Storico della filosofia italiano (Modena 1878 - Roma 1948); prof. (dal 1922) di storia della filosofia nell'univ. di Pavia, fu costretto (1938) per le leggi antiebraiche a ritirarsi dall'insegnamento. [...] studî di storia della filosofia, particolarmente competente nel campo del pensiero greco (i sofisti, Platone, ecc.), sostenne (Sceptica, 1921) un radicale scetticismo, che però riteneva compatibile con una professione di fede nelle verità morali. ...
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MARCH, Auzias
Mario Casella
Poeta catalano, nato a Gandia verso il 1397 e morto a Valenza nel 1459. Nipote di Jacme, facile verseggiatore di "noves rimades" e promotore insieme con Lluis d'Aversò dei [...] di Pere, poeta pur esso di fluida vena nelle composizioni narrative, ma, come il fratello, lirico travagliato e sottile nei sirventesi morali e nelle canzoni di amore; le nobili tradizioni della sua famiglia, dove il valore delle armi s'era da tempo ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] e politica nel pensiero di fra Fulgenzio Micanzio, "Atti dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti", classe di scienze morali, lettere ed arti, 153, 1994-1995, pp. 27-59. Da tener pure presente Fabrizio Andreella, Una partita a tre. La ...
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TROJANO, Paolo Raffaele
Jonathan Salina
TROJANO, Paolo Raffaele. – Nacque a Sant’Angelo all’Esca (Avellino) il 25 gennaio 1863 da Nicola in una famiglia di abbienti proprietari terrieri.
Studiò filosofia, [...] prospettiva etica. A causa del suo interesse per l’essere umano considerato in quanto individuo nel suo processo di sviluppo morale e nella sua interazione emotiva con gli altri individui, si interessò a lungo di temi di pedagogia. A tale riguardo ...
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DE VICO, Francesco
Giuseppe Monaco
Nacque a Macerata il 19 maggio 1805 dal conte Pietro De Vico Ubaldini e dalla contessa Amalia Archinto di Milano. Compì regolarmente i primi studi presso il convitto [...] liceali presso il convitto degli scolopi di Siena. Nel dicembre 1823 entrò nella Compagnia di Gesù dove, per le doti morali e per le capacità nei lavori letterari, gli venne affidato, prima che finisse il noviziato, l'insegnamento della grammatica ...
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felice
Domenico Consoli
In accordo con la duplice concezione dantesca della felicità (v.) come stato di beatitudine naturale o sovrannaturale, l'aggettivo qualifica appunto in primo luogo la condizione [...] etiche e dianoetiche, sulla linea di un'integrazione della dottrina aristotelica con la parola biblica: E queste [le undici virtù morali] sono quelle che fanno l'uomo beato, o vero felice, ne la loro operazione, sì come dice lo Filosofo nel ...
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Scrittore e giornalista italiano (Novara 1909 - Milano 1967). Inviato speciale di varî giornali, poi redattore del Corriere della sera, di cui curò la pagina letteraria settimanale, trasse dai suoi molti [...] 1953; Giornale indiano, 1955; La Cina è vicina, 1957; ecc.), alieni da ogni facile colorismo e attenti agli aspetti morali e sociali dei singoli paesi. Ha scritto anche racconti e romanzi (Memolo, 1929; Radiografia di una notte, 1932; Storie crudeli ...
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Il senso etimologico non dice più nulla del contenuto moderno, attuale della parola; così come il borghese di oggi è altra cosa del burgensis o bourgeois che troviamo mentovati negli atti e diplomi del [...] calma, ordinata, non turbata dalle passioni, non scossa dal senso dell'eroico e dell'avventura: una vita di aisance materiale e morale, da cui siano al possibile bandite le preoccupazioni. Loin d'ici le chagrin et le souci, c'est en raccourci, toute ...
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PIETRO II, Karaglorgjevič, re di Iugoslavia (App. I, p. 937)
Oscar Randi
Il 27 marzo 1941, non ancora maggiorenne, aderì al colpo di stato contro il Tripartito. Pochi giorni dopo che Germania, Italia [...] insieme col governo, diretto prima a Gerusalemme, poi al Cairo, indi a Londra, dove vive tuttora. Qui subì le pressioni morali della madre e del governo inglese, che, dopo aver aderito a Ṭeherān alle richieste russe, lo costrinse a riconoscere l ...
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MÁRQUEZ, Juan
Scrittore e teologo, nato a Madrid nel 1565, morto a Salamanca. Agostiniano, insegnò teologia all'università ed ebbe soprattutto fama di predicatore, immune dalla maniera concettistica [...] Los dos Estados de la esphitual Jerusalén, 1603), e l'opera didattica El gobernador cristiano (1619), con finalità piuttosto morali, avvertendo egli stesso che non intende scrivere un trattato di politica, né una confutazione del Machiavelli, ma solo ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...