CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nacque a Firenze il 7 apr. 1820, unico figlio del conte Luigi e di Marianna Nencini. Avviato dal padre architetto agli studi tecnici, e condotto [...] tornano a proporsi con urgenza particolare dopo la guerra e la crisi del '66e l'introduzione del corso forzoso della moneta.
In questa circostanza il C. si trova ad avere particolare rilievo politico oltre che finanziario. Estraneo alle più recenti ...
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FIRMIAN, Carlo Gottardo, conte di
Elisabeth Garms-Cornides
Nato il 15 ag. 1718 a Trento, quinto figlio del barone Franz Alphons e di Barbara Elisabeth, dei conti Thun-Hohenstein del ramo Castel Thun, [...] chiamati dalla Toscana lorenese, dai quali si aspettava una particolare competenza tecnico-giuridica (N. Pecci, G. Santucci, P. Moneta, C. Biondi e J. de Saint-Laurent dal F. introdotto all'Accademia Colombaria di Firenze nel 1758, approdato in ...
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DANDOLO, Enrico
Giorgio Cracco
Appartenente alla grande famiglia veneziana del confinio di S. Luca, nacque a Venezia intorno al 1107. Ci restano sconosciuti, per il silenzio delle fonti note, sia il [...] che fa tutto lui e in ogni campo: in economia (conia - ed è la prima volta nella storia di Venezia - una moneta d'argento, conscio della necessità che i mercanti lagunari potessero disporre di un mezzo di scambio proprio); nel diritto (revisiona la ...
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CANINI, Marco Antonio
Angelo Tamborra
Nato a Venezia nel 1822 da Giuseppe e da Lucrezia Gidoni, si era appena avviato agli studi giuridici, a Padova, quando gli avvenimenti rivoluzionari del 1848-49 [...] la Transilvania, la Croazia, la Slavonia e la Dalmazia, con organi federali, la difesa, la politica estera, le dogane, la moneta, le comunicazioni in comune.
Quale premessa per una futura azione che, con alla testa Garibaldi, si volgesse dall'Italia ...
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DE FERRARI, Raffaele Luigi, duca di Galliera
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 6 luglio 1803, da Andrea e Livia Ignazia Pallavicino, aveva avuto il nome del nonno paterno, il quale nel biennio 1787-89 [...] Rothschild in un'operazione di prestito al governo pontificio (circa 14 milioni) per consentirgli l'eliminazione della carta moneta.
Maggiore affidamento doveva dargli il dominio austriaco in Italia. visto che nel febbraio 1856 egli partì per Vienna ...
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CAMPANA, Giovanni Pietro
Nicola Parise
Nacque a Roma nel 1808 da Prospero, in una nobile famiglia di origine aquilana.
Il nonno Giampietro (morto a Roma nel 1793) era stato ispettore e soprintendente [...] mai alcun pericolo. L'abilità amministrativa del C. superò anche il momento difficile del corso forzoso della carta-moneta repubblicana. Il regime pontificio, appena restaurato, aveva decretato la diminuzione del circolante in misura del 35 %, e alle ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] Acta eruditorum Lipsensium. Nel 1729 scrisse la Dissertazione intorno il vero senso della iscrizione "Perdam Babillonis nomen" posta in una moneta di Lodovico XII re di Francia, da alcuni creduta coniata in Napoli l'anno 1502, che, tradotta in latino ...
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DE LUCA, Giovanni Battista
Aldo Mazzacane
Nacque a Venosa (prov. di Potenza) nel 1614, da Antonio ed Angela Giacullo. Nella famiglia si era già definita una propensione per la vita religiosa, l'attività [...] nel supplemento al Theatrum. Ma oltre agli interventi sui problemi dei tribunali, della disciplina del clero, dell'annona, della moneta, che gli attirarono odi e persino satire e pasquinate, lo impegnarono soprattutto i grandi temi di una riforma ...
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MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] adunque fa chi cerca difficoltare al sommo l'uso del dare con discrete condizioni a interesse, perché, con questo, moneta infinita nelle casse de' più facoltosi si rimarrà giacente ed inutile", mentre "gli industriosi non otterrebbero più quattrini ...
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D'ANDREA, Francesco
Aldo Mazzacane
Nacque a Ravello (presso Amalfi), dove la madre si era ritirata in seguito a difficoltà economiche, il 24 febbr. 1625 da Diego, avvocato in Napoli, di buoni natali [...] come uno dei lacci più pericolosi che soffocassero il Regno, infine l'indicazione di misure concrete sui problemi della moneta, degli uffici, dei passi. Ma la sua perorazione per la libertà dei commerci e le proposte di riforma corrispondenti ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).