DELLA ROVERE, Lavinia Feltria
Marina Frettoni
Nacque a Pesaro il 16 genn. 1558 da Guidobaldo II duca di Urbino e da Vittoria Farnese. Prima di lei erano nati Virginia, Francesco Maria, Isabella e, quali [...] Francesco Maria un carattere cupo e crudele. La D. visse per dieci anni nella corte via via più grave e monotona del fratello che, pur desiderando maritarla, considerava onerosa la necessità di dotarla; dopo alcuni tentativi falliti fu data in sposa ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] (1918), lo ricorda "ignoto a tutti, piccolo, esile" salire sulla cattedra di Arturo Graf per leggere "con voce grave e monotona" i propri versi. Portava con sé una coscienza della sua origine, del valore emblematico che aveva il mondo della sua ...
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ATANAGI, Monaldo (ser Atanagìo)
Luisa Bertoni Argentini
Nacque a Cagli, da famiglia ragguardevole un tempo, poi decaduta.,Nulla sappiamo dei primi anni della sua vita. La prima menzione del suo nome [...] Diari suscitarono viva curiosità. Di nuovo alla corte di Urbino, dominata da intrighi e sospetti, la sua opera si fa monotona e meno interessante.
Nel 1559, per dissapori con Francesco Maria II, l'A. passò a Fossombrone, al servizio del cardinale ...
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CANIGIANI, Bernardo
Fabio Troncarelli
Nacque a Firenze il 21 sett. 1524 da Lorenzo di Matteo e da Lucrezia Morelli. Incline alle lettere, ricevette un'educazione molto accurata e per la sua precocità [...] vi si conduceva era quella tipica di una corte italiana del Cinquecento, sul cui scenario sfilano con monotona varietà sempre gli stessi avvenimenti: ricevimenti fastosi, solenni celebrazioni, cacce, giostre, danze, il carnevale, intrighi, gelosie e ...
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BASTIANI (Sebastiani), Lazzaro
Edoardo Arslan
Figlio di Iacopo, è noto a Venezia nel 1449 con la qualifica di pittore e si suppone nato non dopo il 1430. Nel 1460 s'impegna a dipingere una pala per [...] , datata al 1490, sono sensibili un ulteriore allungamento delle figure, influenze vivarinesche nei panni, la solita impeccabile monotonia prospettica, qualche ricordo di Carpaccio e, insomma, un progressivo inaridirsi del gusto. Che il telero con l ...
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BARCA, Pietro Antonio
Rossana Bossaglia
Milanese, se ne ignora la data di nascita. La prima notizia della sua attività è relativa al progetto per le Nuove Carceri (o Palazzo di giustizia) di Milano [...] di S. Lazzaro, ed esecutore della facciata di S. Angelo, da taluni antichi autori riferita al Seregni: opera, questa, assai greve e monotona, benché non priva di dignità. Nel 1631 era pagato per lavori nella chiesa di S. Romano. L da escludere, come ...
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BORBONE, Alfonso di, conte di Caserta
Ruggero Moscati
Nato nel palazzo reale di Caserta il 28 marzo 1841, terzogenito di Ferdinando II re delle Due Sicilie e di Maria Teresa d'Asburgo, fu avviato fin [...] per assumere quelle di infante di Spagna, occupava nella corte, non ritornò più a Madrid. La sua vita trascorse monotona nella villetta Maria Teresa a Cannes, confortata dai sereni affetti familiari e dalla compagnia di pochi amici fidati. Dopo la ...
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DIZIANI, Giuseppe
Sergio Claut
Figlio primogenito di Gaspare e di Angela Feltrin, nacque a Venezia il 12 giugno 1732. Pittore come il padre, figura negli elenchi della fraglia dei pittori dal 1761 al [...] Settecento: impianti scenografici e teatrali, colorismo acceso e spiccatamente decorativo, sorretto da una pennellata salda e monotona, decisamente remota dagli insegnamenti paterni.
Fonti e Bibl.: P. Zani, Enc. metodica critico-ragionata delle belle ...
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BETTI, Sigismondo
Ennio Poleggi
Fiorentino, visse fra il 1720 e il 1765- Molto operoso, è certamente una personalità di poco rilievo nella già languente vita pittorica fiorentina. Scarse le notizie [...] non tanto l'ambiguità, quanto l'impersonalità dello stile dei Betti. Negli affreschi si trova sia la correttezza un po' monotona della composizione, che è il suo tributo alla tradizione secentesca, sia la fretta e la maniera della scuola dandinesca ...
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GIORDANO da Giano
Luigi Canetti
Nacque intorno al 1195 nel piccolo centro di Giano (attuale Giano dell'Umbria), una cinquantina di chilometri a sud di Perugia.
La sua data di nascita si deduce sulla [...] la menzione di quell'ufficio.
Nonostante la sua narrazione, sia pur con estrema laconicità e quasi stanca e monotona registrazione degli eventi rispetto alla densità e singolarità degli episodi ricordati per i primi anni della missione, prosegua ...
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monotonia
monotonìa s. f. [dal gr. μονοτονία; v. monotono]. – Carattere di ciò che è monotono, di ciò che ha tono o cadenza uniforme: la m. di una cantilena, di una canzone; la pioggia cade con m.; le operazioni si ripetevano tutte uguali,...
piatto1
piatto1 agg. [lat. *plattus, dal gr. πλατύς «largo»; nel sign. 5, è tratto da appiattare, che a sua volta è un der. dell’agg. piatto]. – 1. a. Di un tratto di terra, o d’altra superficie, o di un corpo, di un oggetto, che si estendono...