FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] l'avvento d'una nuova storiografia, d'una storiografia "reale", perché non meramente filologica, perché rispondente a un'esigenza morale dello storiografo e al bisogno, al sentire del tempo. Il "così detto gran pubblico", al quale Gaetano De Sanctis ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] Da un punto di vista politico (per quanto sia possibile separare, in un personaggio come il G., cultura, politica e vita morale), si possono forse indicare quattro nomi come decisivi: G. Mazzini, C. Cattaneo, Gobetti e Croce. Mazzini aveva attirato l ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] utilità". Giunge anche ad affermare che l'educazione, il cui fine pratico è la formazione di un ideale di civiltà e di moralità, non deve dipendere da privati, ma dal governo (A. Marasco). Interessante ed in linea con le sue teorie linguistiche è la ...
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BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] con una prosa ricca di Scrittura e lontana tanto dall'impersonale stile delle Summae teologico-canonistiche quanto dalla piatta casistica morale, sul come costruire in sé e riconoscere negli altri la virtù della carità: nel predicare, nel darsi alla ...
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BERENGARIO I, duca-marchese del Friuli, re d'Italia, imperatore
Girolamo Arnaldi
Nacque da Eberardo, conte-duca-marchese del Friuli, "vir nobilissimis Francorum natalibus oriundus" (Translatio s. Calixi [...] Mor, Note per la storia d'Italia nell'età feudale, I. Arnulfus Pius Rex,in Rendic. dell'Ist. lombardo, classe di lett., sc. morali e storia, LXXV (1941-1942). pp. 238-246; G. Fasoli, Le incursioni ungare in Europa nel sec. X, Firenze 1945, pp. 51-52 ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] oriundo di Monte San Savino, è un po' suo compaesano. Certo, non convocabile, con Aretino, l'"indignatio" d'una moralità risentita. Però, quando applicata a danno di Farnese, la sua icastica maldicenza finisce col coniare la formula più azzeccata, lo ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] sfrutta, probabilmente, la genialità del Peruzzi e le qualità dei suoi diversi collaboratori, si scontra con lo sdegnoso moralismo di Michelangelo, sbeffeggia e poi utilizza, perché favorito dal papa, Iacopo Meleghino. Con particolare durezza e quasi ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] I, Roma 1970, pp. 291 s.; A. Vallone, D. C., in Encicl. dantesca, II, Roma 1970, pp. 120 s.; A. Tartaro, Delusione e moralismo del C., in A. Tartaro, Il manifesto di Guittone e altri studi fra Due e Quattrocento, Roma 1974, pp. 103-109; S. Raveggi-M ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] 18 luglio 1889, Firenze 1889; O. Tommasini, La vita e le opere di M. A., in Mem. d. R. Accad. dei Lincei, Classe di scienze morali, s. 4, VI (1890), pp. 340-376 (rist. in O. Tommasini, Scritti di storia e critica, Roma 1891, pp. 271-354); A. D'Ancona ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] da lui promosse per la difesa del Mezzogiorno, personalità che riteneva di grande prestigio politico e di grande autorevolezza morale: G. Dorso, C. Scarfoglio, G. Ingrosso, F. S. Nitti, Arturo Labriola.
Sintomatico il caso di quest'ultimo: colui che ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...