Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] sostanziale nel costume di vita, negli ideali e nella mentalità romana. Manlio, Germanico e Fedro, didascalici i primi, favolista e moralista l’ultimo, sono i migliori artisti dell’età di Tiberio (14-37 d.C.). La storia ha cultori piuttosto retorici ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] non poter essere altrimenti, e in cui quindi impera una necessità che esclude la libertà. Dall'altra, il mondo della volontà morale, in cui ciò che accade deve accadere, ma non per la inevitabile forza della legge bensì per la libera obbedienza alla ...
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MADRID (A. T., 37-38)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
Carlo BOSELLI
Higinio ANGLES
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Carlo MORANDI
Capitale della Repubblica spagnola e in pari tempo di una delle provincie della Nuova Castiglia: [...] punto d'onore. Madrid divenne allora, specie con Filippo IV, una grande fabbrica di commedie; non mancarono le opposizioni dei moralisti, favorite dai lutti della corte: sospesi già gli spettacoli dal 1644 per la morte della regina, il re, spinto da ...
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FRANCESE, RIVOLUZIONE
Alberto Maria Ghisalberti
. La molteplicità delle cause, la complessità degli elementi, la varietà dei momenti e delle conseguenze hanno reso sempre difficile il giudizio e la [...] forza del popolo, che si creò un esercito di soldati-cittadini, ne curò come mai prima era stato fatto il morale e lo lanciò contro l'Europa. Se l'atteggiamento ufficiale della Costituente pur apparendo diverso da quello della diplomazia tradizionale ...
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NOVELLA
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
Salvatore ROSATI
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. Impossibile definire con sufficiente precisione la novella, che nei varî tempi e paesi assume aspetti diversi. Accenneremo qui ai fatti [...] (p. es. Babr., 116; Aesop., 109 e Pnaedr., app. 13; Phaedr., III, 10), dove per lo più vengono male adattate a uno scopo morale, o intercalate nei romanzi satirici, in Petronio (Matrona di Efeso, Fanciullo di Pergamo) e in Apuleio (p. es. IX, 5-7; IX ...
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TACITO, P. Cornelio (P. Cornelius Tacitus)
Arnaldo MOMIGLIANO
Gino FUNAIOLI
Storico romano, vissuto fra il sec. I e II d. C. Ciò che di lui si sa con sicurezza è ben poco. Il prenome stesso, che da [...] di ciò che fu e nella non illusione che ciò che fu ritorni. T. è uno storico commosso, che ha l'interesse morale e la severa coscienza di giustiziere, ma di una commozione contenuta e virile. Il suo "mondo affettivo e nobilmente umano si nasconde ...
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Proprieta
Walter Euchner
Walter Santagata
Antonio Gambaro
di Walter Euchner, Walter Santagata, Antonio Gambaro
PROPRIETÀ
Filosofia e politica di Walter Euchner
Introduzione
Il rapporto tra proprietà [...] all'interno di una organizzazione, ma non in un ordine spontaneo. Per Hayek "non c'è bisogno di giustificare moralmente quelle distribuzioni specifiche di reddito o di ricchezza che non sono avvenute deliberatamente, ma sono il risultato di un gioco ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Aspetti etici e sociali della medicina
Chiara Crisciani
Jole Agrimi
Monica H. Green
Graziella Federici Vescovini
Aspetti etici e [...] un certo numero di donne era abilitato a eseguire operazioni chirurgiche con l'esplicita giustificazione che, dal punto di vista della morale pubblica, era preferibile che le donne fossero operate da altre donne. In ogni caso è chiaro che in tutti i ...
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Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] formes élémentaires de la vie religieuse e negli scritti sull'educazione civile) egli ritorna sul problema del vincolo di natura morale di cui neppure le società moderne potrebbero fare a meno.
A noi però in questa sede interessa soprattutto cogliere ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] umanità. Certe aperture di paesaggio di una freschezza luminosa e cordiale nell'XI e nel XII, o anche certi spunti di confessione e di moralità, nel V e nel VI, nel X e nel XV, appena accennati in un tono spoglio di eloquenza e di polemica, sono tra ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...