GIUSTINIANI, Vincenzo
Simona Feci
Luca Bortolotti
Franco Bruni
, Nacque il 13 sett. 1564 nell'isola egea di Chio, territorio della Repubblica di Genova, da Giuseppe di Benedetto del ramo de Nigro [...] per i due successivi decenni. Durante il pontificato di Sisto V, con la crescita della domanda di credito e di moneta della Camera apostolica, le attività di Giuseppe Giustiniani divennero sempre più complesse e importanti. A fianco del depositario ...
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GIULIETTI, Giuseppe Maria
Alessandro Volterra
Nacque a Casteggio (Pavia) il 28 dic. 1847 da Giulio e da Teresa Venco. Compiuti i primi studi al collegio nazionale di Voghera, a diciotto anni (1866) [...] deviando solo pochi chilometri dalla loro rotta attuale possono toccare Assab senza troppo pregiudizio di tempo. E il tempo è moneta. Nessun altro punto tanto sul golfo di Aden né più a nord nel Mar Rosso o sulla costa ovest sarebbe collocato ...
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CARLO I Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Parigi il 6 maggio 1580, ultimo - e, per la morte precocissima dei due fratelli, unico erede maschio - dei cinque figli [...] , 474, 479; R. Paci, La "scala" di Spalato e il commercio veneziano…, Venezia 1971, p. 81; G. Superti Furga, L'eloquenza della monetazione per Mantova di C. …, in Riv. it. di numism. e sc. affini, LXXIII (1971), pp. 195-214; M. Masoero, Un architetto ...
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DESIDERIO, re dei Longobardi
Paolo Delogu
Di probabile origine bresciana, compare in alta posizione, forse con la funzione di comes stabuli, alla corte del re longobardo Astolfo (749-756), da cui ricevette [...] . Hist. Pontif., XIX (1981), pp. 7-26; J. Jarnut, Geschichte der Langobarden, Stungart 1982, pp. 116-124; E. Bernareggi, Moneta Langobardorum, Milano 1983, pp. 99-114; M. Bettelli Bergamaschi, A proposito del privilegium di Paolo I per il monastero ...
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GRIMANI, Antonio
Roberto Zago
Primogenito di Giovanni di Antonio, del ramo dei Servi, e di Cecilia Nani di Giacomo, nacque a Venezia l'11 sett. 1554. Lo seguirono Alvise (1559-1635), che divenne arcivescovo [...] mezzi che aveva, non tralasciando di affrontare le emergenze alimentari, la sicurezza delle comunicazioni, la stabilità della moneta, la regolarità del gettito fiscale e il contrabbando. Attento a impedire infiltrazioni ereticali, fu altresì risoluto ...
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DANDOLO, Giovanni
Gerhard Rösch
Della nobile famiglia veneziana, appartenente al ramo della parrocchia di S. Moisè, era figlio di Giberto che aveva sconfitto i Genovesi nella battaglia presso Settepozzi, [...] . Infine, si deve ricordare che durante il governo del D. Venezia adottò per la prima volta la moneta aurea: nel 1284 infatti venne coniata la moneta d'oro veneziana chiamata ducato o zecchino (dal luogo in cui era prodotto, la Zecca) con il valore ...
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FACCHINI, Ariodante
Nunzio Dell'Erba
Nacque a Imola (prov. Bologna) nel 1855. Interrotti gli studi, si diede al commercio, abbracciando verso il 1876 gli ideali anarchici. L'anno successivo partecipò [...] continuano a mancare spiegazioni esaurienti. Il primo ad avanzare questa ipotesi fu O. Gnocchi Viani, il quale cercò - tramite A. Moneta - di prendere in un primo momento contatti col F., ma inutilmente. Così sottopose la vicenda a un giurì d'onore ...
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BULGARELLI, Gherardo (Gusmari Gherardo)
Silio P. P. Scalfati
Console di Pisa nel 1161, nel giugno di quell'anno venne inviato come ambasciatore all'imperatore Federico I e ne ottenne la conferma dei [...] della Sardegna, la distruzione del castello di Viareggio, la rinuncia da parte di Pisa a battere in futuro moneta lucchese. Successivamente, dopo essere tornato a Pisa, il B. fu nuovamente inviato all'imperatore per la stipulazione definitiva ...
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INNOCENZO XII, papa
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, in un castello presso Spinazzola, secondogenito di Francesco, dei Pignatelli di Cerchiara marchese di Spinazzola, e di Porzia di Fabrizio [...] reggimento cittadino su questioni rilevanti come l'approvvigionamento della città, il commercio del grano, il diritto di battere moneta, l'ordine pubblico, le feste.
Nel settembre del 1686 il Pignatelli ricevette il suo ultimo incarico da porporato ...
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CAMERARIO, Ugo
Giancarlo Andenna
Iniziò la sua carriera politica come console di giustizia di Milano, nel 1183, anno in cui intervenne in tale veste a una sentenza del giudice Eriprando in favore di [...] Bulgaria, di Lecco e di Stazzona, a patto che i cittadini pagassero al fisco imperiale 300 libbre annue di buona moneta.
Le particolari doti di diplomatico e la rilevante importanza politica raggiunta all'interno della città permisero al C. di essere ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).