Vedi APULI, Vasi dell'anno: 1958 - 1994
ÀPULI, Vasi
A. Stenico
Sotto questa denominazione è compresa la produzione di ceramica dipinta di tradizione tecnica e stilistica greca, soprattutto attica, che [...] Toronto, quello di Taranto 2996, il Gruppo delle Amphorae, il Gruppo di Copenaghen e il Gruppo di Lecce 866. Nella monotona uniformità stilistica e di soggetti di questa produzione fa eccezione il Pittore della Lampas, che, pur collegato al Gruppo di ...
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Vedi LUCANI, Vasi dell'anno: 1961 - 1995
LUCANI, Vasi
A. D. Trendall
Il termine vasi l. dovrebbe riferirsi ai vasi a figure rosse fabbricati nella provincia di Lucania durante il IV sec. a. C.; la mancanza [...] un poco più tardi. È interessante notare che tutti i pittori sembrano conformarsi a uno stesso schema con la stessa monotona ripetizione di un numero limitato di figure tipiche, e che i loro stili individuali mostrano tutti lo stesso declino nel ...
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Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (v. vol. vii, p. 2)
C. Panella
J. B. Ward-Perkins
A) - nuovi rinvenimenti. - Dei numerosi s. interi o frammentari rinvenuti in questi ultimi anni [...] sfingi, crateri, elementi architettonici, teste di gorgone. La loro importanza non consiste tanto nella decorazione, piuttosto monotona, quanto nel fatto di essere stati rinvenuti insieme a materiali che permettono di stabilire una precisa datazione ...
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Ampolla
V. Ascani
Recipiente realizzato in materiali diversi (principalmente metalli, vetro o terracotta), di forma globulare e di ridotte dimensioni (cm. 6-10 di diametro maggiore), provvisto di un [...] Londra, British Mus., e una placchetta d'avorio oggi a Milano, Castello Sforzesco, Civ. Raccolte di Arte Applicata), si ripete monotona in una lunga serie di a., conservate in numerosi musei italiani e stranieri (come per es.: Firenze, Mus. Naz. del ...
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DODWELL, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio, che deve il nome al primo proprietario di una pyxis, la pyxis D., ora a Monaco (J 211 = SH 327). I vasi da lui dipinti appartengono al primo venticinquennio [...] berlino; pittore di ampersand). La loro produzione raramente supera la mediocrità, spesso, anzi, è scadente, scialba, monotona, priva di individualità. Salvo poche eccezioni, sarebbe arrischiato ed inutile tentare di riconoscere i singoli pittori. È ...
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HAYEZ, Francesco
Michele Di Monte
"Nacqui in Venezia il giorno 10 Febbraio 1791 nella parrocchia di S. Maria Mater Domini": così afferma lo stesso H. nell'incipit delle sue memorie dettate molti anni [...] e Giovan Battista Piazzetta a Sebastiano Ricci e Francesco Fontebasso. A costoro, tuttavia, l'H. preferiva la maniera più monotona ma meno barocca di Gregorio Lazzarini, e sulle opere di questo egli stesso riconobbe di aver condotto i suoi primi ...
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CANZONIERE
F. Manzari
Con il termine c. si indicano i codici dove sono raccolte composizioni poetiche di carattere profano o religioso di uno o più autori, talora dotate di notazione musicale. Questa [...] meno chiaro, interrotto da raffigurazioni di animali fantastici, nonché una tipologia di ritratti più povera e monotona. L'innovazione nell'impostazione dell'iconografia dei c. trobadorici è quindi sicuramente veneta. Negli esemplari prodotti ...
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Buzzati, Dino
Emanuela Bufacchi
Scrittore e pittore di mondi fantastici
Le fantasie vissute quando era bambino non hanno mai abbandonato lo scrittore e pittore Dino Buzzati, che descrive terre lontane [...] , chiamato dei Tartari perché lontane leggende tramandano la notizia che anticamente questi lo avessero abitato. La vita trascorre monotona nell'attesa snervante e mai realizzata di un attacco nemico. Drogo aspetta inutilmente per mesi, per anni, per ...
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CARLINI, Alberico Clemente
Silvia Meloni Trkulja
Figlio di Giovanni Domenico e di Maria Caterina Sebastiani, nacque e fu battezzato a Vellano (Pescia) il 28 giugno 1703 col nome di Guido Maria; il 29 [...] (Addolorata con ss. Francesco di Paola, Luigi Gonzaga e Filippo Neri).
Da tutta questa attività, feconda ma monotona, il C. appare nettamente confinato in un molo di corretto, piacevole ma convenzionale esecutore di abbellimenti ecclesiastici. Fin ...
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JEAN de Valenciennes (o Jan van Valenchine)
J. Domenge i Mesquida
Scultore fiammingo documentato nella seconda metà del sec. 14° a Bruges, nella Fiandra occidentale, e ancora attivo sul finire del secolo [...] (v.), di cui tuttavia J. non raggiunse l'abilità plastica e la forza espressiva, assente nella sua scultura, più monotona e ornamentale; ciò nonostante le mensole del palazzo comunale di Bruges sono da considerare tra le più importanti realizzazioni ...
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monotonia
monotonìa s. f. [dal gr. μονοτονία; v. monotono]. – Carattere di ciò che è monotono, di ciò che ha tono o cadenza uniforme: la m. di una cantilena, di una canzone; la pioggia cade con m.; le operazioni si ripetevano tutte uguali,...
piatto1
piatto1 agg. [lat. *plattus, dal gr. πλατύς «largo»; nel sign. 5, è tratto da appiattare, che a sua volta è un der. dell’agg. piatto]. – 1. a. Di un tratto di terra, o d’altra superficie, o di un corpo, di un oggetto, che si estendono...