Croce e Adolfo Omodeo: l’altro autore della «Critica»
Marcello Mustè
Dal 1928, quando apparve una sua recensione («La Critica», 26, pp. 355-60) al libro di Luigi Russo, uscito lo stesso anno, su Francesco [...] per la repubblica e contro l’ipotesi di conservare la monarchia sabauda (La volontà degli Italiani: una libera Costituzione, poi proposta della «confederazione europea», intesa come «assoluta eguaglianza di tutti i cittadini europei, giuridica ...
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povertà (poverta; povertade; povertate)
Dabney G. Park
Raoul Manselli
Il termine p. e i suoi affini sono usati da D. con valori molteplici.
1. Come figura allegorica designa madonna Povertà (Pd XI 74), [...] Francesco (Pd XI 67-69). Nel Convivio (IV V 11-15) e nella Monarchia (II V 8-17) D. fornisce due liste simili di eroi romani e nel egli si ferma con una coerenza e una continuità assoluta.
È, in questo senso, estremamente significativo l'atteggiamento ...
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DAVILA, Enrico Caterino
Gino Benzoni
Ultimogenito d'Antonio di Francesco e di Fiorenza di Giacomo Sinclitico, nacque a Piove di Sacco (prov. di Padova) il 30 ott. 1576.
Di ricca e influente nobiltà [...] un'eco lontana restando la zona affidata al D. in una assoluta "pace" che solo qualche voce priva di consistenza ogni tanto scalfisce la sua sorte s'identifica con la salvezza della monarchia, perché la sua vittoria significa redenzione per la Francia ...
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demonologia
Giorgio Padoan
Nel pensiero teologico cristiano medievale la d. occupa un posto fondamentale. La presenza del diavolo - questo spietato torturatore dei dannati nell'oltretomba e infaticabile [...] - dai chiosatori medievali in nove cerchi), D. muove da una certezza assoluta: la discesa agl'Inferi di Enea è realmente e storicamente avvenuta (cfr. che fu non ultimo motivo della condanna della Monarchia. Ben presto la cultura e la mentalità ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Sicilia
EErrico Cuozzo
Nobiltà e aristocrazia
Nel Regno svevo di Sicilia erano attive e operanti almeno due concezioni della nobiltà, che ora esamineremo. [...] l'aristocrazia feudale fu posta in una posizione di assoluta dipendenza dal sovrano. Costui, senza essere un giacobino , pp. 29-52.
N. Kamp, Gli Amalfitani al servizio della monarchia nel periodo svevo del regno di Sicilia, in Documenti e realtà nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teorica della ragion di Stato
Gianfranco Borrelli
Ragion di Stato: studi recenti e novità interpretative
Profondi cambiamenti interpretativi sono intervenuti negli ultimi decenni nel campo degli [...] qualche utile precisazione: ragion di Stato non è l’imperativo assoluto in nome del quale si può e si deve stravolgere . Prodi, Il sovrano pontefice. Un corpo e due anime: la monarchia papale nella prima età moderna, Bologna 1982, 20062.
A. Zanotti, ...
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Augusto Cerri
Abstract
La voce accenna alle origini e alle ragioni della rigidità costituzionale e poi della garanzia di questa attraverso la giurisdizione, nelle varie forme che ha assunto. Nel nostro [...] distinzione fra costituzione rigida e flessibile è relativa e non assoluta (Esposito, C., La validità delle leggi, Padova, ., Costituzione, cit.) e la vittoria nello scontro con la monarchia Stuart finì con l’accrescerla. Ne derivò, allora, il ...
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verità (veritade; veritate)
Alfonso Maierù
Il termine designa la struttura ontologica delle cose considerata in rapporto all'ordinamento generale dell'universo; insieme, designa la conoscenza che attua [...] cui tutto bisogna preferire, l'amico che ripaga l'uomo a condizione di un'assoluta fedeltà: Aristotele, nel principio de l'Etica... dice: " Se due sono li I I 3); la v. relativa alla monarchia temporale inter alias veritates occultas et utiles... è ...
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Genesi e struttura della società
Davide Spanio
Scritta da Giovanni Gentile tra l’agosto e il settembre del 1943, «a sollievo dell’animo in giorni angosciosi per ogni Italiano», ma anche «per adempiere [...] appunto altro a se stesso («la distinzione è netta e assoluta»), di un’alterità dura «a vincersi». Gentile mirava così a Stato liberale», alla Signoria, al Principato, fino alla monarchia nazionale, premessa della Rivoluzione francese, già inglese e ...
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La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] era tale da permettere di vedere il riflesso terreno del monoteismo nella monarchia, e nell’imperatore addirittura un ‘nuovo Cristo’.
Viceversa, la salvaguardia dell’assoluta peculiarità del Figlio di Dio nella storia di fronte alla concezione del ...
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monarchia
monarchìa s. f. [dal lat. tardo monarchĭa, gr. μοναρχία, comp. di μονο- «mono-» e -αρχία «-archia»]. – 1. a. Forma di governo in cui i supremi poteri dello stato sono accentrati in una sola persona (re, sovrano, monarca), la cui...
monarca
s. m. [dal lat. tardo monarcha, gr. μονάρχης, comp. di μονο- «mono-» e –άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. La persona in cui si accentra la suprema autorità, negli stati retti a monarchia. Ha valore generico e spesso astratto (come sovrano,...