Galeno
Gilberto Corbellini
Medico e filosofo (Pergamo 130 d. C. circa - ivi, probabilmente, 200 d. C. circa). Frequentò le scuole dei filosofi greci e compì i suoi studi medici, incentrati sull’anatomia [...] formulato da G. acquisì rapida, indiscussa e duratura autorità. Il riferimento alla filosofia aristotelica e un esplicito monoteismo lo resero accetto al giudaismo, ai Padri della Chiesa e alla religione islamica. Ciò portò all’adozione dei ...
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Termine derivato dal greco (ἀποκαλύπτειν "svelare cose recondite, segrete") col quale si designa una vasta letteratura giudaica, e in minor quantità cristiana, il cui contenuto è formato per la massima [...] ebraico] bensì due" (IV Esdra, VII, 50). Qui l'Altissimo è proclamato autore di ambedue i "secoli" in omaggio al monoteismo ebraico; ad ogni modo nel "secolo" presente regna il male, e solo nel "secolo" futuro il popolo giudaico trionferà.
Su questa ...
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PELLEGRINAGGIO (dal lat. peregrinatio "viaggio in terra straniera"; fr. pèlerinage; sp. peregrinación; ted. Pilgrimschaft, Wallfahrt; ingl. pilgrimage)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ferdinando NERI
Nicola [...] cristiani di Arabia; comunque sia, tale connessione costituisce il vincolo, fittizio dal punto di vista storico, tra il monoteismo di origine giudeo-cristiana che è alla base della predicazione coranica e l'antico paganesimo arabo. Maometto, che già ...
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Positivismo e neopositivismo
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Positivismo e neopositivismo
Positivismo e società industriale
Il rapporto con il processo di costituzione delle scienze sociali è essenziale, [...] è lo stato originario di esistenza dell'uomo, che nel corso di esso passa dal feticismo al politeismo e poi al monoteismo: il suo culmine è rappresentato dalla società organica del Medioevo, quale si è venuta costituendo con l'affermazione della ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] per guadagnare nuovi adepti alle proprie comunità, essi godono della stima degli intellettuali, a motivo della dottrina sul monoteismo e dell’etica, che suscitano interesse dal punto di vista filosofico e attirano loro simpatie che possono favorire ...
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Nuove tendenze e orientamenti delle teologie cristiane
Peter Hünermann
Il panorama teologico del 20° sec. è stato dominato, sul versante cattolico, dalla neoscolastica e dalle in-novazioni teologiche [...] nel linguaggio e nell’azione. Così pure il dibattito con gli attuali studiosi atei o con coloro che rifiutano il monoteismo biblico non si concentra tanto sulla discussione dei singoli argomenti delle prove di Dio come accadeva ancora all’epoca di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling è tra i principali esponenti dell’idealismo tedesco. [...] che la filosofia si trasformi in una filosofia estetica e che, tramite appunto una “nuova mitologia” che integri sapere (monoteismo della ragione) e vita (politeismo dell’immaginazione e dell’arte), eliminando le scissioni sia tra le facoltà dell ...
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Il nome è derivato da karm (kerem), "vigna, frutteto" con la desinenza vezzeggiativa (e)l; e significa "giardino".
Dal Libano che si protende a sud verso il mare di Tiberiade fino ai monti Gelboe, un ramo [...] .
Nel sec. IX a. C., il Carmelo divenne celebre come luogo di culto fra le due religioni rivali, paganesimo fenicio e monoteismo ebraico e quale dimora preferita del profeta Elia e dei suoi discepoli. Sulle sue alture Elia indusse il re Accab a ...
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. In greco 'Αμενώϑης (si trova anche la forma 'Αμενῶϕϑις, ridotta poi ad 'Αμενῶϕις) deriva dall'antico egiziano a'men ḥótpe (jmn.w-ḥtp.w) "(il dio) Ammone è divenuto pago", nome di persona portato, tra [...] dio buono, anzi emanazione divina dei raggi solari, la nuova dottrina rivelata da Aton fosse stato un puro monoteismo, la sua impronta troppo personale non giustificherebbe lo sconvolgimento recato nel paese per propagarla. Né può ammettersi, come ...
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Termine collettivo usato dalle popolazioni costiere più progredite delle Molucche a designare le tribù più primitive dell'interno di tali isole (Halmahera, Sula, Buru, Ceram, ecc.). Esso non designa una [...] 437 segg.; A. C. Kruijt, in Hastings, Encyclopaedia of Religion and Ethics, VII, p. 250 segg.; con l'amplissima bibliografia del Frazer; R. Pettazzoni, Dio: formazione e sviluppo del monoteismo, I, L'Essere celeste, ecc., Roma 1922, pagina 136 segg. ...
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monoteismo
s. m. [comp. di mono- e gr. ϑεός «dio»]. – Ogni sistema religioso che ammette l’esistenza di un solo dio, contrapposto a politeismo (v. anche enoteismo).
monoteista
s. m. e f. [der. di monoteismo] (pl. m. -i). – Seguace di una religione monoteistica. Anche come agg., con lo stesso sign. di monoteistico: concezione, fede monoteista.