Musicista aretino (sec. 16º-17º); compose specialmente musiche monodiche (pubbl. 1608 e 1620) e l'opera Ati e Cibele (1617). Fu inoltre Aminta nell'Euridice di I. Peri (1600) e probabilmente protagonista [...] dell'Orfeo di Monteverdi (1607). Attivo alla corte ducale di Mantova, dove come cantante prese parte alla prima esecuzione della Dafne di Marco da Gagliano (1608) ...
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Musicista (Ferrara 1508 circa - ivi 1570 circa). Compositore di pagine madrigalistiche (pubblicate nel 1539 e 1540, e in raccolte dell'epoca) e di musiche, in parte monodiche, per spettacoli teatrali rappresentati [...] alla corte di Ferrara, dov'egli era maestro di cappella, tra il 1541 e il 1563 ...
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Musicista (Firenze 1590 circa - ivi 1653). Sacerdote, fu cantore e maestro di cappella a Firenze, Roma, nuovamente Firenze, Bergamo (fino al 1649), lavorò a musiche d'ogni genere, sia monodiche sia polifoniche. [...] Più che per le pagine sacre e madrigalistiche è ricordato per una "favola pastorale" Aretusa (rappr. 1620) che costituisce la prima compiuta manifestazione della scuola operistica romana ...
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Musicista (Marino 1605 - Roma 1674). Nel 1623 cantore al duomo di Tivoli, nel 1625 organista; dal 1628 al 1629 maestro di cappella a S. Rufino di Assisi, dal 1629 in poi a Roma, maestro di cappella a S. [...] arie; cantate lirico-narrative (l'elemento lirico nelle arie, il narrativo nei recitati); oratorî o Historiae, in stile ora monodico ora polifonico, per voci (un solista per ogni personaggio e coro con parti narrative, meditative, attive) e organo e ...
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Compositore (Schnait, Württemberg, 1789 - Tubinga 1860). Allievo per il pianoforte di J. N. Hummel e per la composizione di K. Kreutzer a Stoccarda, dal 1817 al 1860 fu direttore musicale dell'università [...] e alla trascrizione di canti popolari tedeschi e acquistò grande notorietà come autore di canzoni corali e monodiche d'intonazione popolaresca; compose anche un Singspiel e musica strumentale. Pubblicò: Geschichte des evangelischen Kirchengesanges ...
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Locuzione con cui, fin dall’inizio del 14° sec., si cominciò a indicare la polifonia della seconda metà del 13° sec. per contrapporla alla nuova produzione detta Ars nova. Gli studiosi oggi la intendono [...] sec., con le scuole di Francone da Colonia (➔) e Pietro della Croce (o Petrus de Cruce). Ne rimangono escluse le forme monodiche dei trovatori e dei trovieri. Carattere peculiare dell’A. fu l’aggiunta, sotto o sopra un canto dato, di una nuova parte ...
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MONODIA
Gastone ROSSI-DORIA
. Composto con le parole greche μόνος "solo" e ᾠδή "canto", questo termine, già corrispondente in proprio ai monologhi frequenti nel teatro classico, oggi designa, presso [...] i musicologi, il canto a una voce reale (eseguito sia da una, sia da più persone) con o senza accompagnamento.
La monodia compare in ogni tempo e in ogni civiltà, sì che poco opportuno diventa il riserbarne il nome - come sogliono alcuni lessicografi ...
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Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: da camera e da chiesa. - La cantata [...] troppo dissimili, tra la fine del sec. XVI e il principio del XVII, durante il trapasso dallo stile polifonico a quello monodico. Come nel profano, anche nel campo religioso il termine "cantata" non ebbe subito un significato definito: rimane l'uso d ...
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D'INDIA, Sigismondo
Eleonora Simi Bonini
Nato a Palermo, non si conosce la data esatta della sua nascita che si presume sia avvenuta intorno agli anni 1580-82. Non si hanno notizie sulle sue origini [...] , che dal 1612 al 1621 diede alle stampe varie raccolte: Il 2° Libro delle Villanesse, il 2°, 3° e 4° Libro delle Musiche monodiche, il 4° e 5° Libro dei Madrigali a 5 voci e Le Musiche e Balli, che viene considerato il sesto libro dei madrigali.
Nel ...
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Musicista, nato circa il 1508 a Ferrara, morto (ivi?) circa il 1570. Il D. V. era buon autore di madrigali e di mottetti, ma non si può vedere in questi lavori il meglio della sua produzione, mentre maggiore [...] 1554 (e nel 1555, in Francia, alla corte di Enrico II), appare il primo saggio che si conosca di monodia rappresentativa, precorrente lo stile fiorentino (v. bardi; caccini; opera, ecc.) di alcuni decennî. Per questa pagina, consistente in alcune ...
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monodia
monodìa s. f. [dal gr. μονῳδία, comp. di μονο- «mono-» e ᾠδή «canto»; lat. monodĭa]. – Canto a una sola voce. In partic.: 1. Nell’antico dramma greco, il monologo cantato in metro lirico da un personaggio, interrompendo la successione...
monodico
monòdico agg. [dal gr. μονῳδικός] (pl. m. -ci). – Relativo a monodia, che ha carattere di monodia: canto m., a una sola voce; musica, composizione m.; stile monodico. In partic., poesia m., nella letteratura greca antica, forma di...