Piante transgeniche e loro applicazioni nelle agrobiotecnologie
Maarten J. Chrispeels
(Department of Biology, University of California San Diego, California, USA)
Uwe Sonnewald
(Institut für Pflanzengenetik [...] specie vegetale: per esempio, non si è riusciti a trasformare con l' agro batterio la maggior parte delle Monocotiledoni. Si stanno, quindi, compiendo sforzi consistenti nel tentativo di sviluppare sistemi di trasferimento diretto di DNA, senza l ...
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Archeologia
Lastra oblunga di marmo o pietra con decorazioni, bassorilievi, iscrizioni e simili, piantata ritta nel terreno o su base, per ricordare un seppellimento (s. funeraria), lo scioglimento di [...] nelle Osmundali, cioè cilindro xilematico diviso in vari fasci, separati da raggi midollari). L’atactostele, propria delle Monocotiledoni, è derivata dall’eustele; si distingue per la presenza di numerosi fasci collaterali non disposti in una cerchia ...
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Parte delle piante Fanerogame che contiene gli apparati riproduttivi; in essa avviene l’impollinazione, la fecondazione e la formazione del seme. In senso lato, il f. è un germoglio trasformato (asse con [...] dei verticilli dei f. ciclici è vario (da 1 a 16); più comunemente essi sono 4 o 5 nelle Dicotiledoni, 3 nelle Monocotiledoni. Anche il numero dei pezzi formanti un verticillo è vario (1-30) ed è un carattere molto importante per la distinzione delle ...
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CATALANO, Giuseppe
Maurizia Alippi Cappelletti
Nato a Palermo l'8 dic. 1888 da Emanuele e Carolina Cocchiara, studiò e si laureò nella città natale in scienze naturali nel 1911 e mosse in quella università [...] con lavori sulle piante del genere Oxalis e Acacia, continuò su Dicotiledoni simpetale, dialipetale, monoclamidate, poi su Monocotiledoni, Gininosperme e Crittogame vascolari. Dall'esame dell'ontogenesi della foglia dedusse che questa è un organo ...
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BONELLI, Giorgio
Paolo Casini
Nacque a Vico, presso Mondovì, il 5 luglio 1724. Compiuti a Mondovì i primi studi, vinse per concorso un posto al Collegio delle province di Torino, ove si addottorò in [...] era ormai superato dalla classificazione di John Ray, che aveva introdotto alla fine del Seicento la fondamentale distinzione tra Monocotiledoni e Dicotiledoni; ma si ammette generalmente che, proprio per i motivi addotti dal B., esso abbia svolto un ...
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SISTEMATICA
Giuseppe Lusina
. Botanica (XXXI, p. 922; cfr. anche classificazione: c. dei vegetali, vol. X, p. 538). - In generale si può dire che in sempre maggiore misura va estendendosi il concetto [...] le Angiosperme ci limitiamo a dire che J. Hutchinson (1959) propone per le Dicotiledoni 82 ordini con 342 famiglie e per le Monocotiledoni 29 ordini con 69 famiglie, mentre nel Syllabus di A. Engler (1936) si hanno 44 ordini con 257 famiglie per le ...
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DE ZIGNO, Achille
Pietro Corsi
Nacque a Padova il 14 genn. 1813, figlio di Marco e di Maria Creagli Maquire.
Di ricca famiglia padovana, imparentata con nobili casati inglesi e francesi, il D. fu educato [...] dell'opera descriveva centoquarantacinque specie di Acotiledoni, di cui trentatré nuove, mentre il secondo volume era dedicato alle Monocotiledoni, di cui descriveva quaranta nuove specie, su un totale di centosessanta studiate; aveva in mente di ...
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Successione di fenomeni diversi o di varie fasi dello stesso fenomeno che si ripetono nella medesima sequenza. Il termine indica anche il periodo di tempo necessario perché tali fenomeni o tali fasi si [...] ’asse, a due, come le foglie del ligustro, a tre, come le foglie dell’oleandro e i pezzi fiorali di molte Monocotiledoni, a quattro, come il fiore del cachi ecc. Si distinguono perciò cicli dimeri, trimeri, tetrameri ecc. Gli organi così disposti si ...
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PIROTTA, Pietro Romualdo
Alessandro Ottaviani
PIROTTA, Pietro Romualdo. – Nacque il 7 febbraio del 1853 a Pavia da Angelo, proprietario terriero, e da Ottilia Robinetti.
Fu allievo del Collegio Ghislieri; [...] a Luigi Buscalioni studiò l’origine e la differenziazione degli elementi vascolari primari nella radice delle Monocotiledoni, e affrontò successivamente, in collaborazione con Michele Puglisi, l’interessante fenomeno teratologico a carico delle ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce [...] e felloderma. Anche nella r. si formano lenticelle che assicurano gli scambi gassosi con l’ambiente esterno. Nelle Monocotiledoni la struttura secondaria nella r. è ancora più rara che nel fusto: il meristema secondario si origina nella corteccia ...
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monocotiledone
monocotilèdone agg. e s. f. [comp. di mono- e cotiledone]. – In botanica: 1. agg. Di pianta, o del suo embrione che ha un solo cotiledone. 2. s. f. pl. Monocotiledoni, classe delle angiosperme, contrapposta alle dicotiledoni,...
spadice
spàdice s. m. [lat. scient. spadix, dal lat. class. spadix -īcis «rametto di palma», gr. σπάδιξ -ῑκος, der. di σπάω «estrarre, divellere»]. – In botanica, infiorescenza a spiga con l’asse ingrossato, carnoso, in generale avvolto da...