La ricezione americana di Costantino
Edward McGlynn Gaffney
Il rifiuto del potere imperiale accentrato e del potere governativo sulle credenze e le pratiche religiose
È possibile parlare di un Costantino [...] forma di governo repubblicana che ripudiasse il governo monarchico. Tutte le costituzioni statali riflettevano l’influenza di Montesquieu separando le funzioni e i poteri dei tre diversi rami del governo: legislativo, esecutivo e giudiziario. Gordon ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] una coorte di docili servitori reclutati fra la plebe. Giustamente, perciò, nella famosa tipologia dei regimi politici di Montesquieu il dispotismo viene associato alla paura. Ciò che lo caratterizza, in effetti, è l'imprevedibilità dell'uso della ...
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Giurisprudenza
Michele Taruffo
Pluralità di significati del termine
'Giurisprudenza' è termine irriducibilmente polisemico, nella sua teoria come nell'uso attuale. La comprensione del suo significato [...] e di amministrazione della giustizia (v. Tarello, 1974, pp. 475 ss.). All'immagine del giudice bouche de la loi, cara a Montesquieu e al formalismo positivista, si è ormai da tempo sostituito un modello di giudice come problem-solver, come operatore ...
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Venezia e le campagne
Giuseppe Gullino
Il rapporto psicologico dei Veneziani con la terra
I Veneziani che hanno potuto conservare qualche ricordo della loro città prima che lo spartiacque degli anni [...] Gaetano Cozzi ci ha riproposto i giudizi di alcuni autorevoli viaggiatori stranieri, che dobbiamo presumere osservatori imparziali. Ecco anzitutto Montesquieu, nel 1728: «Il n’y a rien de si beau que le chemin depuis Padoue jusqu’à Vérone, [où ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] di Locke fu condannata dal Sant’Uffizio il 25 settembre 1737. Nel 1751 fu la volta dell’Esprit des Lois di Montesquieu. Nel 1762 toccò al Candide di Voltaire e alle Lettres persanes68. Sono condanne che non devono sorprendere. Esistevano due ...
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L'evoluzione costituzionale
Giuseppe Gullino
Conservazione o innovazione?
I centocinquant'anni racchiusi tra l'inizio del secolo XV e la metà del successivo rappresentano l'epoca più importante e [...] sfera giudiziaria ed esecutiva (come è noto, il principio della separazione dei poteri - che a partire da Montesquieu sarebbe diventato irrinunciabile assioma di ogni moderna costituzione - era estraneo alla prassi politica veneta) il ruolo di ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] controriformistica quanto ad atteggiamenti storiografici, ancora lontani da quelli che sarebbero stati propri di un Voltaire, di un Montesquieu o di un Gibbon.
1 C.H. Mcilwain, Il pensiero politico occidentale dai Greci al tardo Medioevo, Venezia ...
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Nobiltà
Claudio Donati
Introduzione
Chi si proponga di fornire una definizione della nobiltà che ne consideri al tempo stesso le caratteristiche strutturali e l'evoluzione storica, deve preliminarmente [...] riflessione di alcune tra le più importanti correnti culturali settecentesche. Oltre ai nomi notissimi di Voltaire e Montesquieu, ricorderemo la scuola fisiocratica, che identificò la classe dei nobili con quella dei proprietari, primi motori dell ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] promulgazione della costituzione del 3 maggio 1791. Sebbene il pensiero politico inglese e specialmente quello francese (Montesquieu, Rousseau, Mably) avessero influito su questa riforma, essa nacque però anzitutto dalla cognizione dei difetti della ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] XIII (1809-18). Fu approvata una nuova costituzione, molto influenzata dalla dottrina sulla divisione dei poteri di Montesquieu. Ma le condizioni di pace vantaggiose, su cui avevano confidato gli uomini della rivoluzione, non si potevano ottenere ...
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