car design
<kàa diʃàin> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Attività di progettazione industriale nel settore automobilistico e motociclistico; è prevalentemente associata alla definizione [...] ’introduzione dei led nei gruppi ottici, che hanno determinato il passaggio da forme bidimensionali a sistemi lineari. Il morfema lineare dei gruppi ottici ha finito per influenzare il disegno dell’intera carrozzeria, suggerendo l’uso prevalente di ...
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La formazione delle parole riguarda l’insieme dei meccanismi e dei procedimenti di cui una lingua si serve per costruire parole (dette più tecnicamente lessemi), e permette quindi il continuo arricchimento [...] prive di struttura derivazionale o compositiva, che possono essere definite parole semplici. Queste ultime sono formate da un solo morfema lessicale e di norma da affissi flessivi, ma non contengono affissi derivazionali (presto, cas-a, bar, giall-o ...
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Medicina
Complesso di strutture che mantiene in reciproca contiguità due o più superfici ossee.
Classificazione
Gli elementi scheletrici che costituiscono le a. possono essere mobili, semimobili o fissi; [...] diversi, ciascuno individuato da una specifica forma lessicale (lessema) o grammaticale (morfema); un secondo livello di a. è dato dallo strutturarsi di lessemi e morfemi in fonemi. Gli elementi dotati di significato si dicono perciò unità di prima ...
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GIAVA (A. T., 95-96)
Johannes J. HANRATH
Giuseppe COLOSI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Nicolaas J. KROM
Renward BRANDSTETTER
Adriano H. LUIJDJENS
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L'isola più importante delle Indie Olandesi [...] ", inulah "essere causato". Il gerundivo ha il suffisso -en: gawayĕn "faciendum". I sostantivi dispongono di un minor numero di morfemi del verbo: i più importanti sono pa- o pañ, ka- e -an: tañan "mano", patañan "manovale"; kiñkiñ "cattivo umore ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] "dal cane".
La sintassi viene definita come l'insieme dei principi che governano il modo in cui le parole e altri morfemi sono ordinati per formare una frase possibile in una data lingua. Per esempio, la sintassi dell'inglese contiene principi che ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] limitato. A livello morfologico, il linguaggio dei segni ha sviluppato indicatori grammaticali che hanno la funzione di morfemi derivazionali e flessivi, mentre a livello sintattico le relazioni fra i segni lessicali vengono realizzate attraverso la ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La proiezione marittima e commerciale della società veneziana durante il Duecento, per quanto assorbente, non basta da sola a spiegare il ritardo con cui il volgare si afferma [...] Intatti, quanto al resto, il tipo venduo, vendui, vendua, vendue e i vari amalai, pagai, varnii ῾guarniti', ecc.
Come morfema verbale, -ài ⟨ -ATIS è ridotto a -é nella seconda plurale del presente indicativo (andé ῾andate', acordé ῾accordate') e del ...
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Fra le diverse tipologie del prestito (➔ prestiti), il calco (nella sua accezione linguistica il termine è usato la prima volta in Francia alla fine del XIX secolo, ma furono poi A. Meillet e Ch. Bally [...] ’arrivo. Se le due lingue sono affini, si instaurano corrispondenze quasi automatiche che talvolta possono contribuire alla fortuna di un morfema formativo, come avvenne nel XVIII e XIX secolo con i calchi di derivati francesi in -isme (autoritarismo ...
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GLOSSEMATICA
Rita D'AVINO
. Dottrina linguistica elaborata, a partire dal 1931, in seno al Cercle linguistique di Copenaghen, e formulata nei suoi principî costitutivi teorici e metodologici da L. Hjemslev, [...] ). A queste si riconducono tutte le altre funzioni, classificabili in tre tipi: interdipendenza, la funzione tra due costanti (es.: il morfema di caso e quello di numero nel nome latino, che non presenta mai l'uno senza l'altro); determinazione, la ...
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Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] non mancano tratti veneti dovuti al successivo influsso di questa varietà, come la presenza del participio in -ést(o) e il morfema -o di prima singolare presente in tutto il Trentino, in opposizione al lombardo -i/-e. L’area dei ‘dialetti crocevia ...
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morfema
morfèma s. m. [der. del gr. μορϕή «forma», sul modello di fonema] (pl. -i). – In linguistica, elemento formale che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica....
morfemica
morfèmica s. f. [dall’ingl. morphemics, der. di morpheme «morfema»]. – Settore della linguistica strutturale che studia i morfemi sia in quanto elementi lessicali, unità minime significative (m. lessicale, corrispondente approssimativamente...