Sant’Antimo Abbazia benedettina, situata presso Castelnuovo dell’Abate, nel comune di Montalcino. Fondata nel 9° sec., ne rimane ben conservata la chiesa, iniziata in forme romaniche nel 1118, a tre navate, [...] con matronei, e cripta del 9° sec.; il presbiterio, con deambulatorio a cappelle radiali, richiama motivi architettonici d’oltralpe, così come gli interessanti capitelli istoriati ...
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LEVI, Moisè Luigi (Ulvi Liegi)
Paola Pietrini
Figlio di Adolfo e di Clery Montalcino, nacque a Livorno l'11 ott. 1858 in una facoltosa famiglia di origine ebraica.
Sostenuto e incoraggiato dai genitori [...] il L. iniziò gli studi artistici con C. Markò jr. e L. Corsi, e li proseguì poi, a partire dai primi anni Ottanta, all'Accademia di belle arti di Firenze, dove frequentò le lezioni di G. Ciaranfi. Ma l'ambiente ...
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Pittore (Siena 1470 - ivi 1524), figlio di Benvenuto di Giovanni. Scolaro del padre, subì anche l'influsso di pittori umbri. Opere principali: l'Assunzione (1498; Montalcino, Museo Diocesano); l'affresco [...] del Giudizio finale (Siena, Osservanza); Madonna delle nevi (1508; Siena, pinacoteca); l'Assunzione (1515; Siena, Fontegiusta). Il suo ritratto di donna (Washington, National Gallery) è tra i pochi ritratti ...
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Pittore (Siena 1563 circa - ivi 1610). Formatosi nell'ambiente manierista senese (A. Salimbeni) e romano (G. de Vecchi), risentì dei Carracci e, soprattutto nel colore ricco e cangiante, di F. Barocci [...] (Immacolata Concezione, 1588, Montalcino, duomo; Annunciazione, 1589, Siena, S. Maria dei Servi). Il figlio Raffaello (Siena 1587 - ivi 1673) fu attivo a Roma dal 1610. Di formazione classicista, fu sensibile al barocco romano di metà secolo. Dipinti ...
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Pittore senese (n. 1330 circa - m. Siena o San Gimignano 1410). La sua maniera, che si rifà ai modi sia di S. Martini sia dei Lorenzetti e di L. Memmi, rappresenta, alla fine del Trecento, il perdurare [...] ; del 1388 il polittico con l'Incoronazione della Vergine (ora parte nella Pinacoteca di Siena, parte nel Museo civico di Montalcino); opera più tarda è da ritenersi l'Adorazione dei Magi della Pinacoteca di Siena, una delle sue più felici. Notevoli ...
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Scultore (n. Siena 1362 circa - m. prima del 1453). Deve il soprannome alla sua opera più nota, gli stalli, con intagli e tarsie che illustrano gli articoli del Credo, del coro della cappella del Palazzo [...] -28). Diede i cartoni per due riquadri del pavimento del duomo ed eseguì le statue lignee, intensamente espressive, della Madonna e di s. Giovanni Evangelista (1415) in S. Pietro Ovile a Siena, e dell'Annunciazione nel museo diocesano di Montalcino. ...
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CRISTOFORO di Bindoccio
Serena Padovani
Ricordato anche con il soprannome di Malabarba (e a volte Malombra), questo pittore è documentato a Siena dal 1361 al 1407 (la data 1447 a proposito di lavori [...] in questione).
Nel 1361 C. è ricordato insieme con un Francio di Vannuccio per aver eseguito pitture "in più luoghi" a Montalcino (Milanesi, 1854, p. 33); con molta probabilità si riferisce a lui un pagamento del 1362 a "Cristoforo del Mo Bindoccio ...
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Scultore senese (m. 1435 circa). Collaboratore di Iacopo della Quercia, ne subì l'influsso, attenuando però il plasticismo quercesco in sottili ritmi decorativi che indicano il suo interesse per la scultura [...] aggiungere, per analogia stilistica, tra l'altro, il S. Ansano (1406 circa) nella chiesa dei SS. Simeone e Giuda a Lucca, il S. Pietro in cattedra (1425) nella chiesa di S. Pietro a Montalcino, l'Annunciazione nella chiesa di S. Francesco ad Asciano. ...
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San Quirico d’Orcia Comune della prov. di Siena (42,2 km2 con 2694 ab. nel 2008). Il centro è situato a 409 m s.l.m. sulle alture tra le valli dell’Orcia e dell’Asso.
Dal 1016 possesso dei monaci di San [...] i monumenti spiccano la chiesa di S. Maria Assunta del 12° sec., di forme romaniche simili a quelle di Sant’Antimo (Montalcino), e soprattutto la collegiata, risalente all’8° sec., ma nell’aspetto attuale al 13° sec., di forme romaniche lombarde: uno ...
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LANCI, Baldassarre
Maria Grazia Ercolino
Figlio di Marino, nacque a Urbino nel 1510. Secondo Vasari il suo apprendistato artistico si svolse nella città natale, al seguito dell'architetto urbinate G. [...] dei beni e delle fabbriche della Repubblica (ibid., pp. 97, 137, 146).
Nel 1557, partito da Lucca, si recò a Montalcino per conto dei Francesi; mentre l'anno seguente fu impegnato, in non meglio precisati lavori, a Paliano e Nettuno, possedimenti ...
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brunello2
brunèllo2 s. m. [der. di bruno, allusivo al colore dell’uva]. – Vino molto pregiato (propr. Brunello di Montalcino), prodotto dalle uve del vitigno omonimo ristretto nel territorio del comune di Montalcino (in prov. di Siena): ha...
vitigno
s. m. [lat. *vitignus, ritenuto indipendente dai due agg. vitigĕnus e tardo vitineus «relativo alla vite»]. – Varietà coltivata di vite, dalle cui uve il vino acquisisce le sue principali caratteristiche, assumendone spesso la denominazione:...