Vissuto nel sec. VII, fu vescovo di Toledo dal 646 al 657, anno della sua morte. Educato alla poesia ed esperto della tecnica del verso, alternò l'esegesi teologica con componimenti in metro elegiaco, [...] ispirati alla fede e a motivi lirico-morali. Testimonianza della sua conoscenza metrica e dell'amore per la cultura è la cura con cui ripubblicò il poema di Draconzio (v.) sulla Creazione, che ebbe tanta fortuna nel Medioevo (Draconti Hexaëmeron).
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Il termine ricorre in Pg XVIII 69, Cv II XV 6, III XV 11 e 12, IV VI 16. La dottrina morale di D., sebbene sparsa in tutti i suoi scritti, è contenuta principalmente nel Convivio, nella Monarchia e nella [...] Da siffatta libertà deriva la responsabilità e pertanto la m. delle azioni, a seconda della loro conformità o meno con la norma morale: nel volere e nel non volere nostro si giudica la malizia e la bontade (Cv I II 6), e ancora: color che ragionando ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Medioevo centrale la poesia latina attraversa un’evoluzione tumultuosa, spesso in dialogo con le letterature [...] tedesco, alcuni dei quali musicati, composti fra XII secolo e inizio del XIII secolo e abitualmente suddivisi fra carmi satirici e morali (di solito contro i vizi come avidità e invidia, e contro la corruzione del clero e della curia), canti d’amore ...
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migliore
Domenico Consoli
Come aggettivo e come pronome ha il senso generico di " più buono ", senso che si precisa semanticamente secondo l'uso e la funzione contestuale del vocabolo. In una prima [...] categoria possono essere comprese quelle occorrenze in cui m. ha attinenza con qualità morali.
Contra lo suo migliore amico... combatteo (Cv III XIV 8: Aristotele, per difendere la propria opinione circa la felicità, non esitò a impugnare le dottrine ...
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Letterato (Bologna 1291 circa - m. prima del 1343). Notaio, ebbe cariche pubbliche (fino a quella di primo cancelliere, 1321-34) a Bologna, poi, esiliato dalla sua città per motivi politici (1334), a Napoli. [...] Scrisse un commento in latino all'Inferno dantesco (1324), e un Trattato delle volgari sentenze sopra le virtù morali in cento rubriche. G. Vernani gli dedicò (1329) il suo De reprobatione Monarchiae compositae a Dante. ...
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Il grande campo nel quale svolge la sua attività tutto quanto si riferisce al miglioramento dell'uomo è diviso fra l'eutenica e l'eugenica, che mirano entrambe a questo fine: trasformare la presente collettività [...] non coercitive (maltusianismo, educazione eugenica). Ma le misure coercitive, se non sia intervenuta colpa alcuna, sono contrarie ai diritti morali e giuridici. Perciò la chiesa cattolica le riprova (cfr. l'enciclica Casti connubii, 31 dic. 1930). Il ...
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– Aspetti diversi della corruzione. Corruzione oggettiva e degenerazione del sistema istituzionale. Legislazione sovrabbondante e oscura. Eccesso di procedure amministrative e di discrezionalità. Contratti [...] della concorrenza. Rimedi. Bibliografia
Aspetti diversi della corruzione. – Il termine corruzione ha diverse accezioni. Si può riferire a profili morali: è così quando si parla, per es., di c. dei costumi. Può avere una rilevanza giuridica: è il caso ...
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valitudine
Compare con il significato di " buone condizioni di salute ", in Cv IV XIX 5 Riluce in essa [la nobiltà] le corporali bontadi, cioè bellezza, fortezza e quasi perpetua valitudine.
Il termine [...] definisce uno dei tre aspetti della perfezione fisica e organica di cui, insieme con le virtù intellettuali e morali e con le buone disposizioni naturali, necessariamente si arricchisce la nobiltà. ...
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Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico di Hongkong (n. Canton 1946). Memore delle tradizioni del musical hollywoodiano e dei film d'arti marziali, il suo cinema si è contraddistinto per il [...] modo coreografico in cui è rappresentata la violenza e, insieme, per una visione del mondo fondata su valori morali forti e immediati. Nel 2010 gli è stato conferito il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia.
Vita e opere
Ha ...
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Scrittore (n. Arnay-le-Duc, Borgogna, 1510 circa - m. 1544 circa). Fu cortigiano di Margherita di Navarra e amico di Étienne Dolet; partecipò alla cultura del suo tempo con alcune traduzioni dal greco [...] e dal latino, ma più vivamente s'interessò alle dispute religiose e a problemi teologici e morali. Fautore della Riforma, collaboratore di Calvino, difensore di Marot sospettato di eresia per la sua traduzione dei Salmi, si spinse su posizioni sempre ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...