Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] della devianza: la devianza rafforza la solidarietà (aggregando l'opinione pubblica nella comune condanna del deviante) e chiarisce i confini della morale (la denuncia del male ci informa su ciò che è bene). La devianza è dosata in modo tale che ogni ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] infatti che una r. implichi un concetto di Dio, abbia articoli di fede, comprenda azioni di culto, né forme di carattere morale; come massimo comune denominatore di ogni complesso chiamato r. si può ritenere il rapporto di un gruppo umano con ciò che ...
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psicoanàlisi Disciplina fondata da S. Freud, che ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche il cui concetto centrale [...] del piacere), Io (dominato dal principio di realtà, alla base del pensiero logico-razionale) e Super-Io (sede delle istanze morali, che stabilisce gli ideali e agisce come censore). Il punto di vista economico si basa sull'ipotesi dell'esistenza di ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] svolto negli ultimi anni dal Grupo de Madrid (riunito attorno a Caballero, con la partecipazione anche di Pedrero e di I. del Moral, n. 1957), che propone un teatro scarno ed essenziale, in cui sotto la lente di un umorismo dissacrante si mettono a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] della fede i progressi materiali non generano più una decadenza morale, ma anzi insegnano a scorgere nella natura un disegno […] l’abito mentale scientifico, la misura dello scrittore e del moralista» (Saggi, a cura di M. Barenghi, 1° vol., 1995 ...
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Società postindustriale
Alain Touraine
Introduzione
Il concetto di società postindustriale appare al termine del periodo di ricostruzione e di crescita economica nazionale del dopoguerra, allorché entrarono [...] del corpo che appare come il mezzo per ritrovare il senso del reale, secondo quanto affermano i sostenitori di morali della rinuncia o, viceversa, del piacere. Questa è la principale differenza, nell'ambito dei conflitti e dei movimenti sociali ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] a Verona, Milano, Bologna e Mantova fra il 1335 circa e il 1367 in un’ampia gamma di generi (rime politiche, morali, amorose) e di forme metriche (canzoni, sonetti, terze rime, una frottola), e autore di un poema didascalico in terza rima chiaramente ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] acquistò un nuovo valore: l’uomo è soggetto di d. non in quanto è cittadino di uno Stato, ma in quanto è essere spirituale e morale, e i suoi d. derivano non dallo Stato ma da Dio, e può quindi opporsi allo Stato che li violi.
In età moderna, e in ...
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Ciò che è connesso, più o meno intimamente, con la divinità, con la religione e con i suoi misteri, e perciò impone un particolare atteggiamento di riverenza e di venerazione (contrapposto in genere a [...] fuoco il problema del s. volle affermare il carattere completamente autonomo (cioè non riducibile a categorie razionali né morali) del fenomeno religioso, fondando la sua analisi del s. soltanto sulle esperienze religiose ebraica, cristiana e indiana ...
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La prima età dell’uomo, compresa, in senso stretto, fra la nascita e l’uso completo della parola, ma di solito estesa sino a comprendere la fanciullezza. È suddivisa nei seguenti periodi: neonato (fino [...] J. Swift. Ma i primi libri concepiti appositamente per il pubblico giovanile hanno un fine pedagogico e didattico; e di racconti morali è costituita in prevalenza la letteratura del Settecento e dei primi dell’Ottocento (S. Trimmer, M.M. Sherwood, M ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...