi in Africa furono accusati dal diacono milanese Paolino e la loro dottrina fu condannata da un concilio a Cartagine (411). Emigrati in Oriente, riuscirono dapprima a ottenere un attestato ...
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Monaco e scrittore cisterciense (Hexham, Yorkshire, 1110 circa - Rievaulx 1167). Paggio, in gioventù, del re di Scozia David I, fu da questo inviato in missione a Rievaulx (1133); quivi abbracciò la vita [...] monastica e dopo un viaggio a Roma (1141) fu posto a capo, nel 1143, del nuovo monastero di Revesby; dal 1146 alla morte, come abate di Rievaulx, diresse tutte le comunità dell'ordine cisterciense in Inghilterra. ...
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Monaco irlandese (n. 540 circa - m. Bobbio 615). Entrato giovane nell'abbazia di Bangor, dove rimase fino verso il 590, andò poi in Francia, dove fondò l'abbazia di Annegray, e più tardi quelle di Luxeuil [...] e di Fontaines. Da Luxeuil soprintendeva alle altre fondazioni. Passò in Italia verso il 610, e a Bobbio fondò (614) il celebre monastero, dove morì e fu sepolto (il suo corpo è conservato nella cripta ...
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monaco1
mònaco1 s. m. [dal lat. tardo monăchus, gr. μοναχός, der. di μόνος «solo, solitario»; i sign. del n. 2 con riferimento al colore; il sign. 3 forse perché l’elemento è solitario nel mezzo della capriata] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. In...
monaco2
mònaco2 s. m. e f. [dal fr. monaco ‹monakò›, con riferimento al principato di Monaco]. – 1. s. m., invar. Moneta d’argento, e poi anche di rame, coniata nei sec. 17° e 18°, con impresso lo stemma del principato di Monaco. 2. s. f....