MALEO-POLINESIACHE, LINGUE
Renward Brandstetter
. Nome. - La famiglia di lingue che forma l'oggetto del presente articolo viene chiamata maleo-polinesiaca, con una designazione coniata da W. v. Humholdt. [...] "; maori utu "pagare", utua "esser pagato". Il causativo ha il prefisso pa-, a cui si uniscono spesso anche altri morfemi; p. es.: makassar onoq "ritirarsi", paonoq "respingere"; hova turi "dormire", mam-paturi "addormentare"; maori inu "bere", wa-ka ...
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FONOLOGIA (v. fonetica, XV, p. 622; App. II, 1, p. 960; III, 1, p. 655)
Alberto M. Mioni
Studio funzionale della strutturazione fonica del linguaggio, cioè di come i suoni del linguaggio (foni) si organizzano [...] perciò biunivoco.
La f. generativa è capace invece di spiegare le variazioni che una determinata forma-base (struttura di morfema) subisce nella flessione, nella derivazione o nell'inserimento in un dato contesto. La forma-base soggiacente dev'essere ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] autonoma si manifestano in quattro modi, che ai parlanti nativi dell’italiano appaiono come errori:
(a) sovraestensioni di forme e morfemi in una gamma di funzioni più ampia dell’italiano di nativi (tu non fuma «non fumi»; lui vai «va»; vedero ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] → j: [blaŋk] «bianco», [floːr] «fiore», [klaːf] «chiave», [ˈploe] «pioggia», ecc.;
(c) la conservazione di -s (desinenza latina) come morfema di plurale e come desinenza di seconda persona sing. e pl. nelle forme verbali: per es. [floːrs] < flōres ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] maschile e femminile (ad es. cugino / cugina), mentre la distinzione di ➔ genere viene data normalmente dall’uso del morfema denotante la qualità del genere (suocero ~ suocera; ma si veda l’importante eccezione di genero ~ nuora). In altre lingue ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] anche a fatti di carattere morfologico, sia pure di un tipo molto specifico, come i confini morfologici tra morfemi (➔ morfologia). Per es., in italiano settentrionale una regola di sonorizzazione colpisce tutte le ➔ sibilanti intervocaliche: ca[z]a ...
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Biologia
L’attività propria di una cellula, o di una sua parte, o di un organo, o di un sistema organico. Oggetto di studio della fisiologia, è intimamente legata alla forma o struttura, oggetto di studio [...] f. strumentali al piano dell’offerta formativa.
Linguistica
Il ruolo che un’unità qualsiasi della frase (fonema, morfema, unità lessicale, sintagma) svolge nella struttura grammaticale della frase stessa, cioè dell’intero enunciato. Si distingue ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] forse di comprendere la logica seguita dagli antichi compilatori. La categoria di moto (ventivo) si riferisce alla presenza di un morfema che, per esempio, indica un movimento in direzione di chi parla nei verbi di moto. La categoria del tema si ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] del Novecento nella zona del Rio de la Plata. In esso si ritrovano, per es., l’adozione dallo spagnolo del morfema -s del plurale (fuciles, cappellettis), di suffissazioni (maternale, onestità), di proforme (lo che vuoi «quello che vuoi»), così come ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] e in generale nelle lingue isolanti (come il cinese), in cui ogni parola è formata da un solo morfema.
Come s’è accennato, le nominalizzazioni possono instaurare una struttura argomentale diversa da quella della parola di origine. Confrontando ...
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morfema
morfèma s. m. [der. del gr. μορϕή «forma», sul modello di fonema] (pl. -i). – In linguistica, elemento formale che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica....
morfemica
morfèmica s. f. [dall’ingl. morphemics, der. di morpheme «morfema»]. – Settore della linguistica strutturale che studia i morfemi sia in quanto elementi lessicali, unità minime significative (m. lessicale, corrispondente approssimativamente...