psiche
Il complesso delle funzioni e dei processi che danno all’individuo esperienza di sé e del mondo e che ne informano il comportamento, traducendosi in rappresentazioni di eventi, fatti ed entità, [...] a dare l’impressione che così sia) una propria autonomia dallo stesso. La dialettica tra queste due impostazioni, quella monistica che concepisce la p. come espressione mentale della realtà corporea e quella dualistica che la concepisce al contrario ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] e divina, a quella consuetudinaria o a quella positiva. In quest'ultimo caso, che si verifica con la concezione monistica del positivismo giuridico, secondo il quale non vi è altro diritto che il diritto statuito, 'legittimo' diventa sinonimo di ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei [...] , considerando il dualismo m.-corpo null’altro che una distinzione tra due attributi della medesima sostanza, ‘Dio’ o ‘natura’. Monistica, ma in senso materialistico, era stata anche la soluzione di T. Hobbes, ma si dovrà attendere il Settecento per ...
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NAVILLE, Ernest
Giovanni Calò
Figlio di François (v.), nato a Chancy (Ginevra) il 13 dicembre 1816, morto a Vernier il 27 maggio 1909. Pastore evangelico riformato a Ginevra, poi, dal 1844 al 1848, [...] con la scienza, la concezione spiritualistica, creazionistica e indeterministica, considerata da lui come l'unica rispondente all'esigenza monistica, essenziale alla ricerca filosofica. Risentì l'influsso di C. Secrétan e di Maine de Biran, del quale ...
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Dai Zhen
Filosofo cinese (n. Longfu 1723 - m. 1777). Considerato uno dei più raffinati pensatori della dinastia Qing (1644-1911), fu tra i primi eruditi cinesi a sviluppare una sistematica ermeneutica [...] molti pensatori della tradizione confuciana delle dinastie Song-Ming (secc. 10°-17°). Quella di D. Z. è, infatti, una filosofia monistica basata sul qi («energia vitale»), il vero fondamento dell’Universo. Qi è l’energia di yin e yang e delle «Cinque ...
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Filosofo italiano (n. Casteldidone, Cremona, 1828 - m. suicida a Mantova nel 1920). Sacerdote, nel 1871 smise l'abito talare e dal 1881 al 1920 insegnò storia della filosofia all'univ. di Padova, divenendo [...] il massimo rappresentante del positivismo italiano; il suo sistema è peraltro piuttosto un grandioso tentativo di metafisica monistica che uno sviluppo dei motivi più propriamente empiristici del positivismo. Da un lato egli considera tanto la realtà ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Messina
Luca Nogler
Giuseppe Messina fu uno dei primi giuristi italiani ad abbandonare il metodo esegetico a favore di quello 'tecnico-giuridico' praticato dalla dottrina pandettistica (Mengoni [...] quello esclusivamente teleologico della valutazione degli interessi siano sufficienti, ma che si debba venire ad una teoria monistica, la quale conservando la costruzione logica come elemento formale sfrutti l’apprezzamento degli interessi quale base ...
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Liu Shipei
Filosofo cinese (n. 1884 - m. 1919). Originario di una famiglia di letterati, distintasi per una solida tradizione di studi, manifestò da subito uno spiccato interesse per gli Annali delle [...] e agiatezza materiale. Tuttavia, dopo la rivoluzione del 1911 affermò idee più antiche, più conservatrici. Dalla dottrina monistica di Dai Zhen (➔) trasse profonda ispirazione e, accentuando la necessità di una crescita interiore, concepì un’etica ...
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Filosofo inglese (Clapham, Londra, 1846 - Oxford 1924). Influenzato da T. H. Green, lettore e ammiratore di Hegel, con Bosanquet e McTaggart tra i maggiori esponenti del neo-idealismo inglese, propose [...] della ontologia pluralistica e atomistica propria delle filosofie empiristiche e positivistiche e presentava una metafisica rigorosamente monistica che concepiva la realtà come una unità armonica senza temporalità e priva di collocazione spaziale. ...
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Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] oltre a segnare una reazione contro i rituali e gli aspetti liturgici dei Veda, sono improntate a un messaggio monistico: il non-dualismo o la vera conoscenza e, soprattutto, l’esperienza finale dell’Assoluto, chiamato brahman. Significato letterale ...
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monista
s. m. e f. [der. del gr. μόνος «solo»] (pl. m. -i). – Fautore o seguace di dottrine filosofiche che riducono la pluralità degli esseri a una sostanza unica (v. monismo).