Termine coniato dallo storico delle religioni M. Müller per designare l’atteggiamento religioso (da lui osservato specialmente nei Veda) di chi, nel fervore dell’adorazione di una divinità, la invoca e la celebra come unica, senza assurgere per questo a una vera e propria concezione monoteistica ...
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Adorazione di un solo essere divino. Si distingue dal monoteismo in quanto non implica l’esplicita affermazione dell’unicità di Dio o la negazione di altre divinità. Si può parlare di m. temporanea nel caso in cui, come in certi inni vedici e salmi penitenziali babilonesi, l’esaltazione del dio adorato arriva al punto di negare l’importanza degli altri dei; e di m. duratura, nel caso in cui il dio ...
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Forma di religione che ignorerebbe ancora gli dei personali e, a maggiore ragione, un dio unico, ma sarebbe caratterizzata dalla credenza in un gran numero di demoni dai poteri limitati a uno stretto campo [...] articolando mediante l’inserimento di tappe intermedie: come all’animismo fu fatto precedere il preanimismo e al monoteismo la monolatria, così tra animismo e politeismo s’inserì il p. con caratteristiche proprie che lo dovevano distinguere dall’uno ...
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Forma di religione caratterizzata dalla venerazione di più divinità. In contrapposizione al monoteismo, rappresentato solo da 4 grandi religioni storiche (zoroastrismo, ebraismo, cristianesimo, islam), [...] (enoteismo) e l’adorazione di un solo essere divino pur in mancanza della negazione di altre divinità (monolatria) vengono a compromettere le forme caratteristiche del politeismo. L’esaltazione di una delle divinità porta facilmente all’assorbimento ...
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monolatria
monolatrìa s. f. [comp. di mono- e -latria]. – Adorazione di un solo essere divino, distinta dal monoteismo in quanto non implica l’esplicita affermazione dell’unicità di Dio o la negazione di altre divinità; in partic., m. temporanea,...