GIACOMO della Marca, Santo
Giuseppe De Luca
Nacque a Monteprandone, provincia di Ascoli, nel 1391; studiò a Offida, ad Ascoli, a Perugia, ove si laureò in diritto. Il 26 luglio 1416, ad Assisi, entrò [...] una crociata contro i Turchi, per l'unione con gli eretici dell'Europa orientale, per l'erezione dei montidipietà. Ebbe parte alle controversie tra minori conventuali e osservanti, e negli ultimi anni diede occasione che divampasse la controversia ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] da indugi descrittivi. Inutile dilungarsi sul paesaggio, sulle particolarità urbanistico-architettoniche di questo o quel centro. Meglio precisare piuttosto se il montedipietà è bene amministrato, se il "capitale del fontico" è consistente, se ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] , perché la Signoria era interessata a trasformare i banchi ebraici in strumenti di politica sociale capaci di fornire prestazioni non dissimili da quelle dei MontidiPietà ormai largamente diffusi nella Terraferma e in altre parti d'Italia; in ...
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Il rinnovamento urbano del primo Cinquecento
Donatella Calabi
La forma della metropoli lagunare
La straordinaria forza evocativa della prima rappresentazione prospettica della metropoli lagunare, [...] Pal. 1411. Cf. anche W. Lotz, La trasformazione, pp. 74-92, 117-139.
96. Renata Segre, Banchi ebraici e MontidiPietà, e Brian Pullan, Jewish Moneylending in Venice: From Private Enterprise to Public Service, entrambi in Gli Ebrei e Venezia, Secoli ...
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L'evoluzione costituzionale
Giuseppe Gullino
Conservazione o innovazione?
I centocinquant'anni racchiusi tra l'inizio del secolo XV e la metà del successivo rappresentano l'epoca più importante e [...] della Terraferma (ad esempio l'esercizio delle cariche locali, il controllo degli estimi, dell'annona, dei montidipietà, le prerogative feudali) alla nobiltà suddita. Tant'è vero che i Veneziani non potevano ottenere la cittadinanza ...
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I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] ", 13, 1971, p. 199 (pp. 105-220).
119. Brian Pullan, La politica sociale della Repubblica di Venezia (1500-1620), II, Gli Ebrei veneziani e i MontidiPietà, Roma 1982, Appendice II, pp. 719-724.
120. V. in proposito i saggi raccolti nel volume ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] cattoliche, che avevano inaugurato il filone che divenne tipico della società europea delle istituzioni di assistenza: ospedali, conservatori, Montidipietà, Monti del matrimonio, opere pie varie. È vero che all’unificazione ci fu una liquidazione ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] valutata sui 112.000 scudi d'oro. Incitato da Bernardino da Feltre F. istituisce altresì, il 1° dic. 1484, il Montedipietà poi rafforzato dal breve approvante e confermante, del 29 genn. 1486, d'Innocenzo VIII concedente prestiti al tasso annuo del ...
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BALLERINI, Pietro
Ovidio Capitani
Figlio di Giovan Battista, medico e professore di chirurgia, nacque a Verona il 7 sett. 1698. Compiuti i propri studi presso i gesuiti, nel 1722, dopo aver concluso [...] usura smodata e minima (cap. II), esservi differenza tra usura e indennità (nei montidipietà); ricadere l'usura nell'ambito dei peccati contro giustizia, non di quelli contro carità e non esservi quindi differenza tra il pretendere un "quid ultra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bene comune e fraternità
Stefano Zamagni
Il risveglio europeo e l’eticadel bene comune
Tra 11° e 14° sec., la società e l’economia europee sperimentano una profonda trasformazione strutturale che vede [...] come forma della modernizzazione economica europea, in Prestare ai poveri. Il credito su pegno e i MontidiPietà in area mediterranea (secoli XV-XIX), a cura di P. Avallone, Roma 2007, pp. 17-30.
S. Zamagni, L’economia del bene comune, Roma 2007 ...
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monte
mónte s. m. [lat. mons mōntis]. – 1. a. Nome generico dei rilievi della crosta terrestre, distinti dalle colline per la maggior altezza (e per l’età geologica, che è almeno terziaria), collegati dal punto di vista genetico a processi...
pietoso
pietóso agg. [der. di pietà]. – 1. a. Che sente pietà, che non rimane insensibile di fronte al dolore altrui: non c’era un’anima p. che l’aiutasse; essere, mostrarsi p. verso qualcuno, e nell’uso letter. a, di qualcuno: per veder s’i’...