. Quel gruppo di tribù appartenente alla grande famiglia etnica semitica che nell'ultimo quarto del secondo millennio a. C. occupò la Palestina e si costituì in unità nazionale si diede dapprima il nome [...] stesso o in un vasto abisso sotterraneo (shĕ'ōl) dove non penetra la luce del sole e dove l'esistenza è monotona e triste. Talvolta gli spiriti dei defunti possono essere evocati, per mezzo di operazioni magiche (il passo caratteristico è I Re ...
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LEONARDO da Vinci
Enrico CARUSI
Roberto MARCOLONGO
Giuseppe FAVARO
Giovanni GENTILE
Adolfo Venturi
L. fu detto da Vinci dal piccolo borgo in Val d'Arno inferiore, dove nacque in un giorno non determinato [...] limiti ai quali giunse l'arte del secondo, mite verrocchiesco, chiuso in un mutismo religioso, sempre delicato nella monotona purezza delle sue pitture, nella calma dell'opera senza slanci fantastici, lontano dall'ansia indagatrice dello spirito di ...
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MUSCOLARE, SISTEMA
Primo DORELLO
Oliviero Mario OLIVO
Michele MITOLO
Aldo PERRONCITO
Giovanni CAGNETO
Luigi TORRACA
Edward LOTH
. Embriologia. - I muscoli compresi nella miologia sono derivati [...] greci, arabi, latini e il desiderio di molti anatomici di colpire la fantasia del lettore e di rendere meno monotona la descrizione delle varie parti.
Riportiamo alcune antiche denominazioni: tra i muscoli motori dell'occhio il retto esterno era ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] di concetti. L'accusa che si poté già allora muovere contro il recitativo lulliano si ridusse così a quella d'una certa monotonia, e tale accusa si addirebbe non solo a quello ma a tutti i recitativi (se si eccettui gran parte del monteverdiano) che ...
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TURCHI.
Ettore ROSSI
Carlo TAGLIAVINI
Ernst KUHNEL
Egon WELLESZ
Sommario: Etnologia e storia (p. 519); Le lingue turche (p. 523); La lingua 'osmānlï (p. 526); Letterature (p. 527); Arte (p. 533); [...] . La primavera, soggetto di alta ispirazione che a qualche poeta persiano e turco suggerì descrizioni vivide e splendide, diventa monotona e fredda nella sua ripetizione, all'inizio di quasi tutte le qasṣīdeh e di molti ghazel e nei varî capitoli ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] ritmo sui tempi lunghi che arriva a modellare veramente l'attenzione e la percezione dello spettatore: una monotona lunga parte dello spettacolo lasciata nella verosimiglianza d'una recitazione di buona qualità ma priva di invenzioni (verosimiglianza ...
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Nel suo significato particolare la parola Acropoli indica l'acropoli per eccellenza, cioè quella di Atene (v. pianta sotto atene). In contrapposizione ad essa si designava la parte bassa della città come [...] santuarî che ad esso appartenevano in un solo edificio; egli creò un tempio asimmetrico che è una geniale eccezione alla monotona simmetria periferica dell'architettura greca. Il corpo principale dell'edificio è un tempio ionico (20,03 × 11,21) con ...
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NERVOSO, SISTEMA
Giuseppe MORUZZI
(XXIV, p. 609; App. II, 11, p. 400).
Sistema nervoso centrale: Fisiologia generale del neurone, p. 239; Fisiologia del midollo spinale, p. 242; Fisiologia del tronco [...] , possa essere accettato. Ma non è necessario usare stimoli condizionati per produrlo: tutte le stimolazioni non dolorose monotonamente ripetute per un tempo sufficientemente lungo tendono a provocare sonno. Un possibile meccanismo potrebbe essere l ...
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PARLAMENTO
Francesco ROVELLI
Camillo MONTALCINI
Pier Silverio LEICHT
Giuseppe ERMINI
Ettore ROTA
Alberto Maria GHISALBERTI
Gaetano MORETTI
. Diritto pubblico. - Nell'organizzazione dello stato [...] di Buenos Aires e ha avuto il merito di provocare un assai propizio rivolgimento urbanistico nella vecchia e monotona disposizione stradale ed edilizia di quella città. È un vasto e ricco edificio dovuto all'architetto italiano Vittorio ...
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Si chiamano con questo nome tutte le leghe in cui entrano come componenti essenziali il rame, in proporzione sempre superiore al 70%, e lo stagno; leghe conosciute fin dalla più remota antichità e che [...] ceramica, sempre fabbricata a mano, varia poco dai periodi precedenti per le forme e per gli ornati; è rozza e monotona nelle palafitte transalpine e subalpine e nelle terramare; è più variata e decorata in stazioni coeve della nostra penisola, non ...
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monotonia
monotonìa s. f. [dal gr. μονοτονία; v. monotono]. – Carattere di ciò che è monotono, di ciò che ha tono o cadenza uniforme: la m. di una cantilena, di una canzone; la pioggia cade con m.; le operazioni si ripetevano tutte uguali,...
piatto1
piatto1 agg. [lat. *plattus, dal gr. πλατύς «largo»; nel sign. 5, è tratto da appiattare, che a sua volta è un der. dell’agg. piatto]. – 1. a. Di un tratto di terra, o d’altra superficie, o di un corpo, di un oggetto, che si estendono...