Utopia nell’architettura
François Burckhardt
Burghart Schmidt
La città ideale
Da lungo tempo esiste, nella storia della cultura occidentale, una stretta connessione fra architettura e utopia. È consuetudine [...] e la volontà di cambiamento.
L’utopia negativa
Diversa è la situazione con quell’ambito di rappresentazioni apparentemente contrapposto all’utopia, spesso indicato come tende a umanizzare l’uomo e il mondo, e questo è il suo primo criterio distintivo ...
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Individuo e individualità nel pensiero di Croce
Marcello Mustè
Nel Commento a Croce (1955), Carlo Antoni (1896-1959) osservò che tutta la filosofia crociana appare come «una celebrazione dell’individualità», [...] e «compiere» la sua precedente teoria della storiografia, concepita ancora come «arte» erappresentazionevolontàe delle passioni –, al punto che il volere si attualizzava come componendo la vita del mondo di cui l’individuo è parte» (Terze pagine ...
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Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] sull'idea di infinito (e sulla distinzione tra pensiero erappresentazione). Criticò quindi le argomentazioni cartesiane per l'esistenza d'un mondo sensibile, assolutamente non dimostrabile, né concepibile come necessaria emanazione della divinità ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] e calviniste, ebbe fisionomia propria, nascendo dalla volontà re era «accettato e riconosciuto come unico e supremo capo, sulla terra e analogie tra mondo protestante e cattolico.
In contrasto con il lusso erappresentata dalle moltitudini arretrate e ...
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Complesso di pratiche ed esperienze di espressione e comunicazione artistico-visuali che intervengono nella dimensione stradale e pubblica dello spazio urbano, originariamente provviste di una fisionomia [...] alla chiusa rappresentazione di sé attraverso forme, approcci e modalità codificati si proclama estranea alla volontà di comunicare al mondo occidentale, registrando una crescente presenza anche in realtà geografiche e culturali differenti, come ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] mondo surrealista. Gli objets-types dei dipinti puristi di A. Ozenfant e di Le Corbusier sono utensili e strumenti del raccordo di questo o., avvertito come esterno e indipendente, con la rappresentazione. Le difficoltà di questo tentativo sono ...
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Poeta austriaco (Vienna 1874 - Rodaun, Vienna, 1929). Esordì giovanissimo con poesie e brevi drammi lirici di squisita fattura, soffusi di una malinconia tipicamente decadente. Tra le sue opere teatrali: [...] poi non ebbe né tempo né piena volontàe capacità di riprendersi. Sintomatica la commedia Der Schwierige (1921), rappresentazione dell'esponente di un mondo aristocratico da tempo decaduto; ancor più lo è la tragedia Der Turm, la cui prima redazione ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] e micenea, così come per le regioni del mondo classico erappresentative del linguaggio; il crescente sospetto che il racconto possa non esser capace di portare un significato fisso, determinato, accessibile; e infine l'eclisse dell'autore come ...
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MORTE
Giangiacomo PERRANDO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe DE LUCA
Giannetto LONGO
Raffaele CORSO
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giulio GIANNELLI
Fulvio MAROI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Rosanna [...] s'avviasse da solo per l'altro mondo. Più macabro e grottesco è il rito che G. Casati osservò rappresentò la Morte nella Vita, figurando gli scheletri come vivi in aspetti e costumi del '700. Già in medaglie e in sculture del Rinascimento, la Vita e ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] il Somerset divenuto duca erappresentante dei Beaufort come ramo legittimo della casa al re giovinetto, debole di volontàe assorbito negli studî religiosi che lo The Coming Age). La finale concezione del mondo del Butler, il cui più caustico romanzo ...
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volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...