Poeta tedesco (Stoccarda 1802 - ivi 1827). Si esercitò di preferenza su temi bizzarri e fantasiosi: Mitteilungen aus den Memoiren des Satans (2 voll., 1826), Der Mann im Monde (1826), tutt'e due romanzi [...] ricchi d'inventiva e non privi, specie il primo, di argute osservazioni morali. Seguì il massiccio romanzo storico Lichtenstein (3 voll., 1826), superato, in ricchezza e vivacità di trovate, dalle migliori delle novelle (pubblicate postume in 3 voll ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] 15 su 20, in Doglia mi reca 15 su 21; e anche maggior insistenza in Poscia che amor). In queste c. morali, il massimo dell'artificio pare ottenuto da Doglia mi reca, equivalente di un atteggiamento irato e violento; il massimo dello " spogliamento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Usura
Nicola Lorenzo Barile
La proibizione dell’usura fra scolastica medioevale e scienza economica
Ripercorrendo le origini del moderno sistema bancario, l’economista Giuseppe Garrani ricorda l’invito [...] 1973 (trad. it. Milano 1995).
J.H. Mundy, Europe in the high middle ages, 1150-1309, London 1973.
J. Kirshner, The moral problem of discounting Genoese paghe, 1450-1550, «Archivum fratrum praedicatorum», 1977, 47, pp. 109-67.
J. Kirshner, K. Lo Prete ...
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Agiografo e poeta (Angers 1035 - ivi 1123); vescovo di Rennes (1096). Scrisse in prosa parecchie vite di santi, e in versi l'Historia Theophili, la Passio Sancti Laurentii, ecc., inni, odi, epistole e [...] qualche satira. Il Liber decem capitulorum è una somma d'argomenti e consigli morali. Sono conosciute specialmente le sue opere didattiche, il trattato De ornamentis verborum e il Liber lapidum seu de gemmis, che spiega le virtù mediche e ...
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ZIELINSKI, Tadeusz
Filologo polacco, nato nel governatorato di Kiew il 14 settembre 1859, professore dapprima all'università di Pietroburgo (1887-1922), e dal 1922 in quella di Varsavia.
Fra gli Slavi [...] degli ultimi decennî Z. è il più entusiastico assertore dei valori culturali e morali dell'antichità classica, al cui rinascimento egli ha dedicato la sua poderosa produzione scientifico-letteraria e la sua intensa opera didattica.
Una prima serie ...
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Critico e moralista, più noto sotto il nome alla greca di Udeno Nisiely (che significa: di nessuno fuorché di Dio), nacque a Mercatale (diocesi di Pistoia) il 18 ottobre 1579 e morì il 30 giugno 1642, [...] dottrina e buon gusto. Compiuta questa non lieve fatica, il F. mutò genere di lavoro: diventando moralista scrisse le Osservazioni di Creanze e gli Esercizi Morali (1683).
Bibl.: G. V. Rossi (J. N. Eritreo), Pinacotheca, Colonia 1645-48, II, n. 31; F ...
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BARTOLI, Cosimo
Roberto Cantagalli
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze da Matteo e da Cassandra Carnesecchi (Vitelli, secondo Mancini) il 20 dic. 1503.
Suo padre, che nel 1513 era stato podestà di Pistoia, [...] e trascurò di correggere evidenti errori introdotti nel testo latino dai copisti. Emendamenti arbitrari si riscontrano anche negli Opuscoli morali di Leonbatista Alberti:una raccolta di opere volgari (Della statua e Della pittura) e di traduzioni da ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Conformismo
Pier Paolo Portinaro
Definizione del concetto
Per conformismo s'intende ogni modalità di condotta che, per effetto di una pressione sociale esercitata dalla collettività o da gruppi in essa [...] che ha sempre il fine di creare nuovi e più alti tipi di civiltà, di adeguare la 'civiltà' e la moralità delle più vaste masse popolari alle necessità del continuo sviluppo dell'apparato economico di produzione, quindi di elaborare anche fisicamente ...
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salafiti
s. m. pl. – Esponenti del salafismo, movimento riformista islamico nato a metà del 19° secolo con l’obiettivo di scuotere l’islam, vittima della spinta colonizzatrice dell’occidente, dalla [...] decadenza politica, economica e culturale. Il movimento postulava un richiamo fedele ai principi morali e giuridici del Corano e un ritorno all’esempio di purezza della prima generazione di musulmani, contemporanei o di poco posteriori a Maometto, i ...
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ingenerarsi
Una sola volta, In Cv III XV 12, in riferimento all'appetito diritto, che s'ingenera nel piacere de la morale dottrina, col valore proprio di " generarsi dentro " e quindi " insorgere ", [...] " nascere ", in quanto il retto desiderio trae origine dal piacere deII'esercizio delle norme morali; v. anche GENERARE. ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...