Celebre improvvisatore della fine del sec. XV, fu detto l'Altissimo per la popolarità acquistata cantando in poesia a Firenze, a Venezia e altrove; morì verso il 1515. Restano di lui Il primo libro de' [...] Reali (Venezia 1534), 94 canti, recitati a più riprese in Firenze, d'argomento cavalleresco, con frequenti digressioni morali e filosofiche; la Rotta di Ravenna cantata in S. Martino di Firenze (1516), e strambotti, capitoli, ottave, sonetti (una ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] a cura di F. Ghisalberti, cit., p. 6.
26 Pascal. Oeuvres complètes, éd. par J. Chevalier, Paris 1954, n. 729.
27 A. Manzoni, Opere morali, a cura di F. Ghisalberti, cit., pp. 23 seg.
28 Ibidem.
29 Ibidem, pp. 26 seg.
30 Lettera 52, del 23 marzo 1816 ...
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FRUA, Giuseppe
Mauro Gelfi
Nacque a Milano il 17 sett. 1855 da Carlo e Teresa Minola.
Il padre, medico, dimostrò una spiccata attenzione ai problemi politici e sociali che animavano il dibattito nazionale [...] dell'Unità d'Italia. In particolare si interessò ai rapporti tra Stato e Chiesa (cfr. C. Frua, Le mie considerazioni morali dall'anno XXXIII al L di vita. Epoca 1843-1860, Milano 1861) e alla necessità di costruire un efficiente sistema scolastico ...
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risultare (resultare)
Federigo Tollemache
Voce dotta, che ricorre solo nel Convivio. In un primo gruppo di occorrenze significa " derivare ", " provenire ", e si costruisce con complemento di origine [...] resulta da le membra in quanto sono debitamente ordinate, così la bellezza de la sapienza... resulta da l'ordine de le virtudi morali (III XV 11); quella della massa di grano è una essenza secondaria che resulta da molti grani (IV XXIX 9).
Con lo ...
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probitade (probitate)
Domenico Consoli
Allontanandosi dal senso che aveva in epoca classica, il vocabolo probitas nel latino medievale corrisponde a " prodezza ", " valore nelle armi ": cfr. l'armorum [...] in " Bull. " XIX (1912) 188.
Il termine volgare p. conserva solo in parte tale senso, accettando in aggiunta connotazioni morali che del resto erano implicite nella stessa sfera cavalleresca della probitas. Ciò è evidente nel passo del Convivio (IV ...
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Filosofo canadese (n.Toronto 1932). Docente nell'università di Toronto ((1958-80) e a Pitts burgh (dal 1980). Si è occupato della teoria del ragionamento pratico e ha formulato una versione etica del contrattualismo [...] all'insuccesso le teorie che si prefiggono di fondare i doveri tradizionali dell'etica presupponendo premesse morali. G. fa consistere invece la moralità in un tipo di deliberazione pratica in cui gli individui si sottopongono a vincoli nei limiti ...
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Drammaturgo cinese (Dadu, od. Pechino, 1240 circa - forse ivi, 1320 circa). Gli viene tradizionalmente attribuita una sessantina di testi teatrali, dei quali circa una ventina giunti fino a noi. Notevole [...] situazioni drammatiche, ispirate a casi della vita sociale ed espresse con un linguaggio vicino all'uso parlato, e interessante la presenza di personaggi femminili di eccezionali doti morali e umane (per es., in Hudie meng "Il sogno della farfalla"). ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] dei buoni e dei giusti. Riprendendo un'affermazione del filosofo Ch. Secrétan, Bourgeois sostiene che l'universalizzazione è una legge morale, e cerca un nuovo fondamento per la società in via di rinnovamento. La gerarchia e la divisione non sono una ...
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Letterato, nato a Fourneaux (Savoia) il 25 ottobre 1879; dal 1903 professore di letteratura italiana nell'università di Friburgo (Svizzera). Appartenne (1910) al primo Consiglio centrale del partito nazionalista. [...] e Neuchâtel), innumerevoli conferenze di calda eloquenza testimoniano di uno spirito versatile, aperto a tutti i problemi psicologici e morali, ispirato a idealità cattoliche e nazionali.
Autore di novelle (Il pazzo che dorme, Città di Castello 1907 ...
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GEBHART, Émile
Georges Bourgin
Scrittore francese, nato a Nancy il 19 luglio 1839, morto a Parigi il 21 aprile 1908. Entrò nel 1860 alla scuola francese di Atene dove si occupò di arte e di letteratura [...] la peinture de genre dans l'antiquité (1869). Si volse poi alla storia d'Italia e a quella delle idee religiose e morali nel Medioevo e nel Rinascimento, e pubblicò una serie di opere (edite a Parigi) in cui seppe, col suo agile talento letterario ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...