FRANCESE, RIVOLUZIONE
Alberto Maria Ghisalberti
. La molteplicità delle cause, la complessità degli elementi, la varietà dei momenti e delle conseguenze hanno reso sempre difficile il giudizio e la [...] , allorché la pace di Aquisgrana pareva promettere un'era di quiete e di felicità, usciva l'Esprit des lois del Montesquieu (1748), che smosse potentemente le vecchie idee e suscitò con il desiderio di nuove istituzioni l'aspirazione all'attività ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il romanzo europeo del Settecento modifica la propria fisionomia rispetto alle convenzioni [...] ciò che ancora non si conosce, ma anche di correggere vecchie abitudini fallaci. Sono le Lettere persiane (1721) di Montesquieu a sancire le regole della satira sociale e sotto il travestimento orientaleggiante un popolo si riconosce osservandosi con ...
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ZAGURI, Pietro Marco
Valentina Dal Cin
– Nacque a Venezia il 6 giugno 1738, dal patrizio Pietro Angelo e da Caterina Corner.
Dopo la scomparsa del nipote Pietro nel 1795 e quella del fratello, il senatore [...] fallacia attraverso l’uso dell’ironia. In tal modo Zaguri mostrò di conoscere le opere di Spinoza, Bayle, Voltaire, Montesquieu, Rousseau, Helvétius e La Mettrie, con cui era entrato in contatto, malgrado la censura veneta. Questo scritto suscitò un ...
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ROSSI, Luigi
Silvio De Majo
– Nacque a Montepaone (Catanzaro) il 23 marzo 1769 da Francesco e da Marianna Mattei.
I genitori appartenevano a famiglie borghesi benestanti, come risulta dalla consultazione [...] di L. R. Tomo primo (ma unico uscito), che conteneva innanzitutto la traduzione del poema Tempio di Gnido di Montesquieu, «in eleganti endecasillabi sciolti e strofe con metri variamente articolati, su modello del Rolli e del Metastasio» (Troiano ...
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In generale, la repubblica viene contrapposta alla monarchia, in base alla considerazione che la prima sarebbe caratterizzata dall’elettività e dalla temporaneità della carica del Capo dello Stato, laddove [...] americana e francese: a seguito di esse vi è il definitivo superamento delle tesi (sostenute, in particolare, da Montesquieu e Rousseau) che ritenevano le repubbliche confacenti solo a Stati di piccole dimensioni territoriali.
Non vi è dubbio, però ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Fausto Nicolini
Nacque il 16 febbraio 1664 a Rogiano (Cosenza) da Gennaro e Anna Lombardi, e, compiuti gli studî primamente a Scalea, presso il suo "cartesianissimo" cugino Gregorio [...] contrario di ciò che è accaduto per quelle del Vico, le sue opere, così fortunate nel Settecento da ispirare un Locke, un Montesquieu e un Rousseau, e ancora ai principî dell'Ottocento ritenute da un Foscolo e da un Cuoco quanto si fosse scritto di ...
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LAMPREDI, Giovanni Maria
Fabrizio Vannini
Nacque il 6 apr. 1731 a Rovezzano (Firenze), da Gaetano di Cosimo, "fornaio di fuori la porta a S. Friano" (Firenze, Biblioteca nazionale, Mss., Nuovi Acquisti, [...] naturali degli Stati; quindi può essere giusta solo se è necessaria defensio di tali diritti. Sulla scorta di Grozio e di Montesquieu il L. si oppone quindi alla infinita licentia in hostem di Pufendorf e di Cocceji (per i quali, essendo la guerra ...
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costituzionalismo
Complesso dei principi che caratterizzano la forma di governo detto costituzionale, che sorge in reazione allo Stato assoluto e ha il suo ordinamento regolato con norme stabili, scritte, [...] con il sec. 19°; i suoi presupposti ideologici si trovano nella tradizione britannica e nel pensiero di C.-L. de Montesquieu. Il moderno c. nasce in America, nel 1776; tuttavia esso raggiunge la piena maturità in Francia durante la Rivoluzione. La ...
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MELÉNDEZ VALDÉS, Juan
Salvatore Battaglia
Poeta spagnolo, nato a Ribera del Fresno (Badajoz) l'11 maggio 1754, morto a Montpellier il 24 maggio 1817. A Salamanca, dove dal 1772 seguiva gli studî giuridici [...] epistolare. Sotto la sua vigorosa esortazione M. V. si orientò verso la cultura filosofica - leggeva Locke, Montesquieu, Rousseau, Marmontel - e alla sua ispirazione arcadica cominciò a sostituire, con antinomia spirituale che non riuscì mai ...
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PIETRO LEOPOLDO d'Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del Sacro Romano Impero come Leopoldo II
Renato Pasta
PIETRO LEOPOLDO d’Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del [...] volumi della sua Bibliothèque philosophique du législateur (1782-1785), presenti nella biblioteca del principe insieme ai testi di Montesquieu e John Locke, scelti come letture per i figli.
La riforma criminale sfociò in una sostanziale separazione ...
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