Fisico (Samitz, Haynau, 1776 - Monaco di Baviera 1810). Dopo studî di farmacia insegnò a Jena, Gotha e Weimar. Nel 1798, poco dopo la conclusione degli studî universitarî, pubblicò la Prova che un costante [...] R. tentò anche con l'amico H. C. Oersted, di dimostrare l'influenza dell'elettricità sul magnetismo. Scoprì nel 1802 la radiazione ultravioletta. Chiamato all'Accademia delle scienze bavarese nel 1804, si trasferì a Monaco ove operò fino alla morte. ...
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Filosofo (Monaco 1765 - ivi 1841); addottoratosi in medicina, fece il direttore di miniere. Fallito un suo tentativo di fondare a Pietroburgo un'accademia cristiana delle scienze, nel 1826 fu chiamato [...] a insegnare a Monaco come professore onorario di teologia e filosofia speculativa e si distinse per la sua polemica contro la politica della Chiesa cattolica; tuttavia, prima di morire, ritrattò tutte le sue dottrine anticattoliche. Nucleo della sua ...
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Scrittore tedesco (Hannover 1864 - Monaco di Baviera 1918). Autore di opere aggressive in cui l'oggetto fondamentale della disamina è la borghesia nella sua apparente moralità, W., rifiutando la pretesa [...] del Simplizissimus, regista e attore di teatro e di cabaret, come tale fondatore del locale Die elf Scharfrichter di Monaco, dotato di estrema dinamicità e di una non sempre composta aggressività, nella Germania guglielmina, fra clamori e scandali ...
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Fisico tedesco (Lenden 1845 - Monaco di Baviera 1923). Il suo nome è legato alla scoperta dei raggi X (o raggi R., in suo onore), avvenuta nel 1895, e dalla quale con esemplare disinteresse rinunciò a [...] di agricoltura di Hohenheim (1875), di fisica teorica a Strasburgo (1876), a Giessen (1879), a Würzburg (1888), a Monaco (1920); socio straniero dei Lincei (1898). Autore di ricerche varie di meccanica dei fluidi, di termodinamica e di elettrologia ...
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Chimico (Darmstadt 1803 - Monaco di Baviera 1873). La sua attività scientifica spaziò tra argomenti assai diversi, ma si dedicò principalmente alla chimica organica; riuscì a stabilire con sicurezza numerose [...] chimici.
Vita e attività
Studiò a Bonn e a Erlangen, fu poi allievo di Gay-Lussac, insegnò a Giessen e a Monaco (1852); socio straniero dei Lincei (1853). I suoi lavori hanno contribuito in modo notevole allo sviluppo della chimica, in particolare ...
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Filosofo (Düsseldorf 1743 - Monaco 1819). Studioso non accademico, strinse rapporti con i maggiori esponenti della cultura tedesca dell'epoca (J.W. von Goethe, J.G. Herder, J.G. Hamann, 1730-1788, G.E. [...] un vivo centro intellettuale. Più tardi, dissesti finanziarî lo indussero ad accettare la presidenza dell'Accademia delle scienze di Monaco.
Opere e pensiero
Le sue prime opere furono due romanzi filosofici, pubblicati (1772) sul Deutscher Merkur di ...
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Filologo (Berlino 1861 - Monaco di Baviera 1907). T. può essere considerato il fondatore del moderno metodo della filologia latina del Medioevo. Nella sua intensa attività di editore affrontò i testi di [...] alla loro paleografia.
Vita
Figlio del clinico omonimo e fratello di Moritz, fu libero docente di filologia classica a Monaco (dal 1888), poi in quella stessa università professore di filologia latina medievale (dal 1902); socio straniero dei Lincei ...
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monaco1
mònaco1 s. m. [dal lat. tardo monăchus, gr. μοναχός, der. di μόνος «solo, solitario»; i sign. del n. 2 con riferimento al colore; il sign. 3 forse perché l’elemento è solitario nel mezzo della capriata] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. In...
monaco2
mònaco2 s. m. e f. [dal fr. monaco ‹monakò›, con riferimento al principato di Monaco]. – 1. s. m., invar. Moneta d’argento, e poi anche di rame, coniata nei sec. 17° e 18°, con impresso lo stemma del principato di Monaco. 2. s. f....