CAVAGNARI, Antonio
Giorgio Rebuffa
Nacque a Bettola (Piacenza) il 3 febbr. 1839 da Giuseppe e da Caterina Mazzoni. Laureatosi in giurisprudenza all’università di Padova, fu quindi per un breve periodo [...] “dottrine dello Stato” che chiama rispettivamente meccanica, organica, psicologica. Della prima tendenza individua come rappresentante Montesquieu, “dappoiché egli intende costruire e moderare i poteri come si pongono freni alle macchine. Per ...
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repubblicanesimo
Tradizione di pensiero politico le cui origini sono da ravvisare nell’opera di Aristotele. Il r. trova forma nell’ideale ciceroniano di res publica, ossia di una comunità di persone, [...] , fiorirono – dalla nuova realtà socioeconomica e culturale – originali discorsi politici. In questo quadro, la riflessione di Montesquieu sulla virtù abbandonava il campo del r. classico per divenire uno strumento di lettura delle società moderne ...
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SAINT-ÉVREMOND, Charles de Marguetel de Saint-Denis, signore di
Ferdinando Neri
Nato al castello di Saint-Denis-le-Guast (presso Coutances) nel gennaio 1616, morto a Londra il 20 settembre 1703. Terzo [...] divers génies du peuple romain dans les divers temps de la République (di cui ebbe a tener conto il Montesquieu), molte pagine di critica letteraria (Jugements sur quelques auteurs françois, De quelques livres espagnols, italiens et françois, Sur les ...
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pluralismo
Francesco Tuccari
Contro l’onnipotenza dello Stato e il conformismo sociale
Il pluralismo è un orientamento politico affermatosi, dapprima in polemica con l’assolutismo e poi, dopo le Rivoluzioni [...] democratiche, considerate particolarmente esposte, per la loro stessa natura, al rischio di degenerazioni «dispotiche».
Charles-Louis de Montesquieu, con la teoria dei «corpi intermedi», fissata in Lo spirito delle leggi (1748) in stretta relazione ...
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Cultura politica
Gabriel A. Almond
La preistoria della teoria della cultura politica
Il tentativo di spiegare la dottrina e l'azione politica attraverso la teoria della cultura politica risale alle [...] del buio o di esser lasciati soli; e non erano irritabili, ombrosi o facili al pianto".
Tra i teorici della politica posteriori, Machiavelli, Montesquieu e Rousseau offrirono il proprio contributo al formarsi della cultura politica. Machiavelli e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La “questione sociale” verrà a delinearsi soltanto attorno alla metà del XIX secolo, [...] prontamente instaurato da Morelly con due delle opere destinate a segnare l’epoca: lo Spirito delle leggi (1748) di Montesquieu e il Discorso sull’origine e i fondamenti della disuguaglianza tra gli uomini (1753) di Rousseau. Contrappunto alle tesi ...
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CERUTTI, Giuseppe Antonio
Marie-Ange Maire-Vigueur
Nacque a Torino il 13 giugno 1738. Dopo aver compiuto brillanti studi presso i gesuiti di Torino, nel 1752 egli entrò nel noviziato della Compagnia [...] vicino alla costituzione che sarà votata nel 1791, basato su due principî, quello della separazione dei poteri, derivato da Montesquieu, e quello della sovranità del popolo. Ma poiché si temono l'ignoranza e le cieche passioni di questo, la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gian Rinaldo Carli
Antonio Trampus
Nel panorama della storia del pensiero economico del Settecento, la figura di Gian Rinaldo Carli si impose quale figura di transizione fra la tradizione erudita e [...] caratteristiche dei singoli Stati. In questa maniera si distanziava ancora una volta tanto da Rousseau, quanto da Montesquieu e da Gian Vincenzo Gravina, accusati di aver arbitrariamente generalizzato le leggi del contratto naturale.
Notevole spazio ...
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INTIERI, Bartolomeo
Maria Fubini Leuzzi
Sono scarsi i dati sulle sue origini: si definì "fiorentino", ma a un secolo dalla morte vi fu chi (Capponi) lo volle originario di Lamporecchio, presso Pistoia; [...] teologico e perseguitato per eresia, conservava nell'Università l'insegnamento di etica. Sensibile più dei suoi compagni di circolo a Montesquieu, di cui in quei mesi si discuteva a Massa Equana l'Esprit des lois, trovò nell'I. un brillante ...
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NANI, Giacomo
Piero Del Negro
– Nacque a Palma, l’attuale Palmanova, il 31 gennaio 1725, terzogenito maschio di Antonio, all’epoca provveditore generale della fortezza, e di Lucrezia Lombardo.
Quando [...] e di John Locke, di Jonathan Swift e del conte di Shaftesbury, di Giovan Battista Vico e di Antonio Genovesi, di Montesquieu e di Voltaire, di George Berkeley e di Jean Le Clerc.
I quattro figli maschi di Antonio furono destinati a coprire tutto ...
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