Arte
Immagine sacra, rappresentante Cristo, la Vergine, un santo ecc., su tavola. Attestate fin dal 5° sec., le i. hanno avuto grande diffusione, come oggetto di culto e venerazione, nel mondo bizantino [...] in Russia (fino al 19° sec.); a Cipro, a Venezia, a Creta (fino al 18° sec.); nella Penisola Balcanica, nei conventi del MonteAthos ecc. Dal 7° sec. invalse l’uso di coprire le i. con un rivestimento di metallo che lasciava vedere solo parti della ...
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Capostipite della dinastia dei Nemanja nella Rascia (n. Ribnica, Podgorica, 1132 circa - m. monastero dell'Àthos 1200). Dopo la morte del padre Zavida divenne gran giuppano (župan) della Rascia orientale. [...] , fu battuto (1190) dall'imperatore Isacco Angelo, mantenendo però intatta l'autonomia al suo stato, che fu da lui consolidato e riorganizzato. Nel 1196 si ritirò sul MonteÀthos, col nome monastico di Simeone. La Chiesa serba lo venera come santo. ...
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Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] quelle diocesi che per motivi diversi non lo avevano subito seguito nello scisma, come Antiochia e poi Cipro, il Sinai, il MonteÀthos. A lui si unirono poi anche le Chiese dei popoli che avevano avuto il cristianesimo da Bisanzio, come i Romeni, i ...
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Scrittore ecclesiastico (n. verso la fine del sec. 11º - m. 1130 circa). Noto come storico per la ᾿Επιτομὴ ἱστοριῶν dalla creazione del mondo alla morte di Alessio I Comneno (1118), Z. è considerato tra [...] I (1081-1118), esercitò le cariche di capitano della guardia e di primo segretario. Ritiratosi poi in un monastero del MonteÀthos, svolse multiforme attività di studio.
Opere
Nella sua ᾿Επιτομὴ ἱστοριῶν Z., che poté avvalersi di numerose fonti poi ...
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La prima lingua letteraria slava (detta anche slavo ecclesiastico e antico slavo e, più raramente, antico bulgaro e veteroslavo), formatasi in seguito alla traduzione della Sacra Scrittura da parte dei [...] presso gli zar Boris e Simeone. I principali manoscritti, ritrovati per lo più in Palestina o nei monasteri del MonteAthos e del Sinai, sono redatti in scrittura glagolitica (da ricordare il Codex Assemanianus, il Codex Zographensis, il Codex ...
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Nome di patriarchi di Costantinopoli: 1. A. I, vescovo di Trebisonda (circa 533), patriarca (giugno 535) per il favore di Teodora, venne condannato, come monofisita, da un concilio presieduto da papa Agapito [...] fu rinnovata da un concilio presieduto dal suo successore nel patriarcato Menna (marzo-giugno 536). 2. A. II (m. monteÀthos 1628), metropolita di Adrianopoli (1618), divenne patriarca per pochi mesi (giugno-13 ott. 1623), grazie all'azione politica ...
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Teologo greco-ortodosso (n. Berea di Macedonia 1589 - m. in Valacchia prima del 1639). Monaco del MonteÀthos, fu mandato da Cirillo Lùkaris, che tentava un avvicinamento tra la Chiesa greca e le confessioni [...] riformate, a studiare a Oxford (1617-24), in Germania (1624-25) e in Svizzera, dove pare si adoperasse per l'unione delle Chiese orientali coi calvinisti. Nel 1628-30 era a Venezia; tornato a Costantinopoli, ...
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Sistema spirituale cristiano di orientamento essenzialmente contemplativo che ricerca la perfezione dell’uomo nell’unione con Dio tramite la preghiera incessante. La forma abituale della preghiera esicasta [...] una testimonianza nota di questa pratica è nei Racconti di un pellegrino russo, trascrizione di un testo anonimo del monteAthos, curata dall’abate Paissy (1860): il pellegrino mostra come pure un semplice contadino può arrivare all’unione con Dio ...
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Monaco bulgaro (n. Bansko 1722 - m. 1798) del convento di Chiliandàri sul MonteÀthos. La sua Istorja slavianobălgarskaja ("Storia slavo-bulgara", 1762; pubbl. 1844), scritta in paleoslavo ammodernato, [...] influenzata dagli Annales di C. Baronio (recepiti attraverso il polacco P. Skarga e da questo passati in Russia e di lì sino a P.), pur non essendo un'opera molto originale, segna l'inizio della letteratura ...
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Monaco agiografo e pittore, originario di Furnà di Agrafi (Macedonia). Vissuto sul MonteAthos tra il 1701 e il 1733, vi affrescò la cappella di S. Giovanni presso la chiesa del Protaton. Compilò un manuale [...] di pittura (῾Ερμηνεία τῆς ζωγραϕικῆς τέχνης, ms. sul MonteAthos; ed. a cura di Kerameos Papadopulos, 1909; trad. it. Ermeneutica della pittura, 1971) che, accanto alle ricette tecniche, fornisce una ricchissima raccolta di norme iconografiche. ...
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athonita
‹ato-› (o atonita) agg. e s. m. (pl. -i). – Del Monte Athos (gr. ῎Αϑως; it. Ato); abitante della Repubblica Monastica Monte Athos, dipendenza della Grecia.
laura
làura (o lavra) s. f. [dal gr. bizant. λαύρα ‹làbℏra› (passato nel russo come lavra), che in epoca antica significa «cammino, strada» e poi «quartiere»]. – In origine, organizzazione monastica del primo medioevo, consistente in un gruppo...