Scrittore portoghese (n. Lisbona 1515 - m. 1585 circa); compose tre commedie, Eufrósina (1555), realistica e popolaresca, ricca di massime morali, modellata sulla Celestina, Ulíssipo, commedia urbana nella [...] quale l'autore indaga nell'ipocrisia e nel moralismo convenzionale di una famiglia borghese. Completò la trilogia Aulegrafia (post., 1619), nella quale, con tecnica più accorta, V. narra la storia di amori cortigiani. Compose inoltre un romanzo ...
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Scrittore russo (Ramen´e, Kostroma, 1820 - Mosca 1881). Osservatore della realtà, ritrasse a tinte fosche i problemi sociali e morali del tempo: il "mondo dei boiari" in Bojarščina (1846, pubbl. 1858), [...] la mancanza di scrupoli dei proprietarî rurali in Tysjača duš ("Mille anime", 1858), l'emancipazione delle donne in V vodovorote ("Nel vortice", 1871), la piccola borghesia provinciale in Meščane ("Piccoli ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] ha in N. Machiavelli la sua formulazione più precisa. Per primo egli considera la politica come una scienza e la separa dalla morale. Accanto a lui F. Guicciardini è dominato anch’egli dal senso del concreto, pur ritenendo che l’uomo non domini la ...
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Poeta (Asti 16 genn. 1749 - Firenze 8 0tt. 1803). Scrittore di alti ideali, ha precorso le istanze politiche e morali del Risorgimento. Autore di numerose raccolte di versi (Rime, 1804) e di un'autobiografia [...] democrazia; Tre veleni rimesta, avrai l'antidoto, in cui addita il rimedio in una fusione delle tre forme di governo. Di argomento morale e sociale altre due commedie: La finestrina e il Divorzio.
La Vita (la prima parte fu scritta nel '90 e giunge ...
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Lo Scaligero, al principio delle sue osservazioni ai Dicta Catonis (collezione di sentenze morali a coppie di esametri, di paternità e origine assai incerta - la parte più antica forse già del sec. II [...] d. C. - e diffusissima nel Medioevo), scrive che in un codice antichissimo di Simeone Bosius, che egli giudica di grande valore, il titolo era Dionysii Catonis disticha de moribus ad filium. Elia Vinet ...
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Russell, Bertrand Arthur William
B.A.W. Russell
1872
Nasce a Trelleck, Galles
1890-94
Studia matematica e scienze morali a Cambridge
1895
Diventa dottore aggregato in filosofia a Cambridge
1901
Scopre [...] il ‘paradosso di Russell’
1902
Entra in corrispondenza con Frege
1910-16
Diventa lettore a Cambridge; nel 1911 Wittgenstein sarà tra i suoi allievi
1918
Viene arrestato per il suo attivismo a favore ...
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Filosofo (Londra 1631 - ivi 1718). Vescovo anglicano di Peterborough, nel De legibus naturae (1672) polemizzò contro le dottrine politiche e morali di Hobbes, ponendo come fondamento dell'etica il principio [...] della benevolenza universale. L'opera di C. esercitò una qualche influenza sugli esponenti dell'utilitarismo inglese ...
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morale
Guy Dominique Sixdenier **
Aggettivo denotante ciò che attiene alla ‛ scienza morale ' o ‛ etica ', in quanto scienza del male e del bene, del giusto e dell'ingiusto o, più genericamente, che [...] quanto dal suo piacere si genera appetito diritto, cioè volontà tesa al bene, è detto in Cv III XV 12. Al § 14 la morale filosofia è indicata come parte della Filosofia-Sapienza in cui dà essemplo d'umiltà. Infine in IV XV 14 è ricordato il luogo di ...
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Trovatore provenzale (seconda metà del sec. 13º), mercante di Marsiglia, cliente dei principi del Balzo. Sono pervenute di lui sei canzoni, otto sirventesi morali e satirici, tre tenzoni fittizie e una [...] settantina di cobbole sparse, morali o satiriche. ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] scopo/rispetto al valore, Habermas cerca di riportare la legittimità del potere legale alla relazione che intercorre tra diritto e morale: una morale che non si colloca però al di sopra del diritto come un sistema sovrapositivo di norme, ma che vi si ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...