Luoyang
Città della Repubblica popolare di Cina (prov. di Henan). Sotto le due ultime dinastie imperiali si chiamava Henan. L. fu capitale degli Han orient. (25-220), Jin occid. (265-316), Wei occid. [...] (535-557), Sui (581-617), capitale orientale dei Tang (618-907) e capitale occidentale dei Song (960-1279). Decadde sotto i mongoli (dinastia Yuan, 1271-1368) con l’affermarsi di Kaifeng. ...
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Altan Khan
Capo militare mongolo (n. 1507-m. 1583). Prese parte attiva alla restaurazione della potenza gengizkhanide operata da Dayan Khan, guidando alcune delle campagne contro gli oirati e attaccando [...] volte i confini cinesi. Alla morte di Dayan Khan (1543), a lui spettò il governo dei tumet e dell’Ala destra dei mongoli. Si stanziò a N-E dell’ansa del Fiume Giallo e fondò la capitale Kokekhota; continuò le incursioni in territorio cinese giungendo ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Il ruolo delle istituzioni
Ekmeleddin Ihsanoglu
Il ruolo delle istituzioni
Nel corso del processo di istituzionalizzazione della scienza, e [...] per l'astronomia, ma presenta anche un tratto unico e affascinante che indubbiamente è il risultato di una fusione tra le credenze mongole e la legge islamica: l'Osservatorio di Marāġa e la sua biblioteca erano finanziati con i fondi del waqf, vale a ...
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Mongolia
Anna Bordoni
Paola Salvatori
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Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Stato interno dell'Asia centrale. Al censimento del 2000 la popolazione è risultata di 2.373.493 ab. (densità media [...] 2 ab./km2), per il 91,9% mongoli di vari gruppi etnici (khalkha 81,5%, dörvöd 2,8%, bayad 2,1%, e altri), mentre la minoranza più fine del monopolio politico del Partito rivoluzionario del popolo mongolo, PRPM (1992), continuava a rimanere, alle ...
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Abahai (propr. Hong Taiji)
Abahai
(propr. Hong Taiji) Sovrano mancese (n. 1592-m. 1643). Ottavo figlio di Nurhaci, gli successe nel 1626. Nel 1635 cambiò il nome del suo popolo da jurchen in manciù [...] e l’anno successivo si proclamò imperatore cambiando il nome dinastico da Hou Jin («Jin posteriori») in Qing. Condusse campagne vittoriose in Cina, in Corea e contro i mongoli, ponendo le basi per la conquista della Cina. ...
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(pers. Darbànd) Città della Russia, nella repubblica autonoma del Daghestan. Per la sua posizione strategica – gli antichi la chiamarono Porte Caspiche e gli Arabi Porta delle Porte – fu ambito obiettivo [...] .
Fondata nell’8° sec., dopo un periodo di diretto dominio califfale, fece parte dello Stato degli Shirvānshāh, poi dei Mongoli e dei Safawidi di Persia e loro vassalli. I Russi la conquistarono definitivamente nel 1813. Fu semidistrutta durante la ...
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Aleppo (ar. Halab)
Aleppo
(ar. Halab) Città della Siria settentrionale. Abitata ininterrottamente dall’11° sec. a.C., fu chiamata dai Seleucidi Beroea; romana dal 64 a.C., fece parte dell’impero bizantino [...] , A. fu contesa a lungo fra signorie islamiche e regni crociati, quindi, dopo la battaglia di ‛Ain Jalut (1260), fra mongoli e mamelucchi, finché nel 1400 fu conquistata da Tamerlano. Nel 1516, A. divenne ottomana e lo rimase fino al crollo dell ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Istituzioni scolastiche e produzione di testi
Thomas H.C. Lee
Istituzioni scolastiche e produzione di testi
Il periodo delle dinastie Song (960-1279) e Yuan (1279-1368) [...] alle scuole governative locali degli Yuan e dei primi Ming (1368-1644), fu coniato nel periodo della dinastia Jin. I Mongoli, che in seguito sostituirono i Jurchen e, dopo il 1234, dominarono tutto il Nord, adottarono il sistema scolastico dei Jin ...
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Missili
Nicola Nosengo
Da fuochi artificiali ad armi micidiali
I missili, o razzi, sono oggetti che volano sfruttando la combustione di una sostanza propellente, solida o liquida, e vengono lanciati [...] se ne scoprì l’utilità in battaglia e intorno al 13° secolo i Cinesi già se ne servirono nelle guerre contro i Mongoli. Nel 20° secolo i missili sono entrati negli arsenali di quasi tutti gli eserciti ma hanno anche permesso l’esplorazione dello ...
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assassini (prob. dall'ar. Hashishiyya «dediti all'hashish»)
assassini
(prob. dall’ar. Ḥashīshiyya «dediti all’hashish») Appellativo dato dai crociati a una setta musulmana derivata dall’ismailismo, [...] nei secc. 12° e 13°. Dalla loro base nella rocca di Alamut, presso Qazwin in Persia, gli a. seminarono il terrore fra le file sia musulmane sia franche, in Siria, Palestina e Iran, prima di soccombere all’avanzata dei mongoli alla metà del sec. 13°. ...
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mongolico
mongòlico agg. (pl. m. -ci). – 1. Proprio della Mongòlia, vasta regione geografica dell’Asia centrale; che riguarda la Mongolia o i Mongoli: popolazioni m. (o mongole); storia, civiltà mongolica. In antropologia fisica, razza m....
mongolismo
s. m. [der. di mongolo]. – Denominazione, ormai disusata in campo scientifico e avvertita come offensiva, di un’anomalia congenita detta in termini specialistici trisomia 21 e più nota come sindrome di Down ‹dàun› (dal nome del...