Filosofia
In contrapposizione a monismo, in generale ogni concezione del mondo fondata su un’essenziale dualità di principi. Il termine ha cominciato a entrare nell’uso solo agli inizi del 18° sec., ma [...] la storia dei sistemi dualistici può farsi risalire fino alla più remota antichità. La forma più primitiva di d. è quella religiosa e teologica, secondo cui la natura del mondo, e il suo vario accadere, ...
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Filosofo dell'India meridionale (n. 1050 circa - m. 1137 circa). Fondò la scuola del cosiddetto monismo differenziato (viśiṣṭa-advaita), secondo cui, contrariamente a quanto insegna l'antico Vedānta, realtà [...] oggettiva e individualità non separano illusoriamente le creature dall'Assoluto, ma sono modi e attributi di Dio, ad esso esterno e al contempo da esso dipendenti e comunque destinati al ricongiungimento. ...
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Zoologo tedesco (Potsdam 1834 - Jena 1919). Sostenitore del darwinismo, cui si era avvicinato nel 1860, e di un materialismo scientifico a cui diede il nome di monismo, è noto soprattutto per le pubblicazioni [...] di carattere generale, il cui principio informativo è la teoria dell'evoluzione, dalla "monera" all'uomo, con alberi genealogici in cui spesso la fantasia supplisce alla mancanza di dati. Ha dato nome ...
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Riformatore indiano (n. 1479 - m. 1531), fondatore di una nuova setta visnuitica; autore di trattati e opere di carattere filosofico-religioso. La sua dottrina, fondata sull'antico Vedānta, porta il nome [...] di "monismo puro" (śuddhādvaitamata) e, a differenza di tanti altri sistemi indiani, tiene in nessun conto le pratiche ascetiche. Esalta invece il culto e l'amore (bhakti) per Kṛṣṇa e per la divina amante di lui, Rādhā. ...
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Botanico e naturalista (Ziethen, Ratzeburg, 1849 - Preetz, Holstein, 1931), prof. di fisiologia vegetale nell'univ. di Gottinga (1879-85), poi (dal 1885) di botanica nell'univ. di Kiel. Fu uno degli esponenti [...] del movimento neovitalistico, contro il monismo materialistico di E. Haeckel. Ha lasciato una vasta produzione di opere di botanica e di filosofia della scienza. ...
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Vallabhacharya
Riformatore e filosofo indiano (n. Champaran, od. Bihar, 1479-m. 1531), fondatore di una setta vishnuita. Autore di trattati e opere di carattere filosofico-religioso; la sua dottrina, [...] basata sul Vedanta e nota con il nome di «monismo puro», esalta lo slancio devozionale verso Krishna e l’immedesimazione nella sua giovane amante, Radha. ...
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Gesuita (Bronte 1897 - Roma 1978), redattore della rivista Civiltà cattolica, dove si occupò di filosofia politica e di diritto, specie internazionale, assumendo posizioni di difesa del pensiero cattolico [...] tradizionale; tra le sue opere: Il diritto internazionale nella dottrina cattolica (1942); Monismo sociale e persona umana (1943); Il problema delle minoranze nazionali (1946); Il regime tutelare delle colonie (1948); Gli aiuti ai popoli in via di ...
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Filosofo indiano (n. 788 - m. 820), nativo del Malabar, noto anche con l'appellativo Śaṅkarācārya ("Il maestro Śaṅkara"). Capo-scuola del sistema Vedānta, Ś. fu discepolo di Gauḍapāda e fu considerato [...] il più importante filosofo e riformatore dell'induismo. Assertore di un rigoroso monismo (advaita "non dualità"), fondato sull'assoluta identità tra il principio fondamentale dell'universo (brahman) e il sé individuale (ātman), Ś. fu autore di ...
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, Georges Giurista francese (Avranches 1878 - Parigi 1961). Insegnò diritto internazionale pubblico nelle univ. di Digione (dal 1909 al 1932) e Parigi (dal 1933 al 1948) e fu membro della Commissione di [...] diritto internazionale delle Nazioni Unite e di altre prestigiose istituzioni. Fu esponente di spicco della scuola del monismo giuridico ed esercitò un’influenza considerevole sui giuristi della scuola francese di diritto internazionale (C. Rousseau, ...
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Filosofo greco del sec. 5º a. C. Poco si sa della sua vita. Fu un tardo seguace della scuola ionica e specialmente di Anassimene, che egli difese tentando d'interpretarlo attraverso Anassagora, e cioè [...] , fosse da identificare col principio cosmico dell'aria. Per conciliare poi il pluralismo di Anassagora con il monismo di Anassimene, egli riteneva che solo ammettendo l'unità sostanziale delle diverse omeomerie fosse possibile giustificarne le ...
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monismo
s. m. [der. del gr. μόνος «solo»]. – In filosofia, qualsiasi dottrina che tenda alla riduzione della pluralità degli esseri a un unico principio, a un’unica sostanza o a un unico processo, contrapposta al dualismo e al pluralismo:...