Figlio (Carskoe Selo 1868 - Ekaterinburg 1918) di Alessandro III, zar dal 1894. Poche figure di sovrano sono state discusse e criticate come quella di N., di cui si è posta in rilievo l'incapacità a reggere [...] di Stolypin (1911), il governo accentuò le tendenze autoritarie, mentre la corte appariva sempre più soggetta alla negativa influenza del monaco G. E. Rasputin. Alle difficoltà interne e alla perdita di prestigio del regime N. cercò di far fronte ...
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(sp. Aragón) Regione della Spagna di NE (47.650 km2 con 1.296.655 ab. nel 2007). Comunità autonoma dal 1983; comprende le province di Huesca, Teruel e Saragozza; capoluogo Saragozza. È attraversata dal [...] e si unificò nuovamente nel 1076, assorbendo nei decenni successivi anche le contee vicine. Divenuto re Ramiro II (1134-37), già monaco e vescovo, la Navarra si staccò nuovamente dall’A., che, sotto Raimondo Berengario IV, si unì alla Catalogna e ai ...
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GRAVINA
Filippo POTTINO
Non ne è provata la discendenza dalla stirpe reale dei Normanni, ma la famiglia è vetusta e fu illustre. Il ramo più antico è quello dei conti di Gravina in Puglia che appare [...] e luogotenente generale del re in Sicilia (1820), fu fratello di Federico, il prode che cadde a Trafalgar; Francesco, monaco benedettino col nome di Domenico Benedetto, scrisse la monumentale opera Il duomo di Monreale (Palermo 1859). Oggi esistono i ...
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VESSILLIFERO
Plinio FRACCARO
. In corrispondenza alle quattro categorie d'insegne (v.), l'aquila legionaria, i signa, i vexilla e le imagines degli imperatori, si avevano nell'esercito romano le funzioni [...] des röm. Heeres, in Bonner Jahrbücher, CXVII (1908), passim; A. J. Reinach, in Daremberg e Saglio, Dictionnaire des antiquités, IV, p. 1322; J. Kromayer e G. Veith, Heerwesen und Kriegführung der Griechen und Römer, Monaco 1928, pp. 402, 517. ...
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L'età moderna
Antonio Menniti Ippolito
Dal Medioevo all'età moderna
Che cos'è il Rinascimento? Perché il Medioevo diventa a un certo punto età moderna? E gli uomini che vissero in quel tempo cosa capirono [...] i vari problemi. Altri dissero che invece avrebbero provveduto da soli, senza concili. Non fecero nulla e quando un monaco tedesco, Martin Lutero, si ribellò, denunciando la corruzione della Chiesa, il papa lo scomunicò. Lutero fondò allora una nuova ...
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GIZZI, Tommaso Pasquale
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Ceccano, nel Frusinate, il 22 sett. 1787 da Domenico Nicola e da Cecilia Ciavaglia. Di famiglia benestante e tradizionalmente legata alla Chiesa [...] Baviera: tornato a Lucerna come internunzio nel settembre 1827, ne ripartì nel settembre 1828 per riprendere il posto di uditore a Monaco che mantenne fino al gennaio 1829, quando da Roma gli giunse la nomina a incaricato d'affari presso la corte del ...
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EBERARDO, marchese del Friuli
Irmgard Fees
Era figlio di Unroch o Unruocus - "Hunroci proles" infatti lo chiama Sedulio Scotto (Carmina, p. 221) -, un nobile della corte di Carlo Magno che è documentato [...] Mori nell'835 "immatura morte" (Vita Hludowici imperatoris, p. 642). Un secondo fratello, o almeno un parente stretto di E., era il monaco Adalardo, dall'844 all'859 e di nuovo dall'861 all'864 abate del monastero di S. Bertino a Saint-Omer, proprio ...
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DORIA, Filippo (Filippino)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova tra il 1470 e il 1480 da Bartolomeo fu Carlo e da Lucrezia Del Carretto fu Giorgio; ebbe un unico fratello, Bernardo, senza prole. [...] Fregoso avevano dovuto abbandonare la città. Il D., insieme con Andrea e con le sue quattro galee, si rifugiò a Monaco e di qui, sempre con Andrea, passò al servizio di Francesco I.
Perciò quasi certamente tutte le circostanze documentate per Andrea ...
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LANDOLFO
Valeria Beolchini
Primo di questo nome, principe dei Longobardi del Principato unito di Capua e Benevento, nacque da Atenolfo (I) - nipote di quel Landolfo il Vecchio che fu il capostipite [...] , a cura di H. Hoffmann, in Mon. Germ. Hist., Scriptores, XXXIV, Hannoverae 1980, pp. 130, 133-139, 143; Chronicon Vulturnense del monaco Giovanni, II, a cura di V. Federici, in Fonti per la storia d'Italia [Medio Evo], LIX, Roma 1925, pp. 6 s., 32 ...
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LEVALOSSI, Sagacino
Andrea Gamberini
Figlio di Giovanni (I), nacque forse nel 1272, come egli stesso scrisse in un passo di una sua cronaca poi interpolata da Pietro Della Gazata nel Chronicon Regiense [...] .
Con quest'ultimo il L. condivideva anche la professione notarile, mentre un terzo fratello, Albertino (I), si era fatto monaco benedettino e nel 1306 - segno della preminenza ormai raggiunta dal casato in città - era diventato abate di S. Prospero ...
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monaco1
mònaco1 s. m. [dal lat. tardo monăchus, gr. μοναχός, der. di μόνος «solo, solitario»; i sign. del n. 2 con riferimento al colore; il sign. 3 forse perché l’elemento è solitario nel mezzo della capriata] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. In...
monaco2
mònaco2 s. m. e f. [dal fr. monaco ‹monakò›, con riferimento al principato di Monaco]. – 1. s. m., invar. Moneta d’argento, e poi anche di rame, coniata nei sec. 17° e 18°, con impresso lo stemma del principato di Monaco. 2. s. f....