trinomio
trinòmio [s.m. e agg. Comp. di tri- e -nomio di monomio] [ALG] Polinomio di tre termini. ◆ [ALG] T. invariante di un vettore: per un sistema di vettori applicati, è il vettore M╳R, con M momento [...] risultante del sistema rispetto a un qualunque polo e R risultante del sistema (l'invarianza è relativ. al polo). ◆ [ALG] Equazione t.: (a) generic., quella ottenuta uguagliando a zero un t.; (b) specific., ...
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POLINOMIO
Giovanni Lampariello
. Termine in uso nell'algebra per indicare la somma di due o più monomî (v. monomio), che non siano tutti simili tra loro. Se dopo aver fatto la riduzione degli eventuali [...] letterali date che non debbono contenere la x, ma che possono essere di natura qualsiasi rispetto alle lettere che vi figurano (monomî, polinomî, frazioni algebriche, ecc.).
Spesso per denotare un polinomio si usa una lettera A o B, ecc., e quando si ...
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Matematica
In matematica, e nelle sue applicazioni, grandezza, dimensionata o adimensionata, costante o dipendente da qualche variabile, che, operando su una certa quantità A (per es., la misura di una [...] , il c. della x (relativo alla sola variabile x) è invece 3a2y2. I c. di un polinomio sono i c. dei monomi che lo compongono; in particolare, i c. di un’equazione algebrica sono i c. del polinomio che, eguagliato a zero, dà luogo all’equazione ...
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Introduzione Storica. -1. Il vocabolo algebra è una derivazione della parola araba al-giabr, che si trova per la prima volta nel libro Kitāb al-giabr wa 'l-muqābalah dell'astronomo e geografo Muhammad [...] di A per B, ed ha quindi per grado la differenza tra il grado di A e quello di B.
Un polinomio A sia divisibile per un monomio B, e si denoti con C il quoziente della divisione. Se allora in luogo di A si scrive B C, si dice spesso che nel polinomio ...
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formula ridotta
formula ridotta locuzione con cui si indica l’espressione ridotta che la formula risolutiva di un’equazione di secondo grado assume quando il coefficiente del monomio di grado 1 è pari. [...] La formula risolutiva ridotta dell’equazione ax 2 + bx + c = 0, con b pari, ...
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monomi, similitudine di
monomi, similitudine di relazione di equivalenza tra monomi che sussiste quando essi hanno identica parte letterale. Per esempio, i monomi 3ab2 e −2ab2 sono simili, mentre 2ab [...] non è simile ai precedenti perché le lettere non hanno tutte gli stessi esponenti. La somma di due monomi è un monomio se e solo se i due monomi sono simili. ...
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polinomio
polinomio somma formale di un numero finito di → monomi, detti termini del polinomio; i coefficienti di un polinomio sono i coefficienti dei termini che lo compongono. Se un polinomio p(x) [...] termini, si dice che esso è nullo ed è indicato con il simbolo 0. Un polinomio formato da un solo termine è detto monomio, uno formato da due termini è detto binomio, uno formato da tre termini è detto trinomio, uno formato da quattro termini è detto ...
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In una successione ordinata di termini la cui importanza o, nel caso di grandezze, il cui valore varia progressivamente in ordine crescente o decrescente, il posto di ciascuno dei termini in rapporto agli [...] ª parte dell’angolo retto, diviso poi in decimi, centesimi ecc.
In algebra g. di un monomio è la somma degli esponenti di tutte le variabili che compongono il monomio: per es., il monomio 7x3y2 è di g. 5; g. di un polinomio è il maggiore tra i g. dei ...
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riduzione
riduzióne [Der. del lat. reductio -onis "atto ed effetto del ridurre e del ricondurre", dal part. pass. reductus di reducere (→ ridotto)] [ALG] [ANM] I vari signif. particolari del termine [...] semplificazione; per es.: (a) r. dei termini simili (in un polinomio) consiste nel fare la somma algebrica dei monomi simili, sostituendo un solo monomio al posto di essi; (b) r. di una frazione ai minimi termini, porta a scrivere una frazione come ...
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monomio
monòmio agg. e s. m. [tratto da binomio2, con sostituzione di mono- a bi-]. – In matematica, m. o espressione m., un’espressione algebrica nella quale figurano solo operazioni di moltiplicazione, di divisione e di estrazione di radice:...
grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....